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10 gennaio 2012

COMUNICATO STAMPA NO AL CARBONE: "Io ci metto la faccia".


Tratto da Brundisium
No al Carbone: parte la campagna "Io ci metto la faccia" 1

Torna il "Passeggino rosso" delle mamme No al Carbone, e stavolta con una nuova campagna informativa.
"Io ci metto la faccia": una serie di 25 scatti in cui normali cittadini mettendoci la faccia denunciano la grave crisi ambientale a cui è sottoposto il nostro territorio.
Una campagna di informazione e sensibilizzazione con uno sguardo particolare ai nostri bambini e alla loro salute gravemente compromessa dal massiccio inquinamento che sono costretti a subire.
Le mamme NAC si rivolgono non solo a tutti i genitori, ma a tutti coloro che vogliono unire le proprie forze per reclamare il diritto dei nostri bambini a respirare aria pulita: l'inquinamento da carbone danneggia il cervello e il sistema nervoso dei bambini, può provocare cancro, malattie cardiache, ictus e favorire l'insorgenza di allergie, problemi respiratori e asma.  
Crediamo che sia ora di finirla di permettere alle aziende che gestiscono le centrali di operare senza alcun rispetto per i limiti consentiti alle emissioni di inquinanti pericolosi, senza rispetto per le leggi che regolano le modalità di stoccaggio e trasporto, senza rispetto per la salute della gente delle località in cui operano.
Le persone che vivono vicino a questi impianti, soprattutto bambini, anziani, donne incinte e con malattie croniche, affrontano il rischio maggiore, e noi vogliamo essere la loro voce.


Leggi su Noalcarbone 
Anomalie congenite: altro primato negativo per Brindisi.
(di M. Portaluri)
Leggi tutto

Seconda foto della campagna "Passeggino rosso", insieme allo studio condotto dal CCCEH.  2


E' importante condividere questi studi con i medici che seguono i nostri figli e con ogni persona interessata perchè solo così, facendo informazione e proponendo alternative, possiamo ottenere il rispetto del nostro primario diritto a respirare ARIA PULITA.


 
Già dal 2008 uno studio americano dimostrava una connessione diretta tra vicinanza a centrali a carbone e problemi nello sviluppo cognitivo nei bambini.

Secondo uno studio americano, condotto dal Columbia Center for Children's Environmental Health  la vicinanza a centrali a carbone può avere un impatto negativo sullo sviluppo cognitivo dei bambini e la loro salute.

Tratto da Noalcarbone

"Io ci metto la faccia!"   3 

CENTRALI A CARBONE E MERCURIO


                Le emissioni di mercurio delle centrali stanno avvelenando il mondo.
                     Un nuovo studio dimostra che il mercurio emesso nell'atmosfera 
                                                  entra nella catena alimentare.



Uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Washington (UW) e pubblicato il 19 Dicembre sulla rivista scientifica  Nature Geoscience conclude che il mercurio rilasciato dalle industrie della  Ohio River Valley  sta danneggiando il cervello dei bambini di tutto il mondo, in quanto riesce a circolare nella parte più alta dell'atmosfera per “lunghi periodi di tempo” prima di ricadere sulla superficie della terra.
Nell'intervista rilasciata in una conferenza stampa 
(https://www.washington.edu/news/articles/upper-atmosphere-facilitates-changes-that-let-mercury-enter-food-chain) 
il Dr Seth Lyman, autore dello studio afferma che “il mercurio emesso viene depositato anche lontano dalla fonte di produzione, persino dall'altra parte del globo e potrebbe ritrovarsi dietro la porta di chiunque”.
Il mercurio inoltre, raggiunta sia la parte più alta della troposfera che quella più bassa della stratosfera, viene trasformato in mercurio ossidato, che può depositarsi nell'ecosistema acquatico ed entrare nella catena alimentare. L'alta atmosfera agisce infatti come un reattore chimico che rende il mercurio più stabile e in grado di depositarsi negli ecosistemi: il mercurio ossidato rimane ovunque per ore o addirittura mesi  prima di depositarsi sul terreno, dove i batteri provvedono a trasformarlo nel famigerato methyl-mercurio che ritroviamo poi persino nel pesce fresco. Questo metallo pesante è anche una potente neurotossina collegata a molte disabilità dello sviluppo infantile, tra cui autismo, deficit dell'attenzione e iperattività, danni cognitivi e problemi comportamentali. L'esposizione può cominciare in utero ed avere effetti devastanti sulla salute e sulla vita dei bambini.

I risultati di questo studio non tranquillizzano assolutamente le Mamme No al Carbone, anzi le responsabilizzano ancora di più verso tutti i bambini del mondo! Sentiamo dentro di noi il dovere di combattere queste emissioni inquinanti e le loro cause per i nostri figli che vivono e respirano qui, in questo territorio martoriato dall'inquinamento, ma anche per quei bambini cui le centrali a carbone possono far male anche molto lontano da qui
Tratto da Noacarbone

"Io ci metto la faccia!" 4_ 

INTERVENTO DEL DR. GHIRGA _


                     Inquinamento ambientale come fattore di rischio per l'insorgenza del cancro dell'infanzia.

                     Intervento del Dott.Ghirga Giovanni all'incontro pubblico tenutosi al Teatro Chiabrera di Savona il 23/10/2009
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Tratto dal Sierra Club


MENO CARBONE
PIU' LAVORO
IN QUESTO MOMENTO

"Un lavoratore orgoglioso  che è  sul punto di abbandonare la tecnologia del 19 ° secolo, per un audace  21 ° secolo, producendo energia che non farà diventare ammalata  la sua famiglia "..

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