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29 dicembre 2017

L'inquinamento atmosferico è dannoso .....anche a piccole dosi

L'inquinamento atmosferico è dannoso ........anche a piccole dosi

Uno studio Usa pubblicato sul Journal of American Medical Association rivela l'associazione tra particelle fini PM2,5 e ozono e il rischio di morte prematura. Anche in caso di esposizione per brevi periodi e con emissioni sotto i livelli consigliati

NON C'È bisogno di respirare aria inquinata per lunghissimo tempo per danneggiare la propria salute. Sembra infatti che anche una breve esposizione all’inquinamento atmosferico, specialmente quello dovuto alle particelle fini (PM2,5) emesse principalmente dalle automobili, e all'ozono sia legata a un aumento del rischio di morte prematura. A evidenziare questa associazione uno studio pubblicato su Jama (Journal of American Medical Association), basato sull'analisi di una serie di dati raccolti in un arco temporale di 13 anni.

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·FATTORI INQUINANTI E MORTE PREMATURA
I ricercatori hanno calcolato l'esposizione della popolazione statunitense alle particelle fini PM 2,5 e all'ozono (O3) utilizzando alcuni modelli matematici e hanno collegato questi dati con quelli sulla mortalità dell'intera popolazione americana, per tutte le cause. Si tratta di uno studio case-crossover, ovvero un disegno particolare caso-controllo, condotto su 22 milioni di americani over 65, assicurati con Medicare, uno dei programmi assistenziali statunitensi.

Dai risultati è emerso che ogni aumento giornaliero nel particolato (10μg /m3) e nei livelli di ozono (10 parti per miliardo) è associato a un incremento statisticamente significativo del rischio di morte nella popolazione esaminata. 

"Abbiamo scoperto che il tasso di mortalità aumenta quasi in modo lineare con l'aumento dell'inquinamento atmosferico, e
qualsiasi livello, indipendentemente dalla sua gravità, è dannoso per la salute umana", commenta Francesca Dominici,
autrice dello studio. 
I ricercatori hanno infatti dimostrato che tale rischio di mortalità si riscontra sia a breve termine che per livelli di inquinamento inferiori a quelli attualmente permessi dagli standard nazionali, suggerendo dunque che questi parametri andrebbero rivisti.

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