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04 luglio 2011

1)Con la prevenzione sull'inquinamento si ridurrebbero spese e malattie dei savonesi 2)Miniera di carbone, morti in Cina

Tratto da Savona News

Sanità lacrime e sangue per i cittadini, ma con la prevenzione sull'inquinamento si ridurrebbero spese e malattie dei savonesi

Così il MoDA di Savona (Movimento Difesa Ambiente): "A proposito di "lacrime e sangue" (vedi articoli recenti della stampa locale), con 36 milioni di tagli nella sanità che dovranno pagare i malati con diminuzione dei servizi e aumento dei costi, noi del MODA siamo convinti che agire sulla prevenzione, come da decenni sosteniamo, sia l’arma vincente per evitare tagli nella sanità ma soprattutto sia indispensabile per la salute dei savonesi in un territorio come quello savonese devastato da un industrialismo di terz’ordine, vedi industria chimica (ACNA Stoppani) centrali a carbone, cokeria di Cairo, discariche di rifiuti urbani e industriali..."

"Vogliamo ancora una volta ricordare che anche solo la centrale a carbone come quella di Tirreno Power a Vado "centrale in città" comporta costi esterni relativi ai danni sull’ambiente locale, coltivazioni, clima, salute e danni materiali materiali di circa 140 milioni di euro ogni anno (vedi allegato) di cui circa 40 milioni relativi ai costi sanitari per malattie tumorali, cardiache e degenerative nonché per mortalità precoce (vedi criteri della Comunità Europea, fonte ExternE - UE, scaricabile QUI)

Se in più permettiamo la combustione di CDR (combustibile derivato dai rifiuti) come approvato dalla passata Provincia e dalla Regione, i danni da diossine e metalli pesanti sicuramente aumenterebbero significativamente. Per questo ribadiamo DEPOTENZIAMENTO E METANIZZAZIONE PER LA CENTRALE Tirreno POWER DI VADO coerentemente con quanto già sostenuto autorevolmente dall’Istituto Superiore di Sanità (Convegno di Spotorno) e dall’Ordine dei Medici della Provincia di Savona .

SE AVESSIMO SEGUITO LE CONCLUSIONI DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ QUANTE CENTINAIA DI MILIONI DI EURO LA COMUNITÀ SAVONESE AVREBBE RISPARMIATOIN TUTTI QUESTI ANNI DI COMBUSTIONE DEL CARBONE?

Al contrario siamo invece andati contro la legge italiana ed europea (vedi normativa IPPC – AIA) pur di lasciare libera la Tirreno Power di continuare a bruciare carbone sugli obsoleti gruppi risalenti agli anni ’60 che non rispettano i valori limite di emissione al camino fissati per i paesi membri della Unione Europea (vedi conferenza di Siviglia) inquinando così in maniera davastante il nostro territorio che ha pregevoli bellezze naturalistiche, attività agricole di nicchia e che si basa principalmente sul turismo.

In ultimo siamo fortemente sconcertati per la decisione della Provincia di Savona di ampliare ancora una volta la discarica Ecosavona del Boscaccio a Vado, avallata anche dalla inspiegabile astensione del PD, quando la raccolta differenziata in Provincia (che eviterebbe le discariche) è "fuorilegge" ferma al 29% (anno 2009) mentre la Legge ha posto un obiettivo oggi di almeno il 45% e al 2012 del 65%

Infine poniamo e ci poniamo 3 domande:

1) Cosa ne pensano i partiti della pericolosa combustione del CDR per smaltire i rifiuti in centrale prevista dal Piano Rifiuti della passata Provincia e approvato dalla attuale Regione?


2) Cosa ne pensano i partiti della "faccenda" riguardante Ecosavona, proprietaria della discarica del Boscaccio, di capitale misto pubblico con i Comuni di Vado e di Savona e privato, secondo cui la proprietà avrebbe esportato illegalmente i propri capitali alle isole Vergini evadendo il fisco, mentre ai cittadini viene imposto dal Comune di Savona ancora un aumento sulla tassa dei rifiuti?


3) Cosa farà il Presidente Regionale Burlando alla prossima conferenza dei servizi a Roma il 13 Luglio? Proporrà ancora il pericoloso ampliamento a carbone della centrale come vuole T. Power in contrasto con il territorio che ne chiede invece l’immediata metanizzazione?"

