
"Il “Decreto semplificazioni” approvato dalla Camera proprio non ce la fa a rendere più semplice, per non dire più sicura, la tutela dell’ambiente e, dunque, della salute pubblica"
24 marzo 2012

L’idea che la tutela dell’ambiente e del lavoro, o meglio dei diritti, della salute e della vita stessa di chi lavora, possa, debba costituire un vincolo, un laccio per i sacri dogmi di “libertà di iniziativa economica sancito dall'articolo 41 della Costituzione e [….] di concorrenza sancito dal Trattato dell'Unione europea” deve risultare davvero incomprensibile, al limite dello sconcertante, per il Governo dei Professori di tecnica aziendale, ........
E le recenti, sobrie, evoluzioni parlamentari del c.d. “Decreto semplificazioni”, in sede di conversione, ne sono solo l’ultima, in ordine di tempo, illuminante conferma.
L’8 marzo scorso, infatti, la Camera ha approvato in blocco il testo di legge licenziato dalle competenti commissioni, tra cui l’ormai rinomato art. 14 in materia di “Semplificazione dei controlli sulle imprese”.
.......“al fine di promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e la competitività delle imprese e di assicurare la migliore tutela degli interessi pubblici” avrebbero dovuto esser emanati dal Governo “sentite le (sole) associazioni imprenditoriali”, senza alcun riferimento alle organizzazioni sindacali; ripulito appena da autentiche perle di macchiettismo legislativo, come la “collaborazione amichevole” tra controllori e controllati,......il “Decreto semplificazioni” approvato dalla Camera proprio non ce la fa a rendere più semplice, per non dire più sicura, la tutela dell’ambiente e, dunque, della salute pubblica, per ricorrere anche qui ad un delicato eufemismo.
Non è nato per questo, semplicemente.
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Eppure, in una siffatta augusta compagine ministeriale di diplomatici, dotti, medici e sapienti, non dovrebbe esser difficile trovare qualche diplomato che ricordi che, ormai da decenni, la giurisprudenza della Corte di Cassazione e, soprattutto, della Corte Costituzionale fondano il diritto all'ambiente salubre, ossia l'obbligo per gli apparati dello Stato di tutela dell'ambiente, oltreché nell'art. 9 della Costituzione (per il quale "La Repubblica

Ma, ancor più bizzarro è l’approccio che questo Esecutivo,ha alla normativa comunitaria in materia di tutela ambientale: semplicemente, nelle formulazioni di principio la omaggia, nei fatti, ossia nelle norme concrete, la rimuove.
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Attendiamo frementi, di sapere dal Governo come si possa, in Italia, garantire seriamente "un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità ambientale" solo con un “certificato” invece che con un apparato di

Il timore è che lo scopriremo solo vivendo, per dirla con il poeta.
Anzi, solo inquinando.
Note:
Il governo indicherà entro 90 giorni, con un decreto del Presidente del Consiglio, «gli impianti e le infrastrutture energetiche ricadenti nel territorio nazionale e di interconnessione con l’estero, identificati come prioritari».
....... ENERGIA, ENTRO 3 MESI IMPIANTI PRIORITARI.
Il governo indicherà entro 90 giorni, con un decreto del Presidente del Consiglio, «gli impianti e le infrastrutture energetiche ricadenti nel territorio nazionale e di interconnessione con l’estero, identificati come prioritari».
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