Tratto da Savona News
La Regione alle strette, Tirreno Power di più. Domani la conferenza stampa dell'aut-aut.
La conferenza stampa convocata in campo neutro: la "sala convegni" della centrale di Vado
La centrale a carbone di Vado Ligure e le sue mirabolanti avventure. Le sventure di chi respira. Ricostruire daccapo la vicenda sarebbe più mortale dei metalli pesanti, quindi opereremo una sintesi brutale a favore della chiarezzaApparentemente - ma potrebbe esser anche vero - tra Regione e Azienda son volati gli stracci. Forse la corda del carbone è stata troppo tirata, forse le posizioni pro - salute non possono più essere ignorate. Men che meno in campagna elettorale. Perché aldilà dei lavori di propaganda è ormai chiaro a tutti che il "no al carbone" non è un mugugno di quattro sfigati, ma un fronte trasversale supportato in maniera ormai solidissima da perizie ed evidenze medico-scientifiche non più ignorabili.
Martedì parlerà il gran capo, che gran capo non è. Perché vogliamo ancora pensare che la salute sia centrale, e che i capi, in una democrazia, siano e rimangano gli eletti dal Popolo.
Solo che se me la conti e poi mi tiri una sgasata nei polmoni per mezzo secolo, poi non ti voto più. E davanti all'informazione rischiano di impallidire anche qualche centinaio di tessere sindacali, oltre che i loro rappresentanti,che si ostinano a parlar d'occupazione dopo aver firmato un incentivo all'esodo dalla stessa azienda che ora difendono più dei suoi stessi proprietari, in una sorta di inversione di polarità che sta diventando davvero curiosa.
Ma di tessere, benefits e permessi sindacali, manutenzioni e cointeressenze su un giro d'affari milionario ci sarà modo di approfondirne diffusamente.
Ora si va verso un prendere o lasciare.
Mentre tutto si placa per il fine settimana, le telefonate - quelle pesanti - pare si vadano intensificando. Filtra così che martedì prossimo o si va o si spacca, e l'Azienda pare fortemente orientata a forzare l'ingaggio in un canto che sarà presto chiaro se sarà di guerra o del cigno. O entrambe le cose.
Si parla di una conferenza stampa che Tirreno Power dovrebbe indire per martedì 12 (domani) in campo neutro: la sua sede di Vado.
Staremo a vedere. Non temano, i lavoratori. Non perderanno nessun posto. Lì i soldi (bilanci alla mano) sono talmente tanti che parlar di rischio occupazione fa sorridere, e ha il consueto fetore della manovra "pro-utile-aziendis" che se fosse salubre nulla da dire, ma in questo caso...
Sorgenia. L'energia sensibile
Tratto da Savona News
La Regione alle strette, Tirreno Power di più. Domani la conferenza stampa dell'aut-aut.
La conferenza stampa convocata in campo neutro: la "sala convegni" della centrale di Vado
La centrale a carbone di Vado Ligure e le sue mirabolanti avventure. Le sventure di chi respira. Ricostruire daccapo la vicenda sarebbe più mortale dei metalli pesanti, quindi opereremo una sintesi brutale a favore della chiarezzaApparentemente - ma potrebbe esser anche vero - tra Regione e Azienda son volati gli stracci. Forse la corda del carbone è stata troppo tirata, forse le posizioni pro - salute non possono più essere ignorate. Men che meno in campagna elettorale. Perché aldilà dei lavori di propaganda è ormai chiaro a tutti che il "no al carbone" non è un mugugno di quattro sfigati, ma un fronte trasversale supportato in maniera ormai solidissima da perizie ed evidenze medico-scientifiche non più ignorabili.
Martedì parlerà il gran capo, che gran capo non è. Perché vogliamo ancora pensare che la salute sia centrale, e che i capi, in una democrazia, siano e rimangano gli eletti dal Popolo.
Solo che se me la conti e poi mi tiri una sgasata nei polmoni per mezzo secolo, poi non ti voto più. E davanti all'informazione rischiano di impallidire anche qualche centinaio di tessere sindacali, oltre che i loro rappresentanti,che si ostinano a parlar d'occupazione dopo aver firmato un incentivo all'esodo dalla stessa azienda che ora difendono più dei suoi stessi proprietari, in una sorta di inversione di polarità che sta diventando davvero curiosa.
Ma di tessere, benefits e permessi sindacali, manutenzioni e cointeressenze su un giro d'affari milionario ci sarà modo di approfondirne diffusamente.
Ora si va verso un prendere o lasciare.
