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13 gennaio 2011

Condannati gli ex amministratori delegati di Enel per la centrale di Porto Tolle


TRATTO DA ROVIGO OGGI

CENTRALE ENEL PORTO TOLLE La Cassazione condanna gli ex amministratori delegati Tatò e Scaroni

Non potevano non sapere

La Corte di Cassazione di Roma - ultimo grado di giudizio dopo quello di primo grado, presso il tribunale di Adria, ed il secondo presso la Corte d'Appello di Venezia - ha condannato i vertici di Enel e gli ex direttori della centrale di Polesine Camerini per inquinamento ambientale e danneggiamento.

Il legale di parte civile Matteo Ceruti: "La sentenza dimostra che le emissioni moleste sono il frutto di una precisa volontà della holding"

Rovigo - Emissioni moleste, danneggiamento all'ambiente, al patrimonio pubblico e privato e violazione della normativa in materia di inquinamento atmosferico. Sono questi i reati di cui la terza sezione penale della Cassazione ha riconosciuto colpevoli Francesco Luigi Tatò e Paolo Scaroni, ex amministratori delegati di Enel Spa.
La sentenza di condanna è stata emessa mercoledì 12 gennaio e si riferisce ai danni provocati dalla centrale Enel di Polesine Camerini mentre era azionata a olio combustibile.

Si tratta di una sentenza storica che riconosce la responsabilità penale anche dei direttori di centrale Carlo Zanatta e Renzo Busatto nonché della stessa Enel.
La Cassazione ha ribaltato quindi la sentenza della Corte d’Appello di Venezia che aveva assolto Tatò e Scaroni, i quali erano stati invece condannati con sentenza penale in 1° grado, il 31 maggio 2006 dal tribunale di Adria.

Matteo Ceruti, avvocato rodigino difensore di parte civile nel processo della centrale termoelettrica di Porto Tolle si definisce molto soddisfatto, in attesa che le motivazioni della sentenza vengano depositate.
“E’ stata riconosciuta in primo luogo la correttezza dell’impostazione accusatoria del pubblico ministero Manuela Fasolato nonché delle conclusioni del giudice di 1° grado. E’ stata riconosciuta anche la responsabilità penale degli amministratori delegati, il che dimostra che le emissioni moleste sono il frutto di una precisa volontà della holding”.

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Tratto da Il resto del Carlino

Condannati gli ex ad per la centrale di Porto Tolle

Rovigo, 12 gennaio 2011 - Francesco Luigi Tato' e Paolo Scaroni, ex amministratori delegati di Enel Spa, sono stati condannati dalla terza sezione penale della Cassazione per i danni provocati dalla centrale Enel di Polesine Camerini (Rovigo) mentre era azionata a olio combustibile. La Cassazione ha ribaltato la sentenza della Corte d'Appello di Venezia.

Secondo quanto si e' appreso sarebbe prevalsa la linea dura per cui sarebbe stata riconosciuta la responsabilita' penale (ma i reati tuttavia nel frattempo si sono prescritti) sia dei direttori di centrale sia degli amministratori delegati di Enel. L'esatta quantificazione dei danni spettera', ora, alla Corte d'Appello civile di Venezia.

I reati imputati alla societa' erano di emissioni moleste, danneggiamento all'ambiente, al patrimonio pubblico e privato e la violazione della normativa in materia di inquinamento atmosferico. In primo grado (nel marzo del 2006) erano stati condannati sia Tato' (7 mesi) e Scaroni (un mese) sia i due direttori di centrale Carlo Zanatta (due mesi) e Renzo Busatto (sanzione pecuniaria) e sia la stessa Enel. La corte d'appello di Venezia aveva confermato la condanna per Busatto e Zanatta mentre aveva assolto Tato' e Scaroni.

La decisione della Cassazione, chiude i profili di responsabilità penale dei vertici ed esponenti Enel coinvolti.

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