Comunicato di Uniti per la Salute
Segnaliamo che, dopo oltre un mese, non risulta a tutt'oggi pervenuta risposta ai quesiti posti con la lettera aperta del 16/7/2011 (allegata qui ) sulla discussa intesa rilasciata dalla Regione Liguria per nuovi gruppi a carbone nella centrale di Vado Quiliano. Ritenevamo (ingenuamente?) che su un problema di tale portata fosse un preciso dovere da parte degli Amministratori e dei Consiglieri dare pubblici chiarimenti ai cittadini.
L’unico riscontro finora avuto, peraltro pervenuto il 16/8/2011, è una gentile mail dell’Assessore Regionale Briano, (almeno per questo la ringraziamo) nella quale, secondo noi, ella non dà alcuna risposta alle nostre domande: sostanzialmente ci invita ad un incontro per i primi di settembre.
Ci dispiace ma crediamo che il problema sia di tale importanza che tutti i cittadini abbiano il diritto di conoscere al più presto le precise posizioni dell’Assessore Briano e di tutti i destinatari della nostra lettera aperta. Non possiamo aspettare ancora, non possiamo accettare la solita logora tecnica del prendere tempo.
Ricordiamo che il 16 dicembre 2010 alcuni nostri associati si recarono a Roma in occasione della conferenza dei servizi, sobbarcandosi un oneroso viaggio, per chiedere, ai sensi della l. 241, di intervenire in tale conferenza per soli cinque minuti: questa richiesta fu messa ai voti; come risulta dai verbali, la Regione ( presente anche l’Assessore Briano) votò per il no.
Oggi sollecitiamo senza ulteriori dilazioni una risposta pubblica, chiara e inequivocabile alla nostra lettera aperta ed anche, punto per punto alla diffida (allegata), firmata da moltissime realtà associative e di partito.
I cittadini sapranno valutare sia le risposte, sia soprattutto i silenzi.
18 agosto 2011
Savona: Atto di diffida formale di Associazioni e Partiti sul carbone di Tirreno Power.
Riportiamo nuovamente il testo integrale della Diffida :Dott. Ing. MARCELLO SARALLI
Dirigente Divisione II - Produzione Elettrica del Ministero dello Sviluppo Economico
Dipartimento per l'energia
E PER SUO TRAMITE A TUTTE GLI INVITATI ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI DEL PROCEDIMENTO PER L'AUTORIZZAZIONE DI UNA NUOVA SEZIONE A CARBONE DI 460 MW PRESSO LA CENTRALE TERMOELETTICA DI VADO LIGURE E QUILIANO
FAX 06 47887783Dott. GIUSEPPE LO PRESTI
Direzione generale per la salvaguardia ambientale Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Divisione IV Rischi rilevante e autorizzazione integrata ambientaleIng. DARIO TICALI
Presidente della Commissione AIA Commissione AIA IPPC c/o ISPRA via Curtatone 3 00184 Roma
Ing. CLAUDIO BURLANDO
Presidente Della Regione Liguria Piazza De Ferrari 1
Dott. ANGELO VACCAREZZA
Presidente della Provincia di Savona Via Sormano 12
ATTO DI DIFFIDA
Oggetto: procedimento per l'autorizzazione aila realizzazione di una sezione alimentata a carbone delia potenza elettrica di circa 460 MW presso ia centrale termoelettrica di Vado Ligure e Quiliano della società Tirreno Power SpA.
Le sottoscritte associazioni e singoli cittadini, appresa dagli organi di informazione la notizia della convocazione di una riunione per il 13 luglio 2011 della Conferenza dei Servizi in merito al procedimento in oggetto e avendo altresì appreso di un prossimo esecutivo regionale che sfocerà in una giunta monotematica per sancire la linea definitiva sul piano di potenziamento, formulano il presente atto di diffida affinchè, prima di ogni decisione nel merito delia autorizzazione in oggetto venga data attuazione ai seguenti punti che si ritengono indispensabili per puntuale rispetto delle leggi in vigore e per garantire tutela al territorio della provincia di Savona ed ai cittadini che quivi vivono.
1 ) Per gli impianti già esistenti deve essere attuato e concluso il procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale- A.I.A, autorizzazione già richiesta dal lontano 2007, reiteratamente sollecitata e ultimamente anche con nota ufficiale a firma del sindaco di Quiliano del 6/6/2011 dove è evidenziata "la necessità di giungere alla definizione delle prescrizioni sull'impianto esistente della centrale termoelettrica tali da garantirne il rispetto delle normative esistenti in virtù dei recenti esposti-denuncia di comitati, associazioni e cittadini, come la richiesta di procedura di infrazione da parte della Commissione Europea nei confronti dllo Stato italiano, del Ministero dell'Ambiente, della Reigione Liguria, della Provincia di Savona, dei comuni di Vado Ligure e Quiliano (sedi della centrale termoelettrìca TirrenoPower) a seguito del mancato rispetto delle direttive europee 96/61/CE 2008/50/CE, 2000/76/CE, 75/442/CE e relativi D.lgl 372/1999, 59/2005, e oggi D.Lgl. 128/2010." Si precisa che gli impianti esistenti devono essere migliorati ed adeguati alle BAT secondo quanto sarà prescritto dal detto procedimento AIA e non secondo quanto progettato dalla ditta stessa che ha incluso la modifica degli impianti esistenti nel progetto di potenziamento.
