Tratto da TERRA
Il vero golpe è quello contro l’ambiente e la saluteAntonio Faggioli (Isde medici per l'Ambiente)LA DENUNCIA. La strategia della prevenzione primaria per la promozione e la tutela del binomio ambiente-salute è in pericolo. Si vuole modificare l’art. 41 della Costituzione, che già sancisce la libertà dell’iniziativa economica sopprimendo il comma 2: “Non può svolgersi (l’iniziativa economica privata) in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recar danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, e il comma 3 (“La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata ai fini sociali”).Tra i fini sociali si mettono in discussione beni comuni quali l’ambiente e la salute.La modifica dell’art. 41 intende attribuire valore di legge a quanto anticipato dal Piano Nazionale Prevenzione 2010-2012: il controllo “… non deve essere preliminare (ex ante), ma su attività già in esercizio per verificare se sono applicate o meno e con quale efficacia le procedure di autocontrollo”; “Il processo programmatorio si inverte; le scelte non sono più dettate dal criterio prima ciò che è previsto dalla legge e poi il resto nel tempo che eventualmente rimane, ma prima ciò che è necessario ed efficace”.
Si sopprime il controllo preventivo ex ante di competenza della Pubblica Amministrazione, l’unica azione dimostrata efficace per combattere le malattie cronico degenerative attribuibili ai rischi ambientali. Ma c’è di peggio: tale controllo, sottratto alla Pubblica Amministrazione, risulta già attribuito a soggetti privati, le Agenzie per le Imprese, secondo la legge n. 133/2008, art. 38: “L’attestazione di sussistenza dei requisiti di legge per l’esercizio di attività di impresa può essere affidata a soggetti privati accreditati - Agenzie per le Imprese - che, in caso di istruttoria positiva, rilasciano dichiarazione di conformità che costituisce titolo autorizzatorio all’esercizio”. Inoltre, il Dpr. N. 159/2010: sono soggetti privati accreditati le Associazioni di categoria (artigiani, agricoltori, commercianti); Associazioni imprenditoriali, Sindacati, Organi tecnici di valutazione di conformità di progetti e opere; Studi associati o associazioni di professionisti iscritti ad albi.
Sono loro attribuite le seguenti funzioni: attività istruttoria; attività di autorizzazione; dichiarazione di conformità per autorizzazione all’esercizio dell’attività; referenti unici per tutte le pratiche amministrative relative alle attività produttive.La Pubblica Amministrazione sarà totalmente esautorata dalla tutela degli interessi comuni in materia di ambiente e salute. Gli interessi economici prevarranno su quelli di ambiente e salute. I controllati saranno anche i controllori. Terra, nei prossimi giorni, continuerà ad approfondire il tema di questo pericoloso
"golpe ambientale "____________________________
Si sopprime il controllo preventivo ex ante di competenza della Pubblica Amministrazione, l’unica azione dimostrata efficace per combattere le malattie cronico degenerative attribuibili ai rischi ambientali. Ma c’è di peggio: tale controllo, sottratto alla Pubblica Amministrazione, risulta già attribuito a soggetti privati, le Agenzie per le Imprese, secondo la legge n. 133/2008, art. 38: “L’attestazione di sussistenza dei requisiti di legge per l’esercizio di attività di impresa può essere affidata a soggetti privati accreditati - Agenzie per le Imprese - che, in caso di istruttoria positiva, rilasciano dichiarazione di conformità che costituisce titolo autorizzatorio all’esercizio”. Inoltre, il Dpr. N. 159/2010: sono soggetti privati accreditati le Associazioni di categoria (artigiani, agricoltori, commercianti); Associazioni imprenditoriali, Sindacati, Organi tecnici di valutazione di conformità di progetti e opere; Studi associati o associazioni di professionisti iscritti ad albi.
Sono loro attribuite le seguenti funzioni: attività istruttoria; attività di autorizzazione; dichiarazione di conformità per autorizzazione all’esercizio dell’attività; referenti unici per tutte le pratiche amministrative relative alle attività produttive.
Per contribuire a finanziare le iniziative energetiche, la Casa Bianca chiede al Congresso di abrogare le sovvenzioni da 3,6 miliardi di dollari attualmente concesse al petrolio, gas naturale e carbone
(Rinnovabili.it) – Dopo i “buoni propositi” esposti nel discorso annuale allo Congresso, il presidente Barack Obama passa all’azione presentando il bilancio 2012. La manovra della Casa Bianca, 3.700 miliardi di dollari complessivi, non sfodera grandi sorprese e si concentra soprattutto sulla riduzione della spesa pubblica nel breve termine a favore invece di importanti investimenti sui quei settori che rinvigoriranno la competitività statunitense: ricerca, infrastrutture e istruzione. Se l’obiettivo generale riportato nel documento è quello di venire a capo prossimi 10 anni di un deficit di 1.100 miliardi di dollari, per farlo l’amministrazione USA ricorrerà anche ad un ambizioso piano energetico in cui le sovvenzioni per le risorse verdi saranno controbilanciate dai progressivi tagli ai combustibili fossili.
Nel dettaglio la finanziaria prevede 29,5 miliardi dollari in dotazione al Dipartimento dell’Energia – in crescita del 4,2% rispetto alla proposta di bilancio 2011 e fino il 12% sul 2010 – di cui 8 miliardi esplicitamente dedicati alla ricerca nel campo del fotovoltaico avanzato, dell’eolico e dei sistemi di stoccaggio.
Per contribuire a finanziare le iniziative energetiche, la Casa Bianca chiede al Congresso di abrogare le sovvenzioni da 3,6 miliardi di dollari attualmente concesse al petrolio, gas naturale e carbone, una mossa che andrebbe a liberare in dieci anni 46,2 miliardi dollari ma che molto probabilmente incontrerà una dura opposizione sul fronte repubblicano, preoccupato di veder così danneggiata un’economia ora quanto mai fragile...
Mossa non senza complicazioni ma che lo stesso direttore dell’Agenzia ambientale, Lisa Jackson, ha commentato con fiducia “Milioni di famiglie stanno riducendo e spendendo meno e ci si aspetta lo stesso buon senso fiscale dal proprio governo.
Ecco perché questo bilancio riflette scelte difficili ma necessarie per la salute a breve e lungo termine delle finanze pubbliche del nostro Paese e permette all’EPA di mantenere il suo ruolo fondamentale nella protezione della salute umana e dell’ambiente”.
TEZ “Maritsa 3” di Dimitrovgrad è la terza centrale dell’imprenditore dopo “Brikel” e “Bobov Dol”, che è minacciata di chiusura a causa della mancanza di impianti di desolforazione. Questo succederà se entro il 21 febbraio dalla centrale “Maritsa 3” non provano di poter assicurare i circa 65 milioni di euro per l'acquisto degli impianti di depurazione dello zolfo. La licenza decennale per la produzione di energia elettrica, in una delle più antiche centrali a carbone nel paese, scade il 14 febbraio
L'azienda è una delle centrali termiche fra le più grandi del paese in quanto ad inquinamento, che ha ricevuto una quota gratis da Bruxelles affinché siano installate le necessari attrezzature per il trattamento dei fumi. Nel mese di settembre si esauriranno le 2.500 ore restanti all'impianto per un totale consentito dalla UE di 20.000 ore.
"Non abbiamo alcun accordo con Maritza 3" e chiaramente abbiamo dato loro di capire che, dopo la scadenza delle ore di lavoro consentite, si devono fermare", ha detto il vice ministro dell'ambiente e delle acque, Evdokia Maneva.
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