Riceviamo dal" Comitato cittadini liberi - Porto Tolle" e pubblichiamo
TUTTI A TARQUINIA, DA CIVITAVECCHIA A CAPALBIO, PER APPLAUDIRE SENTENZA STORICA SU CENTRALE ENEL PORTO TOLLE
TARQUINIA-VITERBO (UNONOTIZIE.IT) Il Movimento No-Coke Alto Lazio ed i Comitati dei Cittadini Liberi di Porto Tolle e Tarquinia esultano: la Sentenza della Corte di Venezia conferma in larga misura l’impianto della sentenza di 1° grado del processo contro ENEL per l’inquinamento del territorio intorno alla centrale di Porto Tolle.
E’ stata fatta giustizia, le ragioni dei cittadini hanno superato le bugie degli inquinatori. La sentenza è il frutto di anni d’indagini, di centinaia di testimonianze, perizie e prove dei danni provocati dall’inquinamento della centrale ENEL, costruita nel cuore del Parco del Delta del Po. I cittadini incassano un grande risultato in una battaglia che, inizialmente, aveva tutte le istituzioni del comprensorio compatte nell’accusa contro ENEL, ma che ha visto poi alcuni sindaci ed alcune istituzioni ritirarsi dalla costituzione di parte civile.
In attesa che il governo nazionale restituisca ai cittadini la Class Action, osteggiata soprattutto dalla Confindustria, i tribunali creano fondamentali precedenti, importanti ed utili, per i processi che verranno.
Per questo motivo il Comitato dei Cittadini liberi ed il Movimento No-Coke Alto Lazio hanno voluto presenziare alla lettura di questa importante sentenza.
Civitavecchia come Porto Tolle. Nei prossimi giorni si terrà un incontro di tutte le rappresentanze territoriali da Civitavecchia a Capalbio per applaudire la sentenza storica di Porto Tolle, con un ringraziamento al coraggio ed alla forza d’animo del coordinatore del Comitato dei Cittadini liberi di Porto Tolle, Giorgio Crepaldi.
In attesa di conoscere i contenuti del parere positivo della Commissione VIA il WWF Italia resta sorpreso dalle osservazioni riportate dalle agenzie in cui si equiparano le emissioni e l’impatto ambientale della vecchia centrale sostanzialmente ferma con una nuova che funzionerà a pieno regime trenta volte di più.
La Commissione Via nell'esprimere parere positivo sulla riconversione della centrale ribadisce il fatto che ''la conversione a carbone, con le limitazioni imposte nel quadro prescrittivo individuato, non andrà ad incidere sullo stato attuale della qualità dell'aria in misura maggiore rispetto alla situazione odierna, che vede la centrale ad olio combustibile esercitare per una produzione di soli 0,5 TWh''.
Ma la nuova centrale a carbone, almeno da 1.980 MW, a regime funzionerà per circa 6.500-7.000 ore anno.
La vecchia centrale a olio combustibile di fatto funziona per sole 200 (0,5 TWh prodotti da una centrale che oggi avrebbe una potenzialità di produzione superiore ai 17 TWh/anno equivale a dire che funziona per sole 200 ore/anno).
Questa ennesima bufala che cerca di far passare come sostenibile una centrale a carbone non fa altro che allungare l’elenco delle inesattezze e falsità più volte ricordate anche di recente dall’associazione ambientalista.
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