Tratto da Noalcarbone
Osservatorio ambientale: il controllato siede ancora al tavolo dei controllori
Ci incontriamo per discutere dell'evento del 30 Giugno, data in cui è stato indetto un incontro dell’osservatorio Ambientale istituito dalla Regione Lazio, cui presenzierà assieme ai rappresentanti delegati dai comuni, anche enel.Il controllato vuole mantenere il controllo sui controllori, così come accadeva per il consorzio illegittimo precedente.
Intanto in rete è pubblicato su ARPAT TOSCANA il Report dell'osservatorio ambientale
Centrale termoelettrica Enel di Civitavecchia: salute e inquinamento
Disponibile il primo rapporto dell’Osservatorio ambientale istituito nel 2010
E’ ora disponibile il primo report prodotto dall’Osesrvatorio.Per scaricare il report: http://www.regione.lazio.it/binary/rl_ambiente/tbl_contenuti/OAC_Rapporto_2010.zip
Riportiamo solo brevemente un breve stralcio da pag 28
...Di seguito, limitatamente alla fase di esercizio dell’impianto a regime, tali impatti sono sommariamente descritti per componente ambientale,specificando gli effetti sulla salute umana e sulla vegetazione loro attribuibili.(NE PUBBLICHIAMO ALCUNI.......)
Atmosfera
Le emissioni della combustione di carbone in centrali elettriche rappresentano una importante fonte artificiale di anidride carbonica, un gas serra,che secondo la maggior parte degli studiosi del clima e causa primaria dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale. Oltre a questo, in condizioni di esercizio, nelle emissioni degli impianti sono presenti molti altri inquinanti con possibili effetti sanitari diretti. Tali inquinanti sono prodotti dalla combustione in caldaia ed i fumi emessi dalla ciminiera possono contenere: biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), acido cloridrico (HCl) e polveri, che veicolano numerosi composti organici ed inorganici complessivamente classificabili come microinquinanti.
Di seguito vengono brevemente riassunti i possibili effetti sulla salute umana e sull'ambiente generalmente associati ai principali inquinanti:
1) BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2) - Gli ossidi di zolfo e i loro derivati provocano sull'uomo effetti che vanno da semplici irritazioni delle mucose (vie respiratorie e occhi), nel caso di brevi esposizione a concentrazioni elevate, sino a fenomeni di broncocostrizione per esposizioni prolungate a quantitativi anche non elevati. Le Linee Guidadella Qualita dell'Aria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno preso in rassegna in modo sistematico gli effetti sanitari di questo inquinante e hanno suggerito un aumento della mortalita e dei ricoveri ospedalieri per cause cardio-respiratorie per concentrazioni al di sopra dei valori di qualita suggeriti
Per quanto riguarda la vegetazione, sono i maggiori responsabili del fenomeno delle piogge acide
2) OSSIDI DI AZOTO (NOx) - L'ossido di azoto (NO) sitrasforma in modo rapido in biossido di azoto (NO2), un gas irritante per le mucose che può contribuire all'insorgenza di varie alterazioni della funzione polmonare con un aumento nella frequenza di infezioni respiratorie acute e nell'aggravamento delle forme polmonari croniche (bronchiti croniche, asma ed enfisema polmonare).
Prolungate esposizioni anche a basse concentrazioni di NO2 provocano una diminuzione delle difese polmonari con conseguente aumento di rischio di affezioni alle vie respiratorie.
Anche in questo caso le Linee Guida della Qualitadell'Aria dell'OMS (2005) forniscono informazioni dettagliate sugli effetti sanitari dell'NO2,specie nell'ambiente urbano.
3) MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) - A causa della sua elevata capacita di legarsi all'emoglobina il CO può provocare abbassamento delle funzioni vitali fino a determinare la morte nel caso di concentrazioni particolarmente elevate, caso che non si verifica in ambiente esterno.
4) ACIDO CLORIDRICO (HCl) - Inquinante acido corrosivo ed irritante per la pelle e per le vie respiratorie coinvolto nelle genesi di inquinanti secondari quali il materiale particolato (polveri).
5) PARTICOLATO (o POLVERI) - La pericolosita delle polveri aerodisperse e fortemente legata alla loro dimensione perche influisce sulla capacita di penetrazione nel sistema respiratorio umano e sulla possibilita di generare fenomeni infiammatori locali e sistemici.
Le polveri piu pericolose hanno dimensioni fino a 2,5 ƒÊm e possono raggiungere gli alveoli polmonari. Gli elementi componenti del particolato (quali idrocarburi policiclici, metalli ecc.) possono avere effetti tossici specifici (cancerogenicita, potere infiammatorio).
Ancora molto discusso e poco studiato è il ruolo delle particelle ultrafini (diametro inferiore
ai 0.1 micron) per la loro difficile rilevazione sistematica.
Gli effetti delle polveri riguardano l'aggravarsi delle malattie respiratorie (asma bronchiale, bronco pneumopatia cronico ostruttiva,infezioni dell'apparato respiratorio, diminuzione della funzione polmonare) e cardiovascolari, soprattutto a carico di soggetti gia affetti da disturbi respiratori e cardiocircolatori, di anziani e di bambini. Numerosi studi hanno messo in evidenza gli effetti sulla mortalita e sulla morbosita e queste indagini sono state riassunte
dall'OMS nelle Linee Guida della Qualita dell'Aria(2005).
6) MICROINQUINANTI - Gli effetti ambientali del particolato sono direttamente connessi con la pericolosita intrinseca delle sostanze che lo formano o che sono assorbite su di esso. Rilevamenti alle emissioni di centrali alimentate a carbone operanti in Italia hanno evidenziato nel materiale la presenza di diossine (PCDD) e furani (PCDF), idrocarburipoliciclici aromatici (IPA), vanadio (V), nichel(Ni), rame (Cu), arsenico (As), cadmio (Cd),tallio (Tl), piombo (Pb) e mercurio (Hg). Le proprietachimico-fisiche - quali ad esempio persistenza ambientale e capacita di bioaccumulare- e quelle tossicologiche - quali cancerogenicita,mutagenicita, ecc. - conferiscono a questi inquinanti una notevole pericolosita intrinseca per la salute umana. Le loro concentrazioni alle emissioni,dell'ordine dei microgrammi e in alcuni casi dei nanogrammi per metro cubo, rendono molto improbabile l'insorgenza di effetti avversi sanitari a seguito di esposizioni inalatorie, ma non consentono di escludere esposizioni prolungate per via ingestiva conseguenti alla loro accumulazione nei suoli e al successivo passaggio negli alimentiivi prodotti.
Pur in assenza di valori limite per la protezione della salute umana formalmente identificati, un controllo della loro presenza nella matrice ambientale e fortemente raccomandato......
CONSIDERAZIONE DI UNITI PER LA SALUTE
E con tali presupposti dovremmo anche accettare un ulteriore potenziamento a carbone !!!!!
Riteniamo già abbastanza impattante per la nostra salute l' esposizione attuale e continuativa ad OLTRE 40 ANNI di simili inquinanti .
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