2) E' necessario che sia data pubblica conferma della ottemperanza di tutte le prescrizioni di cui al provvedimento n. 10541A/IA/A.0.13.B dell"8 ottobre 2001 (esclusione dalla procedura di VIA del progetto di trasformazione delle sezioni 1 e 2 a ciclo combinato a gas), con produzione della documentazione comprovante la verifica di ciascuna prescrizione, debitamente firmata dal funzionario pubblico responsabile incaricato delle verifiche, completa delle date in cui dette verifiche sono state effettuate, nonché i verbali dei relativi sopralluoghi. Si ricorda che detto impianto a ciclo combinato è entrato in esercizio nel lontano 2007.
3) Sia attuato quanto richiesto formalmente con argomentata nota congiunta del 25/1/2011 dai Sindaci di Vado ligure e Quiliano -anche nella loro qualità di responsabili della tutela della salute nei comuni amministrati- "si considera pertanto elemento fondamentale, condizionante e non prorogabile definire e attuare come valutazione dello scenario alla condizione di esercizio attuale dell'impianto:. . .
piano di monitoraggio ante operam concordato e concertato con gli Enti una valutazione di impatto sanitario (VIS).Tali elementi non possono essere posti come prescrizioni all'eventuale autorizzazione ma elementi fondamentali e imprescindibili per una corretta valutazione della portata degli impatti quindi essenziali alla valutazione. Risultano pertanto azioni indispensabili e urgenti prima di ogni ulteriore determinazione
4) Sia accertata con urgenza la causa del grave inquinamento nei sedimenti alla foce del torrente Quiliano evidenziato dal "Piano di monitoraggio per il controllo dell'ambiente marino costiero ligure" eseguito da ARPAL e pubblicato nel 2010. Siano verificati altresì da ente pubblico gli apporti di inquinanti contenuti negli scarichi della centrale termoelettrica e quelli che si possono presumere in caso di ulteriori nuovi gruppi a carbone. Sia fatta chiarezza sul regime autorizzatorio di detti scarichi.
5) Sia verificata la applicabilità della ed. Legge Seveso 3 sulla centrale in oggetto, poiché, se da un lato non risulterebbe presente nell'elenco degli stabilimenti a rischio rilevante, viceversa dal documento allegato, scaricato dal sito nazionale dei Vigli del Fuoco, la stessa Centrale è stata chiaramente indicata a rischio incidente rilevante appunto con la lettera b (in a.r.i.r. art 8). In ogni caso anche se la centrale, a seguito di verifica, non dovesse risultare soggetta alla citata Legge Seveso, ricordando che a meno di 100 metri è presente un sito industriale a rischio di incidente rilevante e ricordando il cosiddetto "effetto domino" risulta necessaria una verifica sugli art 12 e 13 ed in particolare dell'art. 14 della citata legge laddove si parla di "requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione territoriale, con riferimento alla destinazione e utilizzazione dei suoli che tengano conto della necessità di mantenere le opportune distanze tra stabilimenti e zone residenziali nonché degli obiettivi di prevenire gli incidenti rilevanti o di limitarne le conseguenze, per:
a) insediamenti di stabilimenti nuovi;
b) modifiche degli stabilimenti di cui all'articolo 10, comma 1;
c) nuovi insediamenti o infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti, quali ad esempio, vie di comunicazione, luoghi frequentati dal pubblico, zone residenziali, qualora l'ubicazione l'insediamento o l'infrastruttura possono aggravare il rìschio o le conseguenze di un incidente rilevante".
Per quanto sopra il progettato ampliamento della centrale (che si trova praticamente adiacente ad un impianto a rischio di incidente rilevante) va preventivamente verificato con assoluta certezza alla luce della citata legge.
6) Tra i rischi che la copiosa letteratura scientifica nazionale e internazionale indica nella combustione del carbone si evidenziano anche quelli come fonte di emissione dì radioattività. Tenendo conto che la quantità dì elementi radioattivi naturali nel carbone varia considerevolmente anche a seconda della provenienza, si ritiene ormai non più differibile una puntuale, completa, pubblica campagna di controlli sulle ceneri, sull'aria e sui territorio.
Per quanto su esposto i sottoscritti invitano il dott. Marcello Saralli del Ministero Sviluppo Economico anche nella sua qualità di responsabile del procedimento (e suo tramite tutti i partecipanti alla Conferenza dei Servizi), l'ing. Dario Ticali, i dott. Giuseppe lo Presti, il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, e il Presidente della Provincia dì Savona dott. Angelo Vaccarezza a prendere atto di quanto contenuto nella presente, diffidando dal non adempiere e riservandosi di attivare tutte te procedure legalmente consentite, ritenendo che sussìstano te motivazioni per violazioni di legge e per i danni agli abitanti del territorio, così come ben evidenziato anche dall'Ordine dei Medici della Provincia di Savona nella nota del 3/12/2010
LETTERA APERTA DI UNITI PER LA SALUTE alla Briano,a Burlando e ai consiglieri provinciali PD
Nessun commento:
Posta un commento