COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

08 marzo 2012

Ue: una migliore applicazione della normativa riduce i costi e fa bene all’ambiente

Tratto da GreenReport

Ue: una migliore applicazione della normativa riduce i costi e fa bene all’ambiente

[ 7 marzo 2012 ]
L'Unione europea calcola che «la mancata applicazione della normativa ambientale costi all'economia dell'Ue circa 50 miliardi di euro l'anno, tra sanità e costi diretti per l'ambiente», per questo oggi, «con l'intento di ridurre questa cifra e di offrire ai cittadini e alle imprese risultati migliori sul piano ambientale», la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione per una migliore applicazione della normativa ambientale Ue. 
 La comunicazione sarà presentata al Parlamento europeo, agli Stati membri, ai cittadini e a tutti gli attori interessati dall'attuazione e dall'applicazione della normativa. Il risultato delle discussioni tra le tre istituzioni dell'Unione europea preparerà il terreno per il settimo programma di azione in materia di ambiente.
La Commissione ricorda in una nota che «gli Stati membri hanno la responsabilità di garantire che la normativa ambientale Ue sia applicata a livello nazionale. Il ruolo della Commissione consiste nel controllare il rispetto degli impegni assunti dagli Stati membri e di adottare provvedimenti nel caso non vengano rispettati. 
 L'applicazione comprende diversi aspetti. Gli Stati membri devono adottare leggi nazionali che consentano un'applicazione dettagliata delle leggi approvate a livello Ue e devono organizzare le loro amministrazioni in modo tale da garantire che tali leggi vengano rispettate nella pratica. Si devono effettuare gli investimenti richiesti, come ad esempio investimenti per il trattamento corretto dei rifiuti, e devono essere disponibili strumenti d'intervento nei casi in cui le azioni richieste non vengano eseguite, ad esempio nel caso dello smaltimento illegale dei rifiuti o della caccia illegale di specie selvatiche protette».
La comunicazione pubblicata oggi sottolinea «gli effetti positivi del diritto ambientale, dimostrando che prevenire i danni all'ambiente può costare molto meno di quanto, a lungo termine, costerebbe porvi rimedio. La normativa ambientale può apportare vantaggi all'industria: l'applicazione integrale della legislazione Ue in materia di rifiuti potrebbe ad esempio creare 400.000 nuovi posti di lavoro, con costi netti che ammonterebbero a 72 miliardi di euro in meno rispetto allo scenario alternativo di una mancata applicazione della normativa».
La comunicazione punta a rafforzare il dialogo «con i governi e con tutte le altre parti interessate riguardo al modo migliore di collaborare per conseguire un'applicazione più efficace del diritto dell'Unione, intensificando la raccolta e lo scambio delle conoscenze e promuovendo una più ampia partecipazione agli obiettivi ambientali da parte di tutti i cittadini». In particolare, delineerà «misure intese ad aiutare gli Stati membri a realizzare un approccio sistematico per la raccolta e la diffusione delle conoscenze, tra cui i modi per incoraggiare una maggiore capacità di risposta alle questioni ambientali».
Tra i suggerimenti per migliorare l'applicazione ci sono: ispezioni e sorveglianza più efficaci; criteri per il trattamento delle denunce dei cittadini da parte degli Stati membri; un accesso facilitato alla giustizia in materia ambientale; il sostegno alle reti europee di professionisti dell'ambiente. In caso di problemi, i responsabili dell'applicazione delle norme dovrebbero assumere impegni più chiari, con scadenze e parametri di riferimento concreti che possano essere valutati pubblicamente.
Il commissario Ue all'ambiente,Janez Potočnik, ha ricordato che «la normativa Ue non è un'invenzione di Bruxelles, ma è democraticamente adottata da tutti gli Stati membri e dal Parlamento, per il beneficio dei cittadini. L'ambiente è protetto da circa 200 atti normativi, che tuttavia troppo spesso non vengono correttamente applicati. Ciò non solo nuoce all'ambiente, ma mette a rischio la salute umana, causa incertezze per l'industria e compromette il mercato unico. Si tratta di costi che non possiamo permetterci in tempi di crisi».
E la Commissione ribadisce: «l'attuazione e l'applicazione della normativa