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27 settembre 2011

1)Oms, inquinamento aria uccide 2 mln all'anno 2)..Terra verso la bancarotta ecologica 3) Quiliano :OZONO A GO-GO



Tratto da Ansa .it
Oms, inquinamento aria uccide 2 mln all'anno

(ANSA) - GINEVRA, 26 SET - Ogni anno oltre due milioni di persone muoiono per l'inalazione di particelle fini che inquinano l'aria che respiriamo: la maggioranza, secondo le ultime stime dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), nelle zone urbane dove il numero di decessi prematuri da attribuire all'inquinamento e' stimato a 1,34 milioni (dati del 2008). Di questi piu' di un milione potrebbero essere evitati se i valori delle linee guida dell'Oms fossero rispettati, ma in media solo poche citta' hanno valori conformi alle raccomandazioni ed il numero di decessi riferibili all'inquinamento atmosferico in citta' e' in aumento.

L'Oms ha fissato la soglia a 20 microgrammi per metro cubo, ma in alcune citta' la concentrazione puo' raggiungere circa 300 microgrammi....


Le particelle fini che inquinano l'aria provengono spesso da fonti di combustione quali le centrali elettriche a carbone ed i veicoli a motore, spiega l'Oms che per la prima volta ha raccolto dati sull'inquinamento atmosferico di 1.100 citta' di 91 Paesi, misurando la presenza di particelle PM10, di dimensioni pari o inferiori a 10 micrometri. Le particelle PM10 - spiega l'Oms - possono penetrare nei polmoni, entrare nella circolazione del sangue e provocare cardiopatie, tumori ai polmoni, casi d'asma e infezioni delle vie respiratorie inferiori. (ANSA). Leggi tutto
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Tratto da  Repubblica  

ANCHE LA ...Terra verso la bancarotta

Arriva l'Overshoot Day

Dal 27 settembre il bilancio tra risorse rinnovabili e consumi entra in rosso. Occorrerà cominciare a utilizzare fonti che non si ricaricano, creando forti squlibri ambientali di ANTONIO CIANCIULLO
Il 27 settembre il pianeta entra in rosso. E' l'Earth Overshoot Day. Non siamo ancora al default ecologico, ma la minaccia di bancarotta è concreta e costerebbe più del tracollo della Grecia. Abbiamo consumato tutte le risorse rinnovabili che la Terra ha a disposizione e per andare avanti dobbiamo indebitarci, cioè utilizzare ricchezza che non ci appartiene.
Dobbiamo tagliare le foreste che servono a rallentare la corsa del caos climatico, rubare altri pesci a un mare che si impoverisce anno dopo anno, prelevare acqua dalle vene fossili che non si ricaricano, usare energia fossile turbando l'equilibrio dell'atmosfera, azzerare prati per darli in pasto al cemento.
Continuando così, con una popolazione che sta per sfondare il muro dei 7 miliardi e i consumi pro capite globali in continua crescita, entro la metà del secolo il nostro debito supererà il 100 per cento del Pil ambientale: per portare i conti in pareggio dovremmo avere a disposizione un secondo pianeta. Il calcolo viene dal Global Footprint Network, la rete che calcola la biocapacità globale e la confronta con l'impronta ecologica, cioè con la quantità di risorse e di servizi richiesta dalla specie umana. ......
"Se la limitazione delle risorse si rafforza ancora, sarà come  tentare di risalire su una scala mobile che scende", conclude Mathis Wackernagel, lo studioso che costituisce il punto di riferimento obbligato per gli studi sull'impronta ecologica.  "Dobbiamo approfittare di questa crisi profonda dell'economia per ricostruirla in modo più sano e duraturo. Un recupero di lungo termine avrà successo solo se avviene contemporaneamente a una sistematica riduzione della nostra dipendenza da risorse che sono limitate. Cambiare rotta è possibile, ma è un percorso che dobbiamo cominciare subito"Leggi l'articolo integrale  (26 settembre 2011)

Leggi su Qualenergia

Emissioni, crescita record nonostante la crisi

Dopo la flessione del 2009 le emissioni mondiali hanno ripreso la loro crescita, con un aumento record nel 2010. Lo spiega l'ultimo report del JRC della Commissione. Dal 1990 sono cresciute del 45% soprattutto a causa dei paesi emergenti. Italia verso uno sforamento del target stabilito da Kyoto: in 20 anni abbiamo tagliato solo del 3%.
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Quiliano:OZONO A GO-GO
   
La formazione dell’ozono è correlata soprattutto alle emissioni inquinanti delle industrie e degli autoveicoli , che rilasciano nell’aria anidride solforosa (SO2), ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili.
  Questo ozono ha un notevole potere ossidante e risulta nocivo per la salute degli organismi, uomo compreso.

VISTO CHE IN QUESTI GIORNI  DI MACCHINE IN CIRCOLAZIONE NON VE NE SONO MOLTE...... LA DERIVAZIONE SARA'....... SOPRATTUTTO INDUSTRIALE.
Valori dell' Ozono a Quiliano nei giorni 23 e 24 Settebre, sempre tratti da Ambiente in Liguria ,quegli stessi gioni in cui a Vado Ligure non è più in rete il BENZENE (leggi qui).

DA NOTARE GLI ALTI VALORI DELLA NOTTE (TUTTI OLTRE IL 100) , PROBABILMENTE  LA MANCANZA DI VENTO ,HA FATTO PERMANERE GLI INQUINANTI NELLA NOSTRA ARIA............

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