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02 settembre 2018

A proposito di Biodigestori...... Alcune news

Tratto da Note di Marco Grondacci 


venerdì 10 agosto 2018

Biodigestore spezzino: la VAS dell’Assessore Regionale e quella del Testo Unico Ambientale



L’Assessore  all’Ambiente della Regione Liguria nel difendere la decisione del Consiglio provinciale spezzino e del Comitato regionale di Ambito in relazione al biodigestore per il trattamento dei rifiuti organici da realizzare in provincia di Spezia, viola il significato della lingua italiana, la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) e se mi è consentito la verità di fatti e soprattutto atti che la stessa Regione a suo tempo ha approvato.
Vediamo perché Continua a leggere...»

Tratto dal Note  di Marco Grondacci 

Tratto da La Gazzetta di La Spezia 

Arcola, prosegue la battaglia del PD contro il biodigestore a Boscalino

Mercoledì, 29 Agosto 2018 19:17

Mentre la petizione contro l’impianto biodigestore dei rifiuti regionali a Boscalino ha già superato il traguardo delle mille firme, il fronte di battaglia acceso dal Pd di Arcola ha registrato un altro importante passo in avanti ieri sera, martedì 28 agosto, con l’assemblea delle Pianazze. Importante perché ha ribadito l’offensiva contro il progetto della Regione Liguria, ha chiamato in campo aperto a sostenere la causa tutte le altre forze politiche e ha messo sotto la lente ancora una volta le preoccupazioni della popolazione residente.
Carlo Canese, segretario dell’Unione comunale dei Democratici, dopo gli onori di casa da parte di Fabio Manfroni, ha aperto gli interventi e dato il via al dibattito. “Noi continueremo senza sosta - ha detto - la campagna per la salute e per la sicurezza del territorio arcolano, rifuggendo da ogni forma di demagogia e sempre dalla parte della nostra gente”.
Giuseppe Mori, membro della direzione del Pd, partendo dal passato, ha sottolineato "il degrado ambientale che ha tartassato la zona delle Pianazze colpa la centrale a carbone dell’Enel, il forno inceneritore chiuso nel 1987 e ora la destinazione di 60mila tonnellate di rifiuti organici, la maggior parte dei quali provenienti da Genova"...
Pieno di fervore l’intervento tra il pubblico di una cittadina che si è detta pronta alla battaglia ed ha invitato tutti a convogliare la protesta con precise iniziative...
Salvatore Romeo, consigliere comunale, esponente della sinistra, ha voluto leggere i passaggi del Piano d’ambito regionale della gestione rifiuti laddove prevede l’avvio di un biodigestore a Boscalino. Sulla scia di questo ha lanciato l’appello a tutte le forze politiche, a partire da quelle presenti in consiglio regionale, chiamandole alla mobilitazione lasciando da parte il colore politico.Continua qui

Biodigestore, l'Associazione Da Porta Nord alla Brina teme ricadute su Saliceti
 anche L'appello a condurre la battaglia per il NO con trasversalità e coerenza.Gli uomini e le donne dell’Associazione “Da Porta Nord alla Brina” hanno abbracciato il progetto del No al Biodigestore a Saliceti sin dall’origine della discussione pubblica sul tema, sempre supportati dalla convinzione che sia dovere di chi ha preso un impegno con il territorio perseguire gli interessi dei cittadini, in maniera seria e qualificata. E la dimostrazione dell’attenzione dei cittadini al tema è stata la loro alta adesione all’iniziativa di raccolta firme, in così poco tempo, in sinergia attiva  con lo spontaneo ed operativo comitato a sostegno del “No al Biodigestore” nonchè l’unanime contrarietà emersa dall’espressione di tutte le rappresentanze consiliari.
Nei giorni scorsi, il Consiglio Provinciale ha approvato l’aggiornamento del Piano di Area per la gestione del ciclo dei rifiuti, recepito da parte del Comitato di Ambito a livello regionale, stabilendo che anche per la provincia spezzina la chiusura del ciclo dei rifiuti comporti la realizzazione di un biodigestore anaerobico per i rifiuti urbani locali e del Tigullio. ..
Leggi la notizia integrale su: Gazzetta della Spezia 
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«Il Coordinamento provinciale di Avellino di Sinistra Italiana aderisce alla mobilitazione generale promossa per il 15 settembre dal Comitato "No al biodigestore nell'area DOCG del Greco di Tufo" (leggi qui) condividendone gli obiettivi e le motivazioni, per la ricerca di una diversa politica della gestione dei rifiuti in Irpinia e per la promozione di uno sviluppo sostenibile dei nostri territori rurali».

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