Porto Tolle, secondo l'ex presidente dell'Antimafia i magistrati hanno «intimidito la commissione di impatto ambientale»
ROVIGO (8 gennaio) - Alfano dovrebbe mandare gli ispettori ad indagare sui pm di Rovigo, rei, a quanto pare, di aver bloccato la trasformazione della centrale Enel di Porto Tolle a olio combustibile in una a carbone, meno inquinante secondo Luciano Violante. È questo il "consiglio" che l'ex presidente della commissione Antimafia ha dato, durante Cortina Incontra, al Guardasigilli Angelino Alfano. La notizia è riportata oggi sulle pagine del Fatto Quotidiano.
L'articolo di Peter Gomez riporta il ragionamento di Violante il quale, secondo il giornalista, fa intendere come l'organo giudiziario nel caso di Rovigo sia diventato un organo di governo. I magistrati della procura rodigina, spiega Violante, avrebbero «intimidito la commissione impatto ambientale» che avrebbe dovuto dare il via libera agli interventi, con l'emanazione di un decreto nel quale si chiedeva di far avere ai giudici le decisioni che sarebbero state prese al riguardo, presentando, sempre secondo Violante, altro se non «una richiesta di sequestro futuro» (Violante con questo intervento ha citato il suo libro "Magistrati"). E secondo l'ex presidente Antimafia, anche nel momento in cui il problema è passato nelle mani del ministero dell'Ambiente, i pm rodigini avrebbero proseguito sulla stessa strada, domandando al ministro «il provvedimento emesso».
A questo punto però Gomez fa presente che Violante è "animatore e presidente" di Italia Decide, associazione che vede, fra i propri fondatori, proprio Enel spa, la perseguitata dai magistrati di Rovigo. Dopodiché il giornalista riporta la vicenda processuale della centrale di Porto Tolle, dando un perché al presunto "accanimento" dei magistrati contro lo stabilimento concettualizzato da Violante:
"mentre si moltiplicavano gli esposti e i ricorsi al Tar dei comitati cittadini (contro la centrale n.d.r) - scrive Gomez -, i pm di Rovigo hanno cercato di capire se installare una centrale a carbone comportasse dei rischi".
Questo, riporta sempre il Fatto, anche alla luce della segnalazione, da parte dei consulenti tecnici della procura che hanno esaminato la documentazione, "dell'esposizione da parte di Enel di dati ritenuti non reali che portano a elaborazioni viziate". E sarebbe stato proprio questo, per Gomez, a suscitare la richiesta contestata da Violante dei pm al ministero dell'Ambiente.
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Pubblichiamo un articolo che ci deve far riflettere "in questo inizio di "2010" Che porta in eredità una grossa serie di problemi Irrisolti.....................Giovanni Peccarisio – 5 gennaio 2010
Cos’è la “Res Publica”?
Periodicamente nelle nazioni dove esiste una forma nominalmente democratica della vita sociale i cittadini votano per eleggere dei rappresentanti che gestiscano la “res pubblica”.Ma in che cosa consiste la “res pubblica” ?
.........La “res pubblica” è tutto ciò che riguarda i rapporti fra il singolo individuo e la società.
L’ambito politico-giuridico non dovrebbe gestire i primi due ambiti, soprattutto in modo coercitivo, ma solo vigilare rispettando la loro indipendenza e intervenire, per il bene della collettività, solamente in caso di comportamenti errati.
Qual è invece l’effettiva situazione delle cosiddette democrazie parlamentari più evolute?
I rappresentanti politici delle medesime sono uniti, condizionati e, in modo diretto, strettamente dipendenti da potentati economici sovranazionali.
Tutto ciò comporta che non vengano in primo luogo soddisfatti i bisogni dei cittadini ma che invece vengano salvaguardati e protetti gli interessi economici-finanziari di ristrette cerchie di persone che giungono non solo a gestire ma addirittura ad abusare delle radici, delle basi stesse della vita di ogni singola persona.
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