Mentre tutto si placa per il fine settimana, le telefonate - quelle pesanti - pare si vadano intensificando. Filtra così che martedì prossimo o si va o si spacca, e l'Azienda pare fortemente orientata a forzare l'ingaggio in un canto che sarà presto chiaro se sarà di guerra o del cigno. O entrambe le cose.
Si parla di una conferenza stampa che Tirreno Power dovrebbe indire per martedì 12 (domani) in campo neutro: la sua sede di Vado.
Staremo a vedere. Non temano, i lavoratori. Non perderanno nessun posto. Lì i soldi (bilanci alla mano) sono talmente tanti che parlar di rischio occupazione fa sorridere, e ha il consueto fetore della manovra "pro-utile-aziendis" che se fosse salubre nulla da dire, ma in questo caso...
Tratto da Savona News
La Regione alle strette, Tirreno Power di più. Domani la conferenza stampa dell'aut-aut.
La conferenza stampa convocata in campo neutro: la "sala convegni" della centrale di Vado
La centrale a carbone di Vado Ligure e le sue mirabolanti avventure. Le sventure di chi respira. Ricostruire daccapo la vicenda sarebbe più mortale dei metalli pesanti, quindi opereremo una sintesi brutale a favore della chiarezzaApparentemente - ma potrebbe esser anche vero - tra Regione e Azienda son volati gli stracci. Forse la corda del carbone è stata troppo tirata, forse le posizioni pro - salute non possono più essere ignorate. Men che meno in campagna elettorale. Perché aldilà dei lavori di propaganda è ormai chiaro a tutti che il "no al carbone" non è un mugugno di quattro sfigati, ma un fronte trasversale supportato in maniera ormai solidissima da perizie ed evidenze medico-scientifiche non più ignorabili.
Martedì parlerà il gran capo, che gran capo non è. Perché vogliamo ancora pensare che la salute sia centrale, e che i capi, in una democrazia, siano e rimangano gli eletti dal Popolo.
Solo che se me la conti e poi mi tiri una sgasata nei polmoni per mezzo secolo, poi non ti voto più. E davanti all'informazione rischiano di impallidire anche qualche centinaio di tessere sindacali, oltre che i loro rappresentanti,che si ostinano a parlar d'occupazione dopo aver firmato un incentivo all'esodo dalla stessa azienda che ora difendono più dei suoi stessi proprietari, in una sorta di inversione di polarità che sta diventando davvero curiosa.
Ma di tessere, benefits e permessi sindacali, manutenzioni e cointeressenze su un giro d'affari milionario ci sarà modo di approfondirne diffusamente.
Ora si va verso un prendere o lasciare.
Mentre tutto si placa per il fine settimana, le telefonate - quelle pesanti - pare si vadano intensificando. Filtra così che martedì prossimo o si va o si spacca, e l'Azienda pare fortemente orientata a forzare l'ingaggio in un canto che sarà presto chiaro se sarà di guerra o del cigno. O entrambe le cose.
Si parla di una conferenza stampa che Tirreno Power dovrebbe indire per martedì 12 (domani) in campo neutro: la sua sede di Vado.
Staremo a vedere. Non temano, i lavoratori. Non perderanno nessun posto. Lì i soldi (bilanci alla mano) sono talmente tanti che parlar di rischio occupazione fa sorridere, e ha il consueto fetore della manovra "pro-utile-aziendis" che se fosse salubre nulla da dire, ma in questo caso...
La Regione alle strette, Tirreno Power di più. Domani la conferenza stampa dell'aut-aut.
Martedì parlerà il gran capo, che gran capo non è. Perché vogliamo ancora pensare che la salute sia centrale, e che i capi, in una democrazia, siano e rimangano gli eletti dal Popolo.
Solo che se me la conti e poi mi tiri una sgasata nei polmoni per mezzo secolo, poi non ti voto più. E davanti all'informazione rischiano di impallidire anche qualche centinaio di tessere sindacali, oltre che i loro rappresentanti,che si ostinano a parlar d'occupazione dopo aver firmato un incentivo all'esodo dalla stessa azienda che ora difendono più dei suoi stessi proprietari, in una sorta di inversione di polarità che sta diventando davvero curiosa.
Ma di tessere, benefits e permessi sindacali, manutenzioni e cointeressenze su un giro d'affari milionario ci sarà modo di approfondirne diffusamente.
Mentre tutto si placa per il fine settimana, le telefonate - quelle pesanti - pare si vadano intensificando. Filtra così che martedì prossimo o si va o si spacca, e l'Azienda pare fortemente orientata a forzare l'ingaggio in un canto che sarà presto chiaro se sarà di guerra o del cigno. O entrambe le cose.
