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17 maggio 2011

Consiglio di Stato alt a conversione a carbone di Porto Tolle 2)Corte di giustizia UE, uno strumento nuovo per combattere i grandi inquinatori

FINALMENTE DUE IMPORTANTI NOTIZIE CHE VANNO NELLA GIUSTA DIREZIONE !!!

1)Porto Tolle,dal CONSIGLIO DI STATO ALT A CONVERSIONE A CARBONE

2)Dalla Corte di giustizia UE, uno strumento nuovo per combattere i grandi inquinatori

Comunicato stampa dal WWF Cantone dei Grigioni, Svizzera.

Una decisione della Corte di giustizia dell’Unione Europea (CGUE) da più potere alle cause intentate da associazioni ecologiste contro grandi progetti industriali come le centrali a carbone.Per le centrali a carbone di Repower l’aria si fa sempre più rarefatta.....

Il retroscena della sentenza di massima della
CGUE è una causa intentata dalla Federazione dell’ecologia e della protezione dell’ambiente tedesca BUND contro la costruzione della centrale a carbone della Trianel a Lünen (Nord Reno-Westfalia).Secondo il diritto tedesco, i controlli giuridici fin ora eseguiti si sono limitati a prendere in considerazione violazioni notificate da privati cittadini direttamente lesi.
...
Secondo la Corte di giustizia dell’Unione Europea questo però contraddice il diritto europeo che prevede il diritto di querela per tutti i progetti con un impatto ambientale rilevante, anche per quelli che toccano gli interessi della collettività.
Gli stati comunitari membri devono dare al publicco la possibilità di poter richiedere una verifica ampia ed esaustiva a livello giudiziale su progetti a grande impatto ambientale come le centrali a carbone.


Secondo Jürgen Quentin, responsabile della campagna anti-carbone presso la Deutsche Umwelthilfe (Associazione tedesca di aiuto per l’ambiente), i diritti delle cause intentate dalle associazioni ecologiste verranno rafforzati in maniera generale grazie a questa decisione.
“Licenze per centrali a carbone dannose per l’ambiente ed il clima, come il progetto a Brunsbüttel, dovranno in futuro sottostare ad una verifica legale in toto. La Deutsche Umwelthilfe ha già intentato causa contro la licenza edilizia per la centrale di Brunsbüttel e prossimamente provvederà ad intentare un’altra causa contro il parziale benestare inerente le emissioni nocive.
“Siamo fiduciosi di poter vincere la lotta giuridica contro la maggiore centrale a carbone europea, questo perché l’impianto previsto viola diverse leggi europee e nazionali inerenti la protezione delle acque e della natura”, così Quentin.

Leggi l'articolo integrale

Tratto da Qualenergia
17 maggio 2011

Porto Tolle,dal CONSIGLIO DI STATO ALT A CONVERSIONE A CARBONE


La sesta sezione del Consiglio di Stato ha bloccato la conversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle accogliendo il ricorso di una serie di associazioni ambientaliste, di alcuni amministratori locali e di cittadini contro il decreto Via concesso nel luglio del 2009 dal Ministero dell'Ambiente.

Il Consiglio Stato ha annullato il decreto con cui il 29 luglio 2009 il ministero dell'Ambiente aveva dato parere positivo sulla compatibilita' ambientale al progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle. La Sesta sezione del Consiglio di Stato, presieduta dalla Dott.ssa Rosanna De Nictolis, ha annullato il decreto firmato dal Ministro Prestigiacomo, accogliendo un ricorso presentato dal WWF Italia, Greenpeace, Italia Nostra e numerose associazioni di operatori economici e del turismo della zona di Porto Tolle. La sentenza del Consiglio di Stato ha ribaltato l'esito della decisione del Tar del Lazio, che il 6 giugno 2010 aveva invece respinto il ricorso delle associazioni ambientaliste e degli operatori del turismo .

In attesa di leggere le motivazioni della sentenza il WWF intanto dichiara, con grandissima soddisfazione, che finalmente sono state accolte le argomentatissime ragioni giuridiche ed ambientali portate dinanzi al giudice amministrativo dall’Avv Matteo Ceruti di Rovigo, quelle stesse ragioni che avrebbero dovuto indurre il Ministro dell’Ambiente a dire di no alla compatibilità ambientale della riconversione a carbone di Porto Tolle.
Ora dovrà essere revocato anche il successivo decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 5 gennaio 2011 recante Autorizzazione Unica alla società ENEL che consente l’apertura dei cantieri per la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle.

“Il carbone è il combustibile fossile che maggiormente contribuisce alle emissioni di anidride carbonica e, quindi, ad aggravare il fenomeno dei cambiamenti climatici –ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia-

E’ inoltre molto dannoso per la salute della popolazione e per le attività economiche, dall’agricoltura al turismo. E’ ora che la politica energetica italiana si affranchi dagli interessi di parte, che siano il nucleare o il carbone. Il futuro è nell’efficienza energetica e nelle rinnovabili”.

Leggi l'interessante articolo integrale su Qualenergia

Riportiamo il finale
- IL CARBONE PULITO NON ESISTE: Il WWF, che segue da anni le vicende processuali ed amministrative della centrale Enel di Porto Tolle , ritiene che la riconversione di Porto Tolle a carbone sia del tutto sbagliata perché questo è tra i combustibili fossili quello che presenta le maggiori emissioni di anidride carbonica, il gas ad effetto serra maggiormente responsabile del riscaldamento climatico globale. Occorre infatti rammentare che anche avvalendosi delle migliori tecnologie gli impianti a carbone hanno emissioni più che doppie rispetto a quelle di un ciclo combinato a gas... Il nostro Paese che già sta andando in direzione opposta rispetto al Protocollo di Kyoto e ai nuovi impegni di riduzione delle emissioni (di almeno il 20% entro il 2020) farebbe meglio a investire in efficienza e fonti rinnovabili di energia che non solo ci permetterebbero di affrancarci dalla dipendenza energetica ma permetterebbero un rilancio dell’economia in chiave sicuramente più sostenibile rispetto al puntare su combustibili fossili e nucleare.
Peraltro tutte le performance ambientali di una centrale a carbone sono estremamente più negative: dalle emissioni di sostanze inquinanti (ossidi di zolfo, ossidi d’azoto, polveri fini, mercurio, arsenico, ecc. ecc.), consumi di acqua e materie prime, produzione di rifiuti, ecc.,

a dimostrazione che il carbone pulito non esiste…

(da comunicato stampa WWF)

Guarda il "DISPOSITIVO DI SENTENZA"

BOCCIATA LA VIA AL CARBONE DI PORTO TOLLE

Leggi anche su Savona news

Carbone: il Consiglio di Stato annulla di decreto di VIA del Ministero dell' "Ambiente" per la centrale di Porto Tolle

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