"Già durante la gravidanza pericolose sostanze chimiche possono raggiungere e alterare il feto con conseguenze irrimediabili per la vita". I pediatri della Fimp si rivolgono al ministro Galletti con un documento che contiene una serie di proposte per fronteggiare l'emergenza. "Il problema più grande è la continua immissione di sostanze chimiche di sintesi - spiega Giampietro Chiamenti, Presidente Nazionale Fimp - sono prodotte da attività industriali e agricole, dalla produzione di energia e dallo smaltimento dei rifiuti.
Questi agenti inquinanti possono esercitare un'influenza sul genoma e modificare l'espressione del Dna". Non solo: "I rischi per la salute dei bambini e degli adolescenti sono rappresentati da metalli pesanti, solventi, coloranti, diossine, Ppc, Ipa che penetrano nel corpo attraverso aria, acqua, cibo e pelle. Si accumulano fino ad alterare le funzioni di organi e tessuti". Chiamenti sottolinea inoltre che molti inquinanti riescono a passare la barriera placentare e influenzano il feto con conseguenze irrimediabili. E ancora, "Le modificazioni epigenetiche incidono in maniera drammatica sullo sviluppo emozionale, sul potenziale cognitivo e di apprendimento e anche sullo spettro autistico".
Questi agenti inquinanti possono esercitare un'influenza sul genoma e modificare l'espressione del Dna". Non solo: "I rischi per la salute dei bambini e degli adolescenti sono rappresentati da metalli pesanti, solventi, coloranti, diossine, Ppc, Ipa che penetrano nel corpo attraverso aria, acqua, cibo e pelle. Si accumulano fino ad alterare le funzioni di organi e tessuti". Chiamenti sottolinea inoltre che molti inquinanti riescono a passare la barriera placentare e influenzano il feto con conseguenze irrimediabili. E ancora, "Le modificazioni epigenetiche incidono in maniera drammatica sullo sviluppo emozionale, sul potenziale cognitivo e di apprendimento e anche sullo spettro autistico".
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