Tratto da Affari Italiani
Smog killer per il cervello dei bambini. Inquinamento killer. Lo studio choc
La ricerca del Centre for Research in Environmental Epidemiology
Inquinamento, è l'effetto down cioè il rallentamento cerebrale
che può colpire i bambini esposti ad elevati livelli di
inquinamento (smog), come sostenuto dagli scienziati del
Centre for Research in Environmental Epidemiology di Barcellona, in uno studio pubblicato su Epidemiology.
I bambini esposti allo smog (inquinamento) emesso dal
traffico durante il tragitto verso la scuola farebbero più
fatica a seguire le lezioni in aula, impiegando più tempo
per rispondere alle domande e accusando in generale
difficoltà a concentrarsi. Sono i sintomi osservati dagli
studiosi iberici, effetti che tendono ad aggravarsi nei giorni caratterizzati da picchi elevati di inquinamento atmosferico.
La teoria che lo smog (inquinamento) danneggi il cervello
dei bambini è già stata sviluppata da altri studi, che hanno dimostrato che le sostanze inquinanti sono tossiche per
i neuroni e potrebbero facilitare l’insorgere di
depressione, psicosi, demenze precoci.
In particolare l’inquinamento nuoce gravemente al c
ervello dei neonati. Secondo una ricerca dell’Università di
Torino l’inquinamento (smog) sarebbe responsabile persino
di mutazioni genetiche e alterazioni del DNA. Del resto gli
effetti negativi dell’inquinamento urbano sulla salute sono
noti quasi a tutti: oltre a peggiorare le condizioni di chi
soffre di attacchi d’asma, lo smog (inquinamento), che nelle
grandi città viene respirato dall’80% della popolazione,
danneggia persino i denti e la pelle.
Lo studio del Centre for Research in Environmental
Epidemiology ha coinvolto 2.600 alunni tra i 7 e i 10 anni, attraverso dei test di valutazione delle capacità di stare attenti
n classe e confrontando i risultati con le oscillazioni nella
qualità dell’aria. Ne è emerso che quando i fumi nocivi
del traffico erano al massimo, si è verificata una riduzione
della capacità di concentrazione su compiti di problem-solving. Sono gli elementi “neurotossici” contenuti nell’aria, spiegano gli esperi, che possono danneggiare il cervello dei bambini.
E “l’inquinamento atmosferico può avere potenziali effetti dannosi sul neurosviluppo. Il nostro studio suggerisce che lo smog da traffico potrebbe influenzare le prestazioni cognitive
dei bambini in età scolastica”.
che può colpire i bambini esposti ad elevati livelli di
inquinamento (smog), come sostenuto dagli scienziati del
Centre for Research in Environmental Epidemiology di Barcellona, in uno studio pubblicato su Epidemiology.
I bambini esposti allo smog (inquinamento) emesso dal
traffico durante il tragitto verso la scuola farebbero più
fatica a seguire le lezioni in aula, impiegando più tempo
per rispondere alle domande e accusando in generale
difficoltà a concentrarsi. Sono i sintomi osservati dagli
studiosi iberici, effetti che tendono ad aggravarsi nei giorni caratterizzati da picchi elevati di inquinamento atmosferico.
La teoria che lo smog (inquinamento) danneggi il cervello
dei bambini è già stata sviluppata da altri studi, che hanno dimostrato che le sostanze inquinanti sono tossiche per
i neuroni e potrebbero facilitare l’insorgere di
depressione, psicosi, demenze precoci.
In particolare l’inquinamento nuoce gravemente al c
ervello dei neonati. Secondo una ricerca dell’Università di
Torino l’inquinamento (smog) sarebbe responsabile persino
di mutazioni genetiche e alterazioni del DNA. Del resto gli
effetti negativi dell’inquinamento urbano sulla salute sono
noti quasi a tutti: oltre a peggiorare le condizioni di chi
soffre di attacchi d’asma, lo smog (inquinamento), che nelle
grandi città viene respirato dall’80% della popolazione,
danneggia persino i denti e la pelle.
Lo studio del Centre for Research in Environmental
Epidemiology ha coinvolto 2.600 alunni tra i 7 e i 10 anni, attraverso dei test di valutazione delle capacità di stare attenti
n classe e confrontando i risultati con le oscillazioni nella
qualità dell’aria. Ne è emerso che quando i fumi nocivi
del traffico erano al massimo, si è verificata una riduzione
della capacità di concentrazione su compiti di problem-solving. Sono gli elementi “neurotossici” contenuti nell’aria, spiegano gli esperi, che possono danneggiare il cervello dei bambini.
E “l’inquinamento atmosferico può avere potenziali effetti dannosi sul neurosviluppo. Il nostro studio suggerisce che lo smog da traffico potrebbe influenzare le prestazioni cognitive
dei bambini in età scolastica”.
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