Allergie. Esposizione all’inquinamento da piccoli favorisce asma, rinite ed eczema
L’inquinamento cui si è esposti da piccoli aumenta dell’80% il rischio di soffrire di asma, rinite ed eczema. Il dato giunge da uno studio condotto su oltre mille bambini, seguiti per 13 anni
infanzia aumenterebbe il rischio di asma e rinite allergica di circa l’80%.
È l’allarme lanciato da alcuni ricercatori canadesi guidati da Teresa
To, dell’Hospital for Sick Children di Toronto. I risultati dello studio sono
stati presentati alla conferenza dell’American International Thoracic
Society (Ats), che si e'chiusa ieri a San Diego, in California.
Lo studio ha riguardato 1.881 bambini, seguiti in media per 13 anni.
I ricercatori hanno correlato le concentrazioni medie annuali di
inquinanti rilevate dalle stazioni di monitoraggio fisse ai codici postali dei
bambini al momento della nascita. Inoltre, hanno preso in considerazione
le cartelle cliniche e i dati sanitari per determinare se i bambini sviluppavano asma, rinite allergica
ed eczema.
I risultati
Il 31% dei bambini ha sviluppato asma a un’età media di tre anni, il 42% ha sviluppato rinite
allergica e il 76% una forma di eczema. Dopo aver preso in considerazione altri fattori concomitanti, i ricercatori hanno concluso che per ogni aumento di esposizione a 10 parti per miliardo di ozono
alla nascita ci sarebbe un aumento dell’82% di rischio di asma. Non è stato invece osservato un collegamento tra esposizione a ossido nitrico o particolato Pm2,5 e asma, mentre aumento di 10
unità nell’esposizione all’ozono era correlato anche a un rischio significativamente più alto di rinite
allergica ed eczema.
I commenti
“Questa scoperta suggerisce che l’impatto negativo dell’esposizione a inquinanti atmosferici,
in particolare l’ozono, ha le sue origini nella prima infanzia”, sottolinea Teresa To. “
Gli studi in letteratura si concentrano principalmente sull’esposizione a breve termine agli inquinanti atmosferici e sugli esiti acuti, mentre la nostra ricerca si basa su un follow-up che è arrivato fino a
17 anni”. Secondo l’autrice principale dello studio, l’ozono riduce l’attività antiossidante, aumenta i
marker infiammatori a livello del tratto respiratorio e altera la crescita dei polmoni, come dimostrato
da alcuni studi.
17 anni”. Secondo l’autrice principale dello studio, l’ozono riduce l’attività antiossidante, aumenta i
marker infiammatori a livello del tratto respiratorio e altera la crescita dei polmoni, come dimostrato
da alcuni studi.
Fonte: American Thoracic Society International Conference
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