Dr. Virginio Fadda (biologo)
Dr. Agostino Torcello (medico)
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Tratto da Noalcarbone

Si allaga miniera di carbone, morti e dispersi in Cina

Fonte: ChinaDaily

Ennesimo annuncio di ennesima tragedia legata all'attività estrattiva del carbone che qualcuno osa chiamare "pulito". 40 dispersi e 3 morti il bilancio provvisorio a Niupeng, Cina

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TRATTO DA" LA VOCE DELL'EMERGENZA"

Processo Eternit: chiesti 20 anni per i vertici della multinazionale

“Eternit, una tragedia immane”. Guariniello chiede vent’anni. Alla cinquantesima udienza del processo Eternit, il pm ha fatto richieste pesantissime per i vertici dell’azienda: “Non avevo mai visto un dramma come questo, che ha colpito popolazioni di lavoratori e cittadini e che continua a seminare morti. E continuerà a seminarli chissà fino a quando”

Vent’anni di carcere per il barone belga Louis de Cartier e per Stephan Schmidheiny. Li ha chiesti il procuratore Raffaele Guariniello, alle ultime battute del clamoroso processo che ha portato in tribunale i vertici dell’Eternit, che sarebbero responsabili di oltre tremila vittime, tra operai e familiari, nei quattro stabilimenti italiani di Cavagnolo, Casale Monferrato, Rubiera di Reggio Emilia e Bagnoli, nel Napoletano.

A uccidere era la micidiale polvere bianca di fibra di amianto che continua a mietere vittime. “Chiedo vent’anni per questa immane e sconvolgente tragedia – ha detto Guariniello – Non avevo mai visto un dramma come questo, che ha colpito popolazioni di lavoratori e cittadini e che continua a seminare morti. E continuerà a seminarli chissà fino a quando. Una tragedia che si è consumata sotto un’unica regia in Italia e in altri paesi del mondo, senza che mai nessun tribunale abbia chiamato a risponderne i reponsabili per l’enorme danno cagionato”.

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Tratto da La Voce dell'emergenza

USA: alluvione, cede la barriera della centrale nucleare Fort Calhoun

Sfiga atomica 2011, un pericolo si allontana e un altro diventa minaccioso. I giapponesi sono riusciti ad estrarre il corpo estraneo di tre tonnellate dal reattore nucleare di Monju ma i generatori elettrici diesel di emergenza – praticamente la scialuppa di salvataggio prima della catastrofe – sono entrati in funzione poco fa a Fort Calhoun, la centrale nucleare del Nebraska assediata dal’inondazione. L’acqua ha travolto le barriere poste a protezione dell’impianto e non c’è più l’allacciamento alla corrente elettrica.

Non c’è dispersione di radioattività. Ma ci sono preoccupazioni: i generatori diesel di emergenza sono esattamente quelli che hanno fatto cilecca a Fukushima. Anche lì il problema era l’acqua: non un’alluvione ma lo tsunami.

E’ il paradosso delle centrali nucleari: producono energia elettrica ma hanno assoluto bisogno di elettricità non proveniente dal reattore. E ora cosa accadrà a Fort Calhoun?

Circa 60 centimetri di acqua del Missouri – una piena senza precedenti – ora circondano gli edifici di Fort Calhoun e zone di importanza cruciale per l’impianto.

Sulla centrale nucleare americana alluvionata è in vigore il divieto di sorvolo: cosa che impedisce di avere immagini e video aggiornati. La foto, una delle più recenti, è di una settimana fa (aggiornata al 30 giugno, ndr9): e da allora l’acqua ha continuato a crescere.

Ora circonda anche i trasformatori della centrale nucleare, ragion per cui, per motivi precauzionali, è stato deciso il distacco dalla rete elettrica (si lavora per ripristinare l’allacciamento) e l’entrata in funzione dei generatori diesel di emergenza. Leggi tutto »

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Tratto da Aduc.it
U.E. - Smog. Commissione: consultazione pubblica per obiettivi non raggiunti


La meta' degli europei (49%) vive in aree dove gli obiettivi di qualita' dell'aria dell'Unione europea non sono stati ancora raggiunti. Bruxelles ha deciso quindi di lanciare una consultazione pubblica online sulla sua politica su questo fronte, per stabilire nuovi obiettivi di lungo termine oltre l'orizzonte del 2020.
Nel corso dei prossimi tre mesi la Commissione europea chiede quindi un parere ai cittadini sui punti di forza e di debolezza dell'attuale quadro legislativo e sui progressi compiuti nella sua attuazione. Un riesame delle norme europee e' infatti previsto entro il 2013.
'Se guardiamo ai risultati ottenuti dall'Europa nel miglioramento della qualita' dell'aria - afferma il commissario Ue all'Ambiente, Janez Potocnik - possiamo esserne orgogliosi.
Tuttavia di fronte ai 500.000 casi di decessi prematuri dovuti all'elevato livello di inquinamento atmosferico provocato da particolato, c'e' chiaramente ancora molto lavoro da svolgere.
Dobbiamo avviare subito una discussione sulla prossima generazione di obiettivi di qualita' dell'aria'.
Bruxelles invita tutte le parti interessate a condividere il proprio punto di vista sul miglior modo per migliorare la legislazione dell'Ue in materia di qualita' dell'aria. Si suddivide in due parti: un breve questionario per il grande pubblico e una sezione piu' articolata riservata ad esperti e operatori di amministrazioni nazionali, enti locali o regionali, ricercatori, imprese, stakeholder, soggetti responsabili in campo sanitario, ambientale e altri gruppi coinvolti nell'attuazione della legislazione dell'Ue in materia di qualita' dell'aria.

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