Traffico e inquinamento (foto New Press Photo)

Lucca, 15 gennaio 2019 - Il mix micidiale è quello di questi giorni: sole
 e basse temperature. Il primo aumenta i livelli di ozono, le seconde i
riscaldamenti in casa e anche gli spostamenti in auto. Risultato: un
picco conclamato di smog e quindi di crisi asmatiche e malattie 
all’apparato cardio-respiratorio, soprattutto a carico di anziani e
 bambini.
 E’ un fatto che sta sui libri di testo, ma sopratutto negli ambulatori,
compreso quello del professor Roberto Da Porto (nella foto) che è
 stato primario di pneumologia all’ospedale di Lucca fino al 2009, ora
 libero professionista alla casa di Cura Santa Zita e al Centro Amici
 del Cuore
"L’inquinamento urbano è il nemico numero uno per la nostra 
salute – premette – E’ dovuto a combustione incompleta dei derivati 
del petrolio e carbone e quindi al trasporto su strada, riscaldamento
domestico e industrie. Si formano polveri sottilissime, come il particolato
2.5, che riesce a raggiungere le zone profonde dei nostri polmoni e alveoli,
mentre le pm 10 si fermano alle vie aeree superiori, trachea e grossi bronchi. Come conseguenza diretta abbiamo le patologie di tutto l’apparato respiratorio con aumento di bronchiti, polmoniti, crisi asmatiche, casi
 di insufficienza respiratoria. E anche morti premature. Si considera
che l’inquinamento ambientale provoca 131 morti premature ogni 100mila abitanti".Continua qui