Tratto da Rovigo Oggi
CENTRALE ENEL PORTO TOLLE (RO) Slitta al 13 aprile il giudizio di ottemperanza del Consiglio di Stato sulla riconversione a carbone
Strategie e vizi di forma
L'attesa sentenza
del Consiglio di Stato sulla riconversione a carbone della
centrale Enel di Porto Tolle slitta al 13 aprile.....
Porto Tolle (Ro) – Si attendeva con ansia il giudizio di ottemperanza del Consiglio di Stato, che avrebbe decretato o meno la possibilità di convertire a carbone la centrale di Polesine Camerini e invece si è assistito ad un nuovo rinvio.
Stavolta la colpa sarebbe della Regione, nonostante la delibera di giunta del 17 gennaio, di rinunciare al ricorso contro la sentenza del Consiglio di Stato di maggio 2011, che ha bloccato la Valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente.
“Il documento non è stato depositato in giudizio – spiega l'avvocato Matteo Ceruti (foto a lato), vincitore del ricorso in Consiglio di Stato contro Enel – quindi formalmente non c'è stata nessuna rinuncia alla revocazione”.
La Regione, in risposta, assicura che non c'è stata nessuna dimenticanza, ma che la delibera non è stata depositata solo per avere una ulteriore possibilità, qualora il giudizio di ottemperanza fosse negativo, per assicurare l'opera di riconversione, preferendo, quindi, attendere due mesi e mezzo piuttosto che rischiare di ricominciare tutto da capo.
Tutto slitta, quindi, al 13 aprile, quando il Consiglio di Stato discuterà entrambe le cose, sia la revocazione che il giudizio di ottemperanza richiesto dal Ministero dell'Ambiente.
La sentenza avrebbe dato via libera o meno alla riconversione, in quanto il Consiglio di Stato avrebbe dovuto decidere se le modifiche di legge effettuate, sia a livello regionale che nazionale con la manovra Tremonti, fossero sufficienti per sbloccare la Valutazione di impatto ambientale del Ministero e permettere la riconversione dell'impianto di Porto Tolle da olio combustibile a carbone, della centrale di Polesine Camerini.
“Se si dovesse dare prevalenza alle modifiche di legge – continua Ceruti – si andrebbe incontro ad una violazione delle direttive comunitarie. Abbiamo già richiesto il rinvio pregiudiziale alla corte di giustizia europea”.
Non solo, lo stesso Ceruti ha assicurato che chiederà una condanna alla Regione per lite temeraria: “A mio avviso non c'erano i presupposti per fare un ricorso” conclude.
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Nicola Cappello
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