La centrale Enel di Porto Tolle (Donzelli)
Porto Tolle, dalla Regione Emilia Romagna un 'no' alla riconversione della centrale
La maggioranza si è espressa contro
La manifestazione punta a "promuovere una piattaforma di sviluppo condiviso e sostenibile per il Delta del Po".
Molti soggetti, sindacati compresi, apprezzano invece il progetto di riconversione perché darebbe lavoro ad alcune migliaia di lavoratori, ma secondo i consiglieri firmatari, le maggiori prospettive di posti di lavoro sono nei settori delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Ed e’ in quella direzione che si dovrebbe muovere l’Enel, sostengono, soprattutto in aree ambientali delicate come il Delta del Po.
Il progetto e’ in attesa di una nuova valutazione d’impatto ambientale (Via), dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha chiesto ai tecnici del Ministero una valutazione piu’ approfondita su due punti della riconversione, fermando cosi’ l’iter autorizzativo e spingendo Enel a riattivare la procedura di valutazione su quei due punti.
Riportiamo anche il programma dell' interessante incontro di domani 8 Ottobre a Rovigo.
_______________
Tratto da Greenreport
Gli Stati Uniti chiudono altre due centrali a carbone in Illinois
Continua negli Usa la dismissione delle centrali a carbone.
L'Ameren Energy Resources Company, Llc (Aer), la holding company per le attività di mercato e business dell'Ameren Corporation, ha annunciato che due centrali a carbone nel sud dell'Illinois, Meredosia (nella foto) e Hutsonville, cesseranno di funzionare entro la fine dell'anno. Nelle due centrali lavorano 90 persone.
Il Meredosia Energy Center (369 megawatt) comprende un impianto a
carbone da 203 MW ed uno a petrolio da 166 MW. L'Hutsonville Energy
Center ha due unità a carbone da 151 MW.
Jack Darin, chapter
director per l'Illinois di Sierra Club, la più grande e diffusa
associazione ambientalista Usa, è molto soddisfatto: «Questi impianti
sono tra i più sporchi dell'Illinois e non hanno moderni controlli
dell'inquinamento. La dipendenza dell'Illinois dal carbone è diventata
un problema di salute pubblica, causando attacchi d'asma, inquinamento
tossico da mercurio e altro ancora. Abbiamo bisogno di forti protezioni
per l'aria pulita, per salvaguardare la nostra salute e le nostre
famiglie da questo inquinamento. Qui in Illinois, dovremmo essere in
grado di produrre energia senza far ammalare i nostri figli e
mettere in pericolo la nostra salute. Negli ultimi quattro anni,
l'Illinois ha creato più di 14.000 posti di lavoro nell'energia pulita
con le energie rinnovabili. L‘American council on energy efficiency
economy prevede che più di 6.000 posti di lavoro nell'efficienza
energetica saranno creati in Illinois nel 2020. Chiediamo oggi
all'Ameren e allo Stato dell'Illinois di continuare a contribuire a
creare posti di lavoro nelle fonti di energia pulita del futuro»..... Leggi tutto
___________________________
LE CENTRALI A CARBONE LASCIANO IL LORO INCONFONDIBILE SEGNO PURE AL CIRCOLO POLARE?..........
Mercurio tossico nell'acqua di mare del circolo polare artico
Una nuova ricerca ha messo in luce l'origine del monometilmercurio
altamente tossico (mmHg) nelle acque dell'Artico. In particolare uno
studio sull'acqua di mare polare suggerisce che il mercurio inorganico
riversato nel mare, a contatto con l'acqua, viene trasformato in MMHG
L'MMHG è una neurotossina che si accumula negli
organismi marini, il che significa che i suoi effetti tossici
aumentano mentre avanza la catena alimentare. Ciò arreca gravi
implicazioni per la salute umana, in particolare per coloro la cui
dieta consiste principalmente di mammiferi marini e pesci, come la
gente del nord Inuit. La fonte di MMHG è rimasta incerta anche se
molte teorie sono state proposte per spiegare la sua presenza in
acqua di mare, come ad esempio l'esportazione di sedimenti costieri e
di profondità e dei grandi fiumi. Lo studio ha esaminato la teoria
secondo cui l'MMH è prodotto dalla trasformazione, o 'metilazione',
di mercurio inorganico in acqua. Il mercurio inorganico può essere
rilasciato dalle attività umane, come l'industria e la combustione
del carbone.
Lo studio ha raccolto campioni di acqua di mare in cinque sedi in tutto l'arcipelago artico canadese e da due diverse profondità d'acqua. La produzione di MMHG dalla trasformazione di mercurio è stato osservato per tutti i campioni e profondità. Ciò ha dimostrato per la prima volta che il mercurio si trasforma facilmente in MMHG nelle acque marine dell'Artico. Attraverso le loro osservazioni, i ricercatori hanno stimato che la conversione di mercurio inorganico in MMHg in acqua di mare conta per circa il 47% degli attuali MMHg in acque marine polari. Questo a sua volta potrebbe spiegare la notevole quantità di mercurio trovata nelle acque dell'Artico marino e in altri oceani. Le concentrazioni di mercurio inorganico aumentano in acque marine con le attività umane, quali l'industria e la combustione del carbone, che potrebbero portare ad un aumento delle concentrazioni di MMHG e ad un possibile aumento dei rischi per la salute umana. (h.b.)
Lo studio ha raccolto campioni di acqua di mare in cinque sedi in tutto l'arcipelago artico canadese e da due diverse profondità d'acqua. La produzione di MMHG dalla trasformazione di mercurio è stato osservato per tutti i campioni e profondità. Ciò ha dimostrato per la prima volta che il mercurio si trasforma facilmente in MMHG nelle acque marine dell'Artico. Attraverso le loro osservazioni, i ricercatori hanno stimato che la conversione di mercurio inorganico in MMHg in acqua di mare conta per circa il 47% degli attuali MMHg in acque marine polari. Questo a sua volta potrebbe spiegare la notevole quantità di mercurio trovata nelle acque dell'Artico marino e in altri oceani. Le concentrazioni di mercurio inorganico aumentano in acque marine con le attività umane, quali l'industria e la combustione del carbone, che potrebbero portare ad un aumento delle concentrazioni di MMHG e ad un possibile aumento dei rischi per la salute umana. (h.b.)
__________________________________
Leggi anche su QualEnergia
Paesino tedesco produce il 321% di energia in più di quanta gliene serve
Wildpoldsried è un piccolo paesino della Baviera di appena 2.500 anime, che però può essere preso ad esempio da tutto il mondo per la sua scelta di vita sostenibile. Questo piccolo villaggio infatti è in grado di produrre più energia di quanta ne consuma, non di poco, ma ben il 321% in più. Come fa? Con metodi naturali e a basso costo.
Tutto cominciò nel 1997 quando il neo sindaco decise di puntare decisamente sulle rinnovabili, in un periodo in cui questa parola era semi-sconosciuta e non c’era così tanto bisogno di energia pulita come oggi. Così avviò una serie di iniziative senza indebitarsi, ed oggi, a distanza di 14 anni, il paese può vantare 190 edifici privati dotati di pannelli solari, una rete di teleriscaldamento con 42 connessioni, tre piccole centrali idroelettriche, 4 digestori di biogas, 9 edifici comunitari dotati di pannelli solari, 58 turbine eoliche ed un sistema di controllo delle acque reflue. Tutto questo sistema consente alla comunità di guadagnare qualcosa come 4 milioni di euro all’anno grazie alle pratiche sostenibili.Leggi tutto
Nessun commento:
Posta un commento