Tratto da Il Corriere del Veneto
Enel, centrale di Porto Tolle
amministratori rinviati a giudizio.
Dieci gli imputati, da Fulvio Conti a Franco Tatò. Secondo l'accusa sarebbero responsabili del mancato adeguamento degli impianti
ROVIGO - Amministratori Enel ed ex direttori della Centrale di Porto Tolle sono stati rinviati a giudizio dal gup di Rovigo per omissione dolosa di cautele contro disastri e infortuni sul lavoro, in concorso, dal '98 al 2009. Dieci gli imputati. Tra questi, l'attuale amministratore delegato di Enel Fulvio Conti e i suoi predecessori, Franco Tatò, dal 1996 al 2002 e Paolo Scaroni, fino al 2005. Rinviati a giudizio anche i manager di Enel Produzione Alfredo Inesi, Antonino Craparotta, Giuseppe Antonio Potestio e Sandro Fontecedro; Leonardo Arrighi, che successivamente ha siglato il progetto di riconversione a carbone per conto di Enel Produzione; Renzo Busatto e Carlo Zanatta, ex direttori della centrale.
La decisione è stata presa dal
Gup del tribunale di Rovigo, Alessandra Testoni, che ha accolto la
richiesta del pm Manuela Fasolato. Secondo la Procura rodigina gli
imputati, «ciascuno limitatamente ai periodi di rispettiva competenza»,
avrebbero omesso di collocare e far collocare impianti e apparecchi
destinati a prevenire disastri ambientali e infortuni sul lavoro.
In particolare, l'insorgenza o l'accentuarsi di malattie respiratorie, asma e rinite allergica e malattie cardivascolari, legate all'inalazione e ingestione di sostanze inquinanti emesse in atmosfera dal 1998 al 2004 dalla centrale di Porto Tolle.
In particolare, l'insorgenza o l'accentuarsi di malattie respiratorie, asma e rinite allergica e malattie cardivascolari, legate all'inalazione e ingestione di sostanze inquinanti emesse in atmosfera dal 1998 al 2004 dalla centrale di Porto Tolle.
In pratica, la Procura attribuisce la responsabilità agli imputati
del mancato adeguamento degli impianti durante il funzionamento della
centrale ad olio combustibile per ridurre le sue emissioni; adeguamento
che sarebbe stato un obbligo in base alle direttive emesse dalla
Unione Europea.
A patire le conseguenze di questo mancato adeguamento e
dell'esposizione alle emissioni inquinanti della centrale, secondo la
Procura che attinge ad uno studio epidemiologico effettuato dalle Asl
di Rovigo ed Adria per il periodo che va dal 1998 al 2006, sarebbero
stati soprattutto i bambini, da zero a 14 anni, residenti nei comuni di
Porto Tolle, Porto Viro, Ariano nel Polesine, Taglio di Po, Rosolina,
Mesola. Questi, secondo lo studio, hanno mostrato patologie legate a
malattie respiratorie. «In particolare - scrive la Procura rodigina -
per il periodo '98-2002 è stato calcolato nella misura dell'11% di
tutti i ricoveri la percentuale legata alle patologie respiratorie» .(Ansa)
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