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15 luglio 2011

CENTRALE ENEL PORTO TOLLE: La Regione Emilia Romagna contraria alla riconversione a carbone.

MENTRE IN LIGURIA PD, IDV e PDL SONO TUTTI ENTUSIASTI DELL'EFFETTIVO POTENZIAMENTO A CARBONE CHE CI LEGHERA' AL CARBONE PER ALTRI 50 ANNI ...E CI LEGHERA' ANCHE ALLE INEVITABILI CONSEGUENZE NEGATIVE SULLA SALUTE DEI CITTADINI DELLA COMBUSTIONE DEL CARBONE,DI CUI GLI AMMINISTRATORI PROVINCIALI,REGIONALI E NAZIONALI SE NE ASSUMONO GIA' DA ORA TUTTE LE RESPONSABILITA',VISTO CHE HANNO DECISO E FIRMATO PER IL POTENZIAMENTO GIA' PRIMA DI ULTERIORI ACCERTAMENTI ..... RICHIESTI DAI SINDACI E DELLA EFFETTIVA CERTEZZA DI OTTEMPERANZA ALLE PRECEDENTI PRESCRIZIONI CONDIZIONANTI......(I sindaci avevano FORTEMENTE richiesto che l’AIA e la VIS fossero effettuate prima che fosse concesso l’eventuale potenziamento...)

IL SANO PRINCIPIO DI PRECAUZIONE SAREBBE STATO PIU' TUTELANTE PER I CITTADINI DELLE PRESCRIZIONI PASSATE E FUTURE SU CUI CONTINUEREMO COMUNQUE A VIGILARE.......
MA NON ABBIAMO ANCHE NOI IL CENTROSINISTRA COME IN EMILIA ROMAGNA?
NON ESISTE UN UNICO PD?

E IN LIGURIA GLI EFFETTI NEGATIVI DEL CARBONE SULLA SALUTE,SULL'AMBIENTE, SULL'ECONOMIA, SUL TURISMO NON SONO GLI STESSI CHE TEMONO ....IN EMILIA ?
O LORO MOLTO PIU' RAZIONALMENTE TRAGUARDANO IL PRESENTE E PENSANO AL FUTURO?
E...... PER NOI A SAVONA PER ALTRI 50 ANNI CARBONE SEMPRE CARBONE E ANCORA CARBONE,FORSE ANCHE IL CERVELLO IN LIGURIA.... CI VA GIA' A CARBONE

RIPORTIAMO NUOVAMENTE LE PAROLE DEL SENATORE PD DELLA SETA :"IL CARBONE E 'UNA FONTE INACETTABILE si tratta di fare una scelta contro l'interesse nazionale, contro l'interesse del nostro paese. L'Italia ha interesse a camminare molto più velocemente verso l'innovazione energetica."

MA FORSE ..... IN LIGURIA C' E' UN' ECONMIA CHE HA "ALTRI INTERESSI PRIORITARI "CHE TRAVALICANO GLI INTERESSI E LA NECESSITA' DI VIVERE IN UN 'AMBIENTE SANO DELLA POPOLAZIONE CHE LA VIVE!

DISPIACE SOTTOLINEARE CHE IN LIGURIA MENTRE C' E' CHI "VINCE AL SUPER ENALOTTO ENERGETICO" C' E' INVECE CHI ,per sua sfortuna,deve e dovrà convivere con GROSSE PROBLEMATICHE DI SALUTE .

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ECCO INVECE COSA ACCADE IN EMILIA ROMAGNA

Tratto da Rovigo oggi


CENTRALE ENEL PORTO TOLLE (ROVIGO) La Regione Emilia Romagna contraria alla riconversione a carbone. Dalla camera del Senato occhi puntati all'articolo 35 della manovra finanziaria

La Regione Emilia Romagna si ritiene contraria alla riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle (Ro), meglio utilizzare il metano come combustibile. Dalla camera dei senatori a Roma, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta contestano l'articolo della manovra finanziaria, che permetterebbe il carbone a Polesine Camerini, preparando un emendamento abrogativo

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I vicini di casa non vogliono il cokPorto Tolle (Ro) - Incassa altri due no la centrale Enel di Polesine Camerini: quello dell'Emilia Romagna, che il 12 luglio ha ribadito la propria contrarietà al carbone, e l'emendamento presentato dai due senatori del Pd, Francesco Ferrante, tra l'altro responsabile dei cambiamenti climatici per il partito democratico, e Roberto Della Seta.

La risoluzione della Regione Emilia Romagna è stata approvata in aula a maggioranza del centrosinistra e del movimento 5 Stelle, mentre Pdl e Udc si sono astenuti: “La Regione - spiega il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Alfredo Bertelli - ha chiesto in tutte le occasioni almeno la conversione a metano per Porto Tolle. E continueremo a farlo"; ricordando i pericoli della modifica dell'articolo 30 e dei commi inseriti in finanziaria per modificare la legge 5bis.
Per Bertelli l'atteggiamento assunto dalla Regione è per: “preservare il nostro territorio da possibili ricadute negative”.


In senato, invece, Ferrante e Della Seta, parlano di una “pericolosa norma ad centrale”, puntando il dito contro i due commi dell'articolo 35 della manovra finanziaria: “è auspicabile che il passaggio in parlamento – spiegano – corregga la norma evitando un pericoloso precedente, che in maniera eclatante va contro le normative italiane sulla valutazione di impatto ambientale e verrebbe certamente impugnata dall'Europa, data la sua incompatibilità, con tutte le norme di legge e persino del buonsenso”.

E sulla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle il Pd rivela una mancanza di coordinamento a vari livelli. Il Pd portotollese, infatti, appoggia la modifica della legge regionale 36/97 all'articolo 30, oltre alla manovra finanziaria; quello regionale presenterà un emendamento migliorativo alla modifica della normativa regionale, mentre i due senatori democratici preparano un emendamento abrogativo alla finanziaria.
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E IN LIGURIA LA SCELTA del 12 luglio


E' STATA ASSOLUTAMENTE PRO CARBONE.




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Il Partito dei B.......i(ma il futuro è rinnovabile)

La menzogna è peccato ma non è reato. Lo è semmai l'abuso di credulità popolare e non, dove quella "non popolare" un qualche interesse ce l'ha.

E così dopo aver detto e soprattutto scritto "NO" all'ampliamento di Tirreno Power, concetto arrivabile ai più, il Partito "Democratico" adeguatamente massaggiato decide "manu gerundi" di tirare nella schiena a questa provincia un altro (bel) po' di carbone.........
Anziché far valere il folle principio di cautela - e nel maturato dubbio del pericolo quarantennale ignorato - di gigantesche quantità di inquinanti riversati bellamente in aria con la benedizione di qualche legge e l'ignoranza di qualcun'altra (vedasi AIA, tuttora assente).........Leggi tutto_


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