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09 aprile 2010

Al servizio delle multinazionali/Il profitto delle compagnie del carbone conta più della vita umana?

Tratto da Terra
Al servizio delle multinazionali
Ylenia Sina
Brindisi.jpg
BRINDISI. Energia a tutti i costi. Carbone al posto del turbogas, ma la cittadinanza non ci sta.

Brindisi non può più sopportare due centrali a carbone. I cittadini del comitato No al carbone vedono nella volontà di Edipower di abbandonare la riconversione a turbogas della centrale di Costa Morena, per la quale la società del gruppo Edison aveva già ottenuto i permessi, «la dimostrazione di come, ancora una volta, questo territorio sia ormai da considerarsi al servizio delle multinazionali dell’energia».

Così, per ribadire la contrarietà al carbone e per chiedere a Edipower il rispetto del precedente Piano industriale che prevedeva la riconversione a gas, i No coke di Brindisi invitano tutta la cittadinanza e gli attivisti delle associazioni ambientaliste a un sit in di protesta che si terrà sabato 10 aprile alle ore 17 davanti ai cancelli dell’Edipower a Costa Morena.

Il cambio di rotta è contenuto nel Piano industriale proposto il 16 marzo da Edipower alle istituzioni presso la sede del ministero dello Sviluppo economico che prevede lo stanziamento di 40 milioni di euro di investimenti per la realizzazione di un deposito di carbone coperto, visto che quello all’aperto, utilizzato fino al 2005, è stato sequestrato cinque anni fa dalla magistratura per violazione delle norme sull’ambiente, e una serie di desolforatori, mai applicati alla centrale da quando è in funzione, che secondo l’azienda consentiranno una sensibile riduzione del rilascio di ossidi di zolfo nell’aria.

«Nel piano - spiegano i No coke - non solo è stata eliminata la parte riguardante la conversione a turbogas, ma si specifica che il carbone che verrà utilizzato conterrà una quantità di zolfo molto più elevata rispetto a quella impiegata ora, elemento che permetterebbe a Edipower di abbassare i costi di produzione di energia ma che produrrà molto più inquinamento».

Proprio a causa della mancata convenienza di questa centrale la Edipower ha annunciato, poco prima di Pasqua, la volontà di sospendere la produzione, motivo per cui è in corso un confronto serrato con i sindacati, in attesa di effettuare i lavori necessari affinché bruciare carbone nella centrale di Costa Morena torni a essere conveniente.

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Tratto da Noalcarbone

Cvenerdì 9 aprile 2010

Il profitto delle compagnie del carbone conta più della vita umana?

Se lo chiedono su Grist, noto sito web statunitense che si occupa di tematiche ambientali con uno sguardo ampio. La riflessione è ispirata dalla recente morte dei 25 minatori nella Virginia, e l'incipit recita così:
"le norme che regolano la sicurezza del settore estrattivo sono scritte col sangue dei minatori"


L'articolo originale è qui, buona lettura

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Questionario Ue per la trasmissione di informazioni su emissioni e trasferimenti di sostanze inquinanti

Eleonora Santucci

LIVORNO. La Commissione europea ha elaborato il questionario per la trasmissione delle informazioni per l'istituzione di un registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti. Da qui in avanti gli Stati membri dovranno utilizzare il questionario (contenuto nella Decisione della Commissione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi) ai fini della formulazione della relazione da presentare alla Commissione (in formato elettronico). E' il regolamento del 2006 (il numero 116) che istituisce un registro europeo delle emissioni e dei trattamenti delle sostanze chimiche inquinanti. Ed è lo stesso regolamento che prevede la presentazione di una relazione basata sulle informazioni relative agli ultimi tre anni di riferimento (la prima relazione riguarda il periodo che va dal 2007 al 2009 compreso).

In pratica gli Stati dovranno rispondere a una serie di domande (appunto quelle formulate dalla Commissione) per quanto riguarda l'applicazione del registro Prtr (Pollutant Release and Transfer Register) negli ultimi tre anni di riferimento.

Dopo una breve descrizione generale sul processo di preparazione della relazione - comprese le informazioni sul tipo di autorità pubbliche che vi hanno contribuito -, gli Stati dovranno elencare le misure legislative, regolamentari e di altro genere che istituiscono non solo il Prtr, ma anche gli obblighi di comunicazione. In particolare dovranno illustrare le misure adottate al fine di garantire che le norme in materia di sanzioni siano effettive, proporzionate e dissuasive e l'esperienza acquisita in merito alla loro applicazione. Inoltre, per ciascun esercizio di comunicazione successivo all'ultimo questionario gli Stati dovranno includere le varie difficoltà incontrate. Per esempio quelle incontrare per il rispetto dei termini e delle indicazione per la comunicazione dei dati da parte dei complessi industriali e per la pubblicazione delle informazioni sul registro. E quelle incontrate dai gestori e dalle autorità competenti in materia di comunicazione dei dati.

Inoltre gli Stati dovranno descrivere le norme, le procedure e le misure messe in atto per garantire la qualità dei dati. E dovranno pure descrivere in che modo viene agevolato l'accesso del pubblico alle informazioni contenute nel registro. In particolare, fornire informazioni sui seguenti aspetti: se le informazioni non sono consultabili dal pubblico in maniera agevole e diretta con mezzi elettronici, indicare i provvedimenti adottati per favorire la consultazione del registro in luoghi accessibili al pubblico.

Del resto le finalità e gli obiettivi di un Prtr europeo possono essere conseguiti soltanto se esso contiene dati attendibili e comparabili. E dunque, un'adeguata armonizzazione del sistema di raccolta e di trasferimento dei dati ha il fine di garantire la qualità e la comparabilità dei dati medesimi. Oltre che una informazione qualitativamente migliore. I registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti infatti sono uno strumento efficace sotto il profilo dei costi per promuovere il miglioramento delle prestazioni ambientali, per consentire al pubblico di accedere alle informazioni sulle emissioni di sostanze inquinanti e sui trasferimenti fuori sito di rifiuti e per seguire le evoluzioni in atto. Sono uno strumento per dimostrare i progressi compiuti nella riduzione dell'inquinamento, controllare l'attuazione di determinati accordi internazionali, definire le priorità e valutare i progressi realizzati attraverso le politiche e i programmi comunitari e nazionali in materia ambientale.

Considerazioni di Uniti per la Salute

Saranno uno strumento" forse" per capire anche" i non progressi "compiuti nella riduzione dell'inquinamento ,da taluni Stati Membri nell'ambito di determinate tipologie industriali ,e cercare finalmente scelte alternative ecostenibili.


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