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10 ottobre 2009

TARQUINIA SOS / megazona industriale.../ TARANTO:Qui piangiamo, a Brindisi urlano!

Tratto da "Unonotizie"

TARQUINIA SOS / megazona industriale, cementificio e inquinamenti: pericoli salute e perdita centinaia posti di lavoro nel turismo e agricoltura


Tarquinia: ecco come perdere centinaia di posti di lavoro -
Nella città della Maremma Etrusca, sito Unesco, il cementificio porterà altro inquinamento e non darà i posti di lavoro promessi dai politicanti.
Il nostro territorio, nella Maremma Etrusca, già colpito duramente dalle emissioni inquinanti della centrale Enel di Montalto di Castro e di quella riconvertita a carbone di Civitavecchia, adesso avrà un nuovo impianto: il mega cementificio che si vuole realizzare nella nuova area industriale di Tarquinia.
La classe politica locale non è in grado di difendere la salute dei cittadini, accetta supinamente impianti di questo genere e pensa solo a introitare nelle casse comunali i soldi delle compensazioni economiche elargiti a larghe mani dall’ente elettrico per la riconversione a carbone.
Per far digerire l’ennesimo “schiaffo” alla salute dei cittadini, si sbandiera ai quattro venti che nel cementificio troveranno lavoro tante persone.
Basta allungare lo sguardo nella vicina Montalto di Castro dove si è consentito tre anni fa di impiantare una struttura del genere.
All’epoca furono promessi 120 posti di lavoro, mentre oggi in quel cementificio ci lavorano appena una quindicina di persone!
Oltre al danno per la salute e l’ambiente, anche la beffa a quei disoccupati ai quali era stato ventilato il miraggio di un posto di lavoro.
Il problema per questo territorio rimangono i politici che in campagna elettorale promettono di difendere la salute e appena eletti tradiscono gli elettori e accettano i soldi delle compensazioni.

Da politici così possiamo aspettarci di tutto.

Associazione ambientalista Fare Verde – Tarquinia

- Uno Notizie Tarquinia ( Viterbo ) -
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Tratto dal Blog del Comitato per taranto

Video: il grave inquinamento dell'Ilva denunciato dall'Ass.ne Caretta Caretta

Che cosa viene riversato nel nostro mare dalla grande industria?
Se l'è chiesto, e se lo continua a chiedere l'assocazione ambientalista Caretta Caretta che ha realizzato questo video di denuncia.

"Fabio Matacchiera ed alcuni associati di Caretta caretta effettuarono, a piu' riprese, campionamenti delle acque e dei fanghi riversati in mare, attraverso gli scarichi dell'industria ILVA di Taranto (1992 -1997). I risultati delle analisi chimiche furono sorprendenti. I fanghi sono ancora lì. "

Guarda il Video

Comincia la battaglia e il ricatto...

E' comodo "dipingere" chi chiede legittimamente che le industrie vengano controllate e abbattano le emissioni di sostanze che ci ammazzano, come dei fondamentalisti della chiusura di tutte le industrie.
Eh no, cara Confindustria, questo non è un modo corretto di conciliare la volontà di una cittadinanza sempre più sveglia e cosciente del ruolo di bestie da soma cui è stata relegata per decenni, con gli interessi dei vostri potenti soci!


Alleghiamo alcuni articoli di giornale tratti dal blog del
" Comitato per Taranto "

Qui piangiamo, a Brindisi urlano!




Considerazione "di Uniti per la Salute"

NATURALMENTE NON HANNO BISOGNO DI COMMENTI
MA DI UN'ATTENTA RIFLESSIONE (e non solo) DA PARTE DI TUTTI.

Amministratori ,Partiti politici,Sindacati ,Medici e naturalmente cittadini ......

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