Cosa ne pensa dell' Ulteriore Potenziamento a Carbone,da lui promosso se è coerentemente convinto che
Riportiamo due immagini da leggere e meditare
Le soprastanti frasi sono tratte da "REGIONE LIGURIA – IX LEGISLATURA 2010-2015 PROGRAMMA DI GOVERNO" - ognuno, leggendo attentamente, riteniamo possa fare interessanti considerazioni alla luce della decisione riguardo a un nuovo gruppo a carbone da 460 MW nella centrale di Vado, espressa dalla stessa giunta regionale con la delibera del 12 luglio scorso!
La nostra associazione "UNITI PER LA SALUTE "ha mandato a tutti gli enti competenti interessati nel giugno 2007 oltre 7000 firme , conferiteci in poco più di 2 mesi .
MA I CITTADINI (E LE LORO ISTANZE DI VIVERE IN UN AMBIENTE SANO) SONO STATI E CONTINUANO A ESSERE POCO CONSIDERATI...
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Il PD: "bene mobilitazione contro il carbone" e il Presidente della Liguria cosa ne pensa?
LA REALTA'
LA REGIONE HA DELIBERATO PER IL POTENZIAMENTO A CARBONE TIRRENO POWER.UN GRAZIE A BURLANDO E ALLA GIUNTA.
4) Sia accertata con urgenza la
causa del grave inquinamento nei sedimenti alla
foce del torrente
Quiliano evidenziato dal "Piano di monitoraggio per il
controllo
dell'ambiente marino costiero ligure" eseguito da ARPAL e
pubblicato nel 2010. Siano verificati altresì da ente pubblico
gli apporti di inquinanti contenuti negli scarichi della centrale
termoelettrica e quelli che si possono presumere in caso di ulteriori
nuovi gruppi a carbone. Sia fatta chiarezza sul regime autorizzatorio
di detti scarichi.......
E alla luce di tali valori non sarebbe indispensabile fare delle bonifiche per tranquillizare realmente i cittadini .
MA NON SOLO A PAROLE........______________________________
Tratto da Nta Calabria
4427 firme contro la centrale a carbone a Saline
Riceviamo e pubblichiamo:
Il 19 ottobre 2011 sono state
depositate questa mattina presso la Cancelleria di Stato del Cantone dei
Grigioni (Svizzera),
le 4427 firme raccolte a tempo di record
con la petizione popolare
“Si all’energia pulita, no al carbone”.
Obiettivo raggiunto per impedire la costruzione delle centrali sul
territorio di Saline Joniche e Brunsbüttel in Germania.
L’iniziativa è stata promossa da
quattordici organizzazioni e partiti tra cui WWF, Pro Natura, Partito
socialista, Gioventù Socialista Grigioni, Verdi liberali e Verdi, i
quali ora chiedono che sia “garantito che, nel quadro delle proprie
possibilità giuridiche e politiche, il Cantone faccia in modo che le
società alle quali partecipa non effettuino investimenti in centrali a
carbone.”
Il Cantone con una partecipazione del
46%, è il più importante azionista di Repower, socia i maggioranza della
SEI (Saline Energie Ioniche), la società che vorrebbe costruire la
centrale a carbone a Saline.
“Basta con le belle parole, ora ci vuole una decisione definitiva in merito alle centrali a carbone” - dichiara Tanya Schmid dell’associazione Zukunft Statt Kole (Futuro invece di carbone) – “Innanzitutto
vogliamo aprire gli occhi al Governo, vogliamo che l’Esecutivo si renda
conto di quanto venga danneggiata l’immagine del nostro Cantone. Come
possiamo sostenere noi grigionesi dei progetti che non rispettano le
norme svizzere sulla C02. Il nostro appello è semplice: facciamo subito
qualcosa per evitare danni economici con investimenti a rischio” – e
continua – “Noi vogliamo risparmiare soldi, dobbiamo partecipare alla
svolta energetica e non perderci in fonti ormai trapassate.”
Intanto Repower è stata duramente
redarguita nell’ultima seduta del Gran Consiglio. A esprimersi sulle
ultime vicende il Presidente del Governo, Martin Schmid, che ha
particolarmente criticato la falsa informazione che la società sta
operando in Calabria e il finanziamento di gruppi di sostegno alla
costruzione della centrale a Saline. “Attività di disinformazione della popolazione dei media non possono essere tollerate – afferma Martin Schmid – Non
è nemmeno compito dell’impresa versare soldi e offrire sostegno a
gruppi coinvolti nella formazione dell’opinione pubblica e politica in
Italia. L’esecutivo esige inoltre che per ogni progetto debbano essere
rispettate le regole, le leggi e i diritti democratici”
Dal presidente del Governo, un chiaro e deciso invito a Repower a chiarire completamente la sua posizione.
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