Staremo a vedere. Non temano, i lavoratori. Non perderanno nessun posto. Lì i soldi (bilanci alla mano) sono talmente tanti che parlar di rischio occupazione fa sorridere, e ha il consueto fetore della manovra "pro-utile-aziendis" che se fosse salubre nulla da dire, ma in questo caso...
......... Il primo operatore privato italiano del mercato nazionale dell’energia elettrica e del gas naturale... e impianti di generazione elettrica per circa 3.900 MW di potenza
Da sempre, efficienza energetica e attenzione all’ambiente sono state le linee guida della nostra strategia di crescita, che hanno fatto di Sorgenia un’azienda sensibile ai principi dello sviluppo sostenibile e convinta promotrice di una cultura che favorisca un uso corretto e consapevole delle risorse energetiche
Gli obiettivi
SORGENIA NON HA MAI CONTEGGIATO QUANTA C02 LA REGIONE LIGURIA POTREBBE RISPARMIARE ABOLENDO LE CENTRALI A CARBONE? QUANTE SPESE SANITARIE?E LE NOSTRE ISTITUZIONI HANNO MAI SERIAMENTE FATTO TALI CONTEGGI?
- PERCHE' AL NOSTRO TERRITORIO RISERVANO IL SOLITO VECCHIO INQUINANTE E DECISAMENTE PER NULLA ECO-SOSTENIBILE MANTENIMENTO DEL CARBONE PER ALTRI 50 ANNI?
- PERCHE' NON RISERVANO ANCHE A VADO LIGURE E QUILIANO LA LORO PROPAGANDATA SENSIBILITA' per L'AMBIENTE?
- IL MOMENTO GIUSTO E'ADESSO,visto che gli obsoleti gruppi a carbone si stanno avvicinando .....alla fisiologica fine per raggiunta vecchiaia
- SIAMO CITTADINI DI SERIE B o FORSE PER ANNI SIAMO STATI TROPPO SILENTI?
NUOVE PROPOSTE PER IL FOTOVOLTAICO
Anche Sorgenia, come Isis, riuscirà a coprire i propri costi prelevando parte dell’energia elettrica pulita prodotta e rivendendola sul mercato.
Ed i vantaggi per l’ambiente, oltre che per i privati, si farebbero nettamente sentire visto cheSorgenia ha calcolato in circa 1600 Kg il risparmio relativo alle emissioni di anidride carbonica annue.......
CONSIDERAZIONI DI UNITI PER LA SALUTE
COME GIA DETTO SORGENIA DETIENE AL MOMENTO ATTUALE IL 39 % DELLE QUOTE AZIONARIE DI TIRRENO POWER ,E VISTO CHE L' AZIENDA VUOLE INVESTIRE SUL NOSTRO TERRITORIO PERCHE' NON FARLO ANCHE QUI FACENDOCI DIVENTARE due COMUNI PILOTA PER L'ENERGIA FOTOVOLTAICA!
- NE GUADAGNEREBBERO TUTTI I CITTADINI;
- I POLMONI DEI NOSTRI FIGLI;
- ACCONTENTEREBBERO I SINDACATI(esclusi quelli della filiera del carbone!!!!) ;
- CI SAREBBE INFATTI LAVORO DI PREGIO PER MOLTI ANNI E PER MOLTE PERSONE;
- CI SAREBBE ECONOMIA ECOSOSTENIBILE PER IL TERRITORIO;
- ED ANCHE L'AZIENDA AVREBBE SICURAMENTE IL SUO TORNACONTO (sicuramente non equivalente a quello ottenuto con la combustione del carbone....)
MA LA COSA FONDAMENTALE E'CHE NON CI INCATENEREBBERO AD ULTERIORI 50 ANNI DI CARBONE e ALLE SUE INQUINANTI CONSEGUENZE SUL NOSTRO FUTURO!
IL SOLE E'ANCHE NOSTRO PERCHE' NON AFFIDARGLI IL NOSTRO e IL LORO FUTURO ENERGETICO ED ECONOMICO?
PERCHE' IN LIGURIA IN DEFINITIVA SONO SENSIBILI SOLO AL CARBONE E AI LAUTI GUADAGNI INDOTTI PER GLI AZIONISTI?
Da cittadini e da utenti,auspichiamo che SORGENIA L'ENERGIA SENSIBILE, azionista di Tirreno Power sia "realmente"promotrice anche sul nostro territorio dei principi dello sviluppo sostenibile e di una economia che favorisca un uso corretto e consapevole delle risorse energetiche rinnovabili anche a Savona.
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