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02 maggio 2018

I Politici non ci hanno ascoltato : Scritto da DEBORA GEIDO da Il Letimbro

Tratto da Trucioli savonesi
I Politici non ci hanno ascoltato

Scritto da DEBORA GEIDO da Il Letimbro   
La perizia del Cnr sembra confermare l’allarme sulla centrale a carbone
lanciato nel 2010 dall’Ordine dei Medici
I politici non ci hanno ascoltato”
Il dottor Ugo Trucco: “Mi scandalizza il loro comportamento,
otto anni fa abbiamo segnalato il pericolo con dati certi”

“La centrale Tirreno Power di Vado-Quiliano nel suo assetto attuale esercita 
un impatto molto pesante sul territorio … il funzionamento degli obsoleti e eccessivamente inquinanti gruppi a carbone 3 e 4 costituisce una minaccia
 reale e consistente per la salute e la vita dei cittadini della provincia di
 Savona”. Queste le parole usate dall’Ordine dei Medici in un documento pubblicato il 3 dicembre 2010. 
Un’affermazione che ora troverebbe conferme nella perizia
del Cnr resa nota nelle scorse settimane. Secondo lo studio epidemiologico, 
si parlerebbe di “eccessi di mortalità fra il 30 e il 60% per tutte le cause e tutti 
i tumori” nel periodo 2000-2013. Le perizie chieste dai pm che hanno indagato sulla centrale, avevano parlato di circa 440 morti. Nel corso degli anni la 
difesa ha sempre negato un legame tra malattie e centrale e anche in questi giorni, con diverse note, l’azienda ha duramente contestato lo studio e le sue conclusioni.
Intanto, però, sul fronte giudiziario l’inchiesta va avanti e proprio lo scorso 
12 aprile il Gup di Savona ha accolto le richieste di rinvio a giudizio per i 
26 imputati: dirigenti e membri del CdA di Tirreno Power saranno processati 
per le accuse di disastro ambientale e sanitario colposo.
Questo il quadro attuale, ma ritorniamo al 2010.
Ugo Trucco
Otto anni fa l’Ordine dei Medici della provincia di Savona aveva 
pubblicato  un documento che metteva in risalto gli impatti della 
combustione del carbone ed evidenziava che “Nelle aree interessate dalle ricadute delle emissioni della centrale si osservano elevati tassi 
standardizzati di mortalità, rispetto alla media regionale e nazionale sia 
per tutte le cause, che per malattie neoplastiche, cardio e cerebrovascolari.”
L’ Ordine riteneva che “per motivi di salute pubblica” si dovesse “provvedere alla dismissione in tempi rapidi e certi dei
gruppi a  carbone”.
L’effettivo sequestro avverrà solamente quattro anni dopo.
“Noi l’avevamo detto” potrebbero quindi sostenere i medici dopo l’analisi 
del Cnr, ma l’allora presidente dell’Ordine, il dottor Ugo Trucco (nella foto),
 raggiunto da Il Letimbro, non canta certo vittoria, piuttosto si dichiara “sconcertato”: “Noi ben otto anni fa avevamo segnalato il pericolo che sussisteva per la salute delle persone – afferma – lo abbiamo fatto con 
dati certi, auspicando l’abbandono del carbone e l’utilizzo delle 
miglioritecnologie disponibili”.
Duro l’attacco alle amministrazioni locali: “Mi scandalizza il comportamento 
di quei politici che ci hanno preso in giro, ostacolandoci – riprende
– non riconoscendo il ruolo dell’Ordine nel sensibilizzare il diritto alla salute
 non siamo stati ascoltati. Questo ci fa rabbia. L’unico ad averci preso in considerazione è stato il procuratore Granero che ci ha dato fiducia”
“Noi siamo intervenuti per dovere deontologico e per amore nei confronti 
dei cittadini, ma la nostra funzione sociale è stata sottovalutata – conclude –
 sono scandalizzato per l’indifferenza e la negligenza della politica in 
questa vicenda”.
Debora Geido
  da IL LETIMBRO

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