Sull’inquinamento battaglia legale
Tratti dal post di ieri :
RICORSO CODACONS: Arsenico nell'acqua, Tar condanna ministeri dell'Ambiente e della Salute
" La sentenza «apre una strada
di incredibile valore, affermando che fornire servizi insufficienti o
difettosi o inquinati determina la responsabilità della pubblica
amministrazione per danno alla vita di relazione, stress, rischio di
danno alla salute."....
Ora i singoli presidenti delle
regioni e i singoli ministri dell'Ambiente e della Salute..........
E CHE DIRE DI QUELLI CHE POCO SI PREOCCUPANO DELL' INQUINAMENTO DEI NOSTRI MARI?
Vedi ......... I fondali prospicienti al fiume Quiliano .........
Non sarebbe necessario pensare seriamente a una BONIFICA?
E coloro che hanno firmato e deliberato per l'ulteriore potenziamento a carbone non hanno considerato ,o non hanno voluto considerare adeguatamente, che maggiore è la quantità del carbone bruciata e sicuramente maggiore è la quantità di metalli pesanti , mercurio,arsenico, ipa ,benzo(a)pirene che si riverserà nel nostro mare........
DI INQUINAMENTO NEI FONDALI NON NE ABBIAMO GIA' FORSE TROPPO!!!!!!
........ SEMPRE nel "POVERO SANTUARIO DEI CETACEI NON ADEGUATAMENTE RISPETTATO E TUTELATO"
LEGGETE IL POST
ALTRO CHE BONIFICHE ,I NOSTRI ATTENTI AMMINISTRATORI NON HANNO PRESO IN CONSIDERAZIONE CHE CON IL METANO SI AVREBBE SEMPRE "IL DESIDERATO LAVORO" MA SI AVREBBERO SICURAMENTE PROBLEMATICHE DI INQUINAMENTO MINORI SIA NELL'ARIA CHE NELL'ACQUA.
E se in un futuro.......(speriamo di no) a causa dell' inquinamento del mare prospiciente la costa ,non si potessero più mangiare i pesci e non si potesse più fare il bagno .
Cosa ne sarebbe del nostro turismo ligure e della pesca?
Pensateci amministratori finchè siete in tempo!
Se non lo fate per noi pensateci almeno per l'ambiente marino!!!!!
IN AMERICA LE CENTRALI A CARBONE LE FACEVANO NEL DESERTO.......... NOI VORREMMO FORSE..... FARE IL DESERTO INTORNO ALLE CENTRALI A CARBONE?
Riportiamo un nostro precedente post del 19 novembre proveniente da Brindisi con l'invito a rileggerlo perchè presenta aspetti di fondamentale importanza anche per il nostro territorio. Auspicheremmo da chi delibera ulteriore carbone per il nostro territorio una presa di coscienza sull'opportunità o meno di proseguire su questa strada......
Tratto da Brundisium
Brindisi,
19/11/2011Associazioni: "il carbone inquina, la politica intervenga"
......Le inchieste della Magistratura stanno quindi andando positivamente avanti ma è la politica che deve fare il suo dovere rendendosi conto di quanto sia grave a Brindisi l’inquinamento causato dal carbone. Abbiamo perciò in questi giorni lanciato una vera e propria “Vertenza Brindisi” sostenendo, con sempre maggiore determinazione, che occorre indurre l’Enel a operare una riduzione di almeno il 25% della quantità di carbone bruciato nella centrale di Cerano senza ricorrere a dilazionate e tattiche compensazioni.
Procedendo nel contempo alla più volte sollecitata chiusura di Brindisi nord, patrocinata anche da ampi settori delle forze politiche locali, previa l’adozione di misure idonee ad assicurare ai dipendenti corrispondenti posti di lavoro. Così come sosteniamo che è necessario potenziare e intensificare i controlli pubblici. Sul piano sanitario poi è necessario promuovere indagini rivolte a verificare se nelle aree di ricaduta del carbone si siano verificate patologie o decessi tra la popolazione residente con frequenza maggiore rispetto ad aree più lontane. E occorre anche effettuare nelle popolazioni interessate monitoraggi biologici, cioè ricerche di inquinanti nel sangue e nelle urine per avviare attività di sorveglianza sanitaria preventiva.
Le aziende elettriche non si illudano di poter piegare la protesta ponendo la città di fronte all'alternativa (ad esse in ogni caso favorevole) della firma delle convenzioni senza la predetta riduzione del carbone e con la perpetuazione dell’attuale situazione. Il nostro movimento intensificherà la protesta e terrà costantemente accesi i fari sulla questione carbone chiedendo che i competenti organi regionali facciano il possibile perché siano intensificati i controlli pubblici e richiamando, tutte le volte che sarà necessario, l’attenzione dell’Autorità Giudiziaria su comportamenti e fatti di possibile rilievo penale. Contro l’avvelenamento da carbone lotteremo ogni giorno per ridurre al massimo le cause che lo provocano e, in prospettiva, per eliminarle del tutto.
La “Vertenza Brindisi” non è solo il tema del convegno svoltosi il 9 novembre con l’intervento di padre Alex Zanotelli ma è un impegno che, insieme a tutte le espressioni responsabili della città, porteremo avanti nel prossimo futuro sollecitando le forze politiche e le istituzioni locali a intervenire con scelte ed atti concreti a tutela delle ragioni e dei diritti della nostra comunità.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO:
Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, Forum ambiente salute e sviluppo, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.
Nessun commento:
Posta un commento