Usa: la Chiesa sostiene le misure per ridurre l’inquinamento dell’aria


La Chiesa degli Stati Uniti esprime sostegno alle misure annunciate dall'Agenzia nazionale per la protezione ambientale (Epa) per migliorare la qualità dell'aria. Si tratta di “un importante passo in avanti per la tutela della salute di tutti, specie per i nascituri e i bambini", ha commentato il presidente del Comitato per la giustizia e lo sviluppo umano della Conferenza episcopale (Usccb), mons. Stephen Edward Blaire, vescovo di Stockton.
Nel giugno scorso lo stesso mons. Blaire aveva inviato una lettera alla responsabile dell’Epa, Lisa P. Jackson, chiedendo “che venissero ridotte le emissioni di gas pericolosi da parte delle industrie”. “Anche se non siamo esperti in materia ambientale”, scriveva mons. Blaire - il nostro convincimento “si fonda sull’insegnamento cattolico, che ci invita a prenderci cura del Creato e a proteggere il bene comune, la vita e la dignità delle persone umane, soprattutto i poveri e i vulnerabili”. Negli Stati Uniti le centrali elettriche sono la principale fonte di produzione di mercurio, arsenico, piombo, diossina, gas acidi e altri metalli pesanti. “Anche piccole quantità di questi inquinanti atmosferici - ricordava il presule nella lettera - sono nocivi per l’ambiente e provocano malattie come l’asma, il cancro, difficoltà di apprendimento, danni cerebrali e altre patologie che incidono negativamente sullo sviluppo infantile.
Non solo, l’inquinamento atmosferico delle centrali elettriche provoca gravi danni all’ambiente, alla catena alimentare e agli esseri umani.
Gli scienziati – concludeva
la lettera - affermano che le quantità di mercurio emesse dalle centrali
elettriche contaminano i nostri laghi, i torrenti, i fiumi e i pesci.
Questo è particolare fonte di preoccupazione per le donne incinte e i
loro bambini appena nati in quanto l’esposizione al mercurio può
interferire con il sistema nervoso dei bambini”. Secondo alcune recenti
ricerche, un bambino su sei nato negli 
I nuovi standard decisi dall’Epa dovrebbero ridurre le emissioni di mercurio del 91%. (R.G.)
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