Greenpeace, la barca di carbone per Zaia
Tratto da "La Repubblica"
Il governatore leghista della Regione Veneto, vuole fare un regalo a Enel: cambiare la legge di un parco già fragilissimo – quello del Delta del Po – per consentire la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle. Mentre il Consiglio Regionale del Veneto si riunisce per l'approvazione della legge "salva carbone" a Porto Tolle, attivisti di Greenpeace manifestano davanti alla sede del Consiglio sul Canal Grande a Venezia.
Gli attivisti hanno ormeggiato davanti all'edificio un'imbarcazione carica di carbone, con un chiaro messaggio indirizzato al presidente Luca Zaia
Gli attivisti hanno ormeggiato davanti all'edificio un'imbarcazione carica di carbone, con un chiaro messaggio indirizzato al presidente Luca Zaia
"Il carbone pulito non esiste"
In Liguria cambia la parte politica ma le scelte sul carbone sono sovrapponibili!
LA BARCA CARICA DI CARBONE E' APPROPRIATA ANCHE PER IL PRESIDENTE BURLANDO E BUONA PARTE DELLA SUA GIUNTA.
INFATTI LA REGIONE LIGURIA HA GIA' FATTO UN GRANDE REGALO A TIRRENO POWER:
HA DATO IL PARERE POSITIVO PER IL POTENZIAMENTO A CARBONE.
Da oltre quattro anni , anni in cui si stanno predisponendo le sorti ambientali e non solo ...del nostro territorio ,anche noi ,come gli amici di Porto Tolle,stiamo lottando,con tutte le nostre energie, contro quel mostro che rappresentano per noi altri 40 anni di carbone ...
IN REGIONE AVREBBERO GIA' DECISO MA........per noi è solo l'inizio della nostra faticosa battaglia di CITTADINI CONSAPEVOLI ,assolutamente convinti a far tutelare il nostro diritto alla salute,sancito dalla nostra Costituzione Repubblicana e a far in modo che le normative ambientali siano adeguatamente applicate e rispettate .
Se qualcuno vuole darci una mano a traghettare in acque meno tumultuose , è benvenuto......
In fondo la nostra lotta è dettata da un grande amore per il nostro territorio e dal timore per il futuro dei nostri figli :
sentimenti certamente molto condivisi.
IL FUTURO PER NOI SARA' NERO COME IL CARBONE ?
O RISCIREMO A FAR PREVALERE "LE RAGIONI DEL TERRITORIO E DELLA SALUTE " SUGLI ENORMI INTERESSI ECONOMICI?
Tratto da pmi.it green-economy
Quarto Conto Energia, ricorso al TAR e graduatorie sbagliate
O RISCIREMO A FAR PREVALERE "LE RAGIONI DEL TERRITORIO E DELLA SALUTE " SUGLI ENORMI INTERESSI ECONOMICI?
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Tratto da Brundisium
Pubblichiamo il LINK al comunicato stampa di
“Il progetto conferma l’impegno e l’attenzione di Edipower alle esigenze dei territori nei quali opera.”
“ Ci facciamo promotori di una cultura orientata all’efficienza energetica e al rispetto dell’ambiente tra le nuove generazioni e cerchiamo di farlo attraverso iniziative sempre nuove e divertenti.”...
.....Ma, ad un tratto, un malevolo dubbio si insinua nelle nostre teste ancora inebriate…
Ma questa Edipower, non sarà mica la stessa Edipower sotto processo per violazione delle norme ambientali?
Non si tratta per caso di quella Edipower che per decenni ha movimentato milioni di tonnellate di carbone in una zona “a cielo aperto” a poche centinaia di metri dal centro abitato di Brindisi........
Non è per una futile coincidenza la stessa Edipower a cui è stato sequestrato dalla magistratura il carbonile scoperto e che è accusata di aver gravemente inquinato il suolo e la falda acquifera del territorio in cui viviamo?
CONSIGLIAMO UN' ATTENTA LETTURA QUI_
Tratto da Brundisium
Pubblichiamo il LINK al comunicato stampa di
Edipower e il Giffoni Film Festival
“Il progetto conferma l’impegno e l’attenzione di Edipower alle esigenze dei territori nei quali opera.”
“ Ci facciamo promotori di una cultura orientata all’efficienza energetica e al rispetto dell’ambiente tra le nuove generazioni e cerchiamo di farlo attraverso iniziative sempre nuove e divertenti.”...
.....Ma, ad un tratto, un malevolo dubbio si insinua nelle nostre teste ancora inebriate…
Ma questa Edipower, non sarà mica la stessa Edipower sotto processo per violazione delle norme ambientali?
Non si tratta per caso di quella Edipower che per decenni ha movimentato milioni di tonnellate di carbone in una zona “a cielo aperto” a poche centinaia di metri dal centro abitato di Brindisi........
Non è per una futile coincidenza la stessa Edipower a cui è stato sequestrato dalla magistratura il carbonile scoperto e che è accusata di aver gravemente inquinato il suolo e la falda acquifera del territorio in cui viviamo?
CONSIGLIAMO UN' ATTENTA LETTURA QUI_
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Tratto da pmi.it green-economy
Quarto Conto Energia, ricorso al TAR e graduatorie sbagliate
di Noemi Ricci
IV Conto Energia: ricorso al TAR del Lazio sull'«irragionevole adempimento» richiesto alle aziende dal decreto del 5 maggio 2011, ossia l'iscrizione al registro GSE entro finestre temporali rigide «che di fatto vanificano il regime di sostegno, sopratutto ai progetti già avviati ed autorizzati, o prossimi all'autorizzazione». Nelle stesse ore, il GSE ha pubblicato le prime due graduatorie per il registro impianti di grandi dimensioni, per quanto con possibili errori di calcolo.
Attesa entro 30 giorni la sentenza sul ricorso al TAR avanzato dall'azienda Meet Energy contro il IV Conto Energia, ossia il decreto per l'"Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici", che quindi non prevede solo tagli agli incentivi al Fotovoltaico ma anche tasse e disagi.
Più volte si è parlato di incostituzionalità del Decreto Romani, individuata in particolare da Meet Energy in una violazione agli articoli 2, 3, 41 e 97 della Costituzione.
In più il Decreto legislativo n.28/2011 sarebbe anche in conflitto con «i principi capisaldi di un compiuto Stato di diritto, come quelli di affidamento, di ragionevolezza, di libertà d'iniziativa economica e di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, così come elaborati e sistematizzati dalla giurisprudenza amministrativa, costituzionale e comunitaria» ha sottolineato l'avvocato Gianfranco Passalacqua, docente di diritto ambientale e legale di Meet Energy
LEGGI TUTTO_
BRUXELLES - Nel mondo è sempre più boom di fonti verdi: l'anno scorso quasi il 20% della produzione di corrente elettrica è arrivata da fonti rinnovabili, così come il 16% dei consumi finali di energia. E' questo il bilancio dell'ultimo rapporto globale di Ren21, un forum globale sulle rinnovabili.
Secondo questi dati, se si conta anche l'idroelettrico, la capacità di generazione di energia proveniente da fonti verdi é stata circa la metà di quella installata nel 2010 (complessivamente circa 30 GW). La produzione di solare energia fotovoltaica è più che raddoppiata nel mondo rispetto al 2009, grazie a programmi di incentivi di governo e il continuo crollo dei prezzi dei pannelli.
Il paese più amico del sole è la Germania, che da sola ha installato più fotovoltaico nel 2010 che il mondo intero nel 2009, mentre le vendite di pannelli in Giappone e Usa sono quasi raddoppiate. A fornire la capacità maggiore dei nuovi impianti installati però rimane l'eolico, anche se per per la prima volta l'anno scorso, l'Europa ha aggiunto più energia prodotta da fotovoltaico che dal vento.
Nell'Unione europea le rinnovabili hanno contato circa il 41% della nuova capacità elettrica installata. Il trend è chiaro a livello mondiale: all'inizio del 2011, almeno 119 paesi hanno fissato qualche tipo di target sul fronte delle energie pulite e hanno lanciato politiche di sostegno alle rinnovabili a livello nazionale, più che raddoppiando i 55 paesi del 2009. I paesi in via di sviluppo l'anno scorso hanno superato per la prima volta i paesi industrializzati sul fronte degli investimenti nelle fonti verdi, con la Cina al comando.
I paesi sviluppati invece ha mantenuto la leadership negli investimenti in ricerca e progetti su piccola scala nel 2010, con Germania, Italia e Usa ai primi tre posti della classifica. Nella top five della capacità di energia rinnovabile, escluso l'idroelettrico, si piazzano invece Usa, Cina, Germania, Spagna e India.
In più il Decreto legislativo n.28/2011 sarebbe anche in conflitto con «i principi capisaldi di un compiuto Stato di diritto, come quelli di affidamento, di ragionevolezza, di libertà d'iniziativa economica e di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, così come elaborati e sistematizzati dalla giurisprudenza amministrativa, costituzionale e comunitaria» ha sottolineato l'avvocato Gianfranco Passalacqua, docente di diritto ambientale e legale di Meet Energy
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E IN EUROPA?E NEL MONDO?
Tratto da AnsaBRUXELLES - Nel mondo è sempre più boom di fonti verdi: l'anno scorso quasi il 20% della produzione di corrente elettrica è arrivata da fonti rinnovabili, così come il 16% dei consumi finali di energia. E' questo il bilancio dell'ultimo rapporto globale di Ren21, un forum globale sulle rinnovabili.
Secondo questi dati, se si conta anche l'idroelettrico, la capacità di generazione di energia proveniente da fonti verdi é stata circa la metà di quella installata nel 2010 (complessivamente circa 30 GW). La produzione di solare energia fotovoltaica è più che raddoppiata nel mondo rispetto al 2009, grazie a programmi di incentivi di governo e il continuo crollo dei prezzi dei pannelli.
Il paese più amico del sole è la Germania, che da sola ha installato più fotovoltaico nel 2010 che il mondo intero nel 2009, mentre le vendite di pannelli in Giappone e Usa sono quasi raddoppiate. A fornire la capacità maggiore dei nuovi impianti installati però rimane l'eolico, anche se per per la prima volta l'anno scorso, l'Europa ha aggiunto più energia prodotta da fotovoltaico che dal vento.
Nell'Unione europea le rinnovabili hanno contato circa il 41% della nuova capacità elettrica installata. Il trend è chiaro a livello mondiale: all'inizio del 2011, almeno 119 paesi hanno fissato qualche tipo di target sul fronte delle energie pulite e hanno lanciato politiche di sostegno alle rinnovabili a livello nazionale, più che raddoppiando i 55 paesi del 2009. I paesi in via di sviluppo l'anno scorso hanno superato per la prima volta i paesi industrializzati sul fronte degli investimenti nelle fonti verdi, con la Cina al comando.
I paesi sviluppati invece ha mantenuto la leadership negli investimenti in ricerca e progetti su piccola scala nel 2010, con Germania, Italia e Usa ai primi tre posti della classifica. Nella top five della capacità di energia rinnovabile, escluso l'idroelettrico, si piazzano invece Usa, Cina, Germania, Spagna e India.
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