Tratto da Rinnovabili.it
La donazione è stata annunciata dal sindaco della Grande Mela giovedì scorso: Michael Bloomberg, sindaco di New York, ha impegnato 50 milioni di dollari in un’operazione filantropica, che porterà beneficio in molte zone degli Stati Uniti.:
NY: Bloomberg finanzia il ‘Sierra Club’ contro le centrali a carbone.
Verranno elargiti 50 milioni di dollari in 4 anni, che consentiranno al gruppo ambientalista di espandere la campagna contro le centrali a carbone da 15 a circa 45 Stati americani(Rinnovabili.it) – Il Sindaco di New York, Michael Bloomberg ha recentemente dichiarato la sua volontà di donare 50 milioni di dollari al ‘Sierra Club‘– la più antica e grande organizzazione ambientale degli Stati Uniti – per promuovere la storica lotta degli attivisti contro le centrali a carbone americane.
La donazione, che verrà elargita nell’arco di quattro anni, è stata annunciata al pubblico lo scorso giovedì, durante un discorso del Sindaco davanti all’impianto a carbone di ‘Genon‘ in Virginia, (alle porte di Washington).
“Porre fine alla produzione di energia da carbone è la cosa giusta da fare – ha dichiarato Bloomberg – “perché anche se può sembrare una fonte di energia economica, l’impatto sul nostro ambiente e sulla salute pubblica è notevole.”
Bruce Nilles, funzionario del Sierra Club, aveva già fatto notare in precedenza la frustrazione di Bloomberg riguardo alla lentezza del Congresso americano proprio sulle questioni legate al cambiamento climatico.
“Questo denaro, – ha aggiunto Nilles – ci dà una grande opportunità di lavorare in centinaia di comunità lungo gli Stati Uniti, aiutandole ad effettuare la transizione dal carbone all’energia pulita.”
“Questa donazione – conclude – permetterà all’organizzazione di espandere la campagna contro le centrali a carbone da 15 a circa 45 Stati americani.”
Appello di Uniti per la salute
Anche in Italia ,avremmo estrema necessità di un simile filantropo che ci aiuti a difendere dalla combustione del carbone questa nostra Povera e poco poco lungimirante Italia (PRIVA DI UN SERIO PIANO ENERGETICO NAZIONALE),e le nostre singole realtà molte .... legate a doppio filo al business del carbone e che faccia finalmente decollare le energie rinnovabili e la gran mole di lavoro ad esse correlata.
Che ci aiuti ad "effettuare la transizione dal carbone all’energia pulita.”INTANTO PERO' ......DUOLE PRENDERE ATTO DELLA CRUDA REALTA'
Finanziaria di lacrime, sangue e carbone....
Chi invece avesse voglia di rattristarsi in questa domenica di Luglio messo già a dura prova dalle bizze del tempo(sicuramente causate anche dalla poca lungimiranza globale verso un' economia sostenibile e non climalterante) per illuminarsi invece su quello che accade in ITALIA vi suggeriamo la lettura dell 'articolo di Flavio Stasi ,rappresentante dei Noalcabone di Rossano
Calabro,che ringraziamo per il lavoro eseguito anche per tutti noi che coabitiamo ,nostro malgrado ,con grandi impianti impattanti quali sono le centrali a carbone.
Tratto da Resistente
Finanziaria di lacrime, sangue..e carbone
Fatto sta che il disequilibrio finanziario di queste settimane ha imposto una manovra che si avvalerà, tipicamente, di sacrifici della popolazione: dalla sanità (ticket) ai lavoratori del pubblico impiego (blocco dei contratti), dagli enti locali (tagli a comuni, provincie, regioni) alle pensioni (innalzamento dell’età pensionabile). In un clima frenetico ed impaurito, con i mercati fuori controllo, il fiato del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea sul collo, in sole otto ore di discussione alla camera, agevolata anche dalla cosiddetta “opposizione”, si è approvata una finanziaria record da 70 miliardi di euro. Il Governo ha dunque fatto appello al senso di responsabilità, in una situazione drammatica ed emergenziale, per limitare al minimo polemiche e discussioni.Anche il Presidente della Repubblica si è appellato alla politica ed addirittura alla stampa, per mantenere un atteggiamento responsabile a tutela della stabilità nazionale.
Ed in questo clima di solenne responsabilità il Governo decide di inserire, tra una misura di austerità e l’altra, una norma scritta appositamente per gli interessi di Enel Spa (per intenderci non una società pubblica ma una multinazionale che fattura 5 miliardi di euro l’anno) e che danneggia territori ed il settore delle fonti rinnovabili........
Il paese è in crisi e il governo, mentre si appella alla responsabilità, tutela Enel Spa.....
INDICE
1. Questione di responsabilità nazionale
2. Enel e Governo: storia di una violazione continua
3. Cosa prevede la Finanziaria 2011?
4. Questa norma può riguardare la centrale di Rossano?
5. Conclusioni: gli speculatori hanno amici nei governi, ma non sui territori
Appendice A: Riferimenti Legilsativi
Riportiamo solo le conclusioni consigliandovi una accurata lettura del molto interessante articolo integrale e soprattutto un'approffondita meditazione .
Conclusioni: gli speculatori hanno amici nei governi, ma non sui territori
Quando i cittadini si relazionano con colossi finanziari, soprattutto nel campo dell’energia, devono aspettarsi di tutto. Il territorio calabrese è costernato di ferite provocate da questi speculatori, i quali agiscono esclusivamente per perseguire i propri profitti senza alcun riguardo per i cittadini, per cui sarebbe ingenuo stupirsi di questa manovra o pensare che si tratti dell’ultimo coniglio tirato fuori dal cilindro.
È bene che le istituzioni locali vigilino sul rispetto della volontà popolare, ben più importante della disciplina di partito, e non è un caso che nelle ultime elezioni comunali di Rossano nessuno dei candidati abbia osato non mettere nel programma il no al carbone. Ma siamo noi cittadini ad essere i veri guardiani del nostro territorio e dei nostri interessi. Da questo punto di vista, speculatori e faccendieri possono agire in deroga alle leggi, ma in ultima istanza non possono agire in “deroga” alla volontà popolare.
Ecco perché questi soggetti possono mettersi l’anima in pace: i cittadini della Sibaritide hanno già dato il proprio contributo al paese per quarant’anni, pagando in termini di salute, di economia, di sviluppo senza ottenere nulla in cambio se non la presa in giro di qualche rappresentante istituzionale e le promesse mai mantenute di Enel, a cui non abboccheremo più.
Difenderemo con tutte le nostre forze il territorio, con tutti gli strumenti messi a disposizione dall’ordinamento democratico e se necessario anche coi nostri corpi.
Ma non si tratta soltanto di rigettare la riconversione a carbone. Abbiamo tutta l’intenzione di vedere restituito il nostro territorio ed accettare solo soluzioni in linea con la sua vocazione turistica ed agricola, tutelare i lavoratori dell’impianto e dell’indotto attraverso soluzioni virtuose e non ricatti, nonché andare a fondo sui danni che l’impianto e l’elettrodotto hanno provocato in questi anni.
19 Luglio 2011
Scarica il documento in formato pdf
Flavio StasiCoordinamento Nazionale No Carbone – CNNC
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Guarda anche su Savona News
Savona = Porto Tolle: Il carbone "pulito" non esiste.
CLICCA QUI PER VEDERE :Il filmato di Beppe Grillo
Il carbone di Porto Tolle
E INOLTRATOCI dal Movimento 5 stelle di Rovigo UN INVITO:
INVIAMO UNA EMAIL DI PROTESTA A ZAIA PER IL FINTO CARBONE PULITO CHE DEVASTERA’ L’INTERO PARCO DEL DELTA !
SE NON FUNZIONA EMAIL AUTOMATICA SCARICA QUESTO MODULO DI INVIO
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