Non una, ma tante terre dei fuochi. Dopo aver ascoltato la storia di una madre nella Campania devastata da decenni di smaltimenti illeciti di rifiuti tossici, la fotografa milanese Silvia Tenenti ha cominciato a lavorare al suo progetto. Partendo dai racconti dell’area che nell’immaginario comune è identificata come più inquinata, ha deciso di documentare come si vive negli altri luoghi altamente contaminati d’Italia.
Inquinamento e salute: foto da Brescia ad Augusta
In sei mesi, ha toccato Casale Monferrato, Brescia, Vicenza, Taranto, Gela e Augusta. Di alcuni si parla e si è parlato molto, mentre su altri l’attenzione mediatica è da sempre meno forte. Ad accomunarli tutti, però, con le dovute differenze legate alle fonti di inquinamento, è la negazione dei diritti dei cittadini alla salute e a un ambiente salubre. Il progetto fotografico, intitolato “Terre dei fuochi“, è ancora in progress, ma una parte sarà presentata in anteprima a Milano durante il Festival dei Diritti umani. L’appuntamento è per il 21 marzo mattina alla Triennale di Milano.
«L’obiettivo è raccontare la situazione drammatica di questi luoghi attraverso le storie delle persone. Persone che per il solo fatto di essere nate e vivere lì si trovano a fare i conti quotidianamente con le conseguenze dell’inquinamento. Sono racconti di dolore, ma anche di riscossa: è infatti grazie all’impegno di comuni cittadini se in molti casi si sono avviati processi di cambiamento, monitoraggio, controllo o almeno di consapevolezza»...... continua a leggere su Osservatorio diritti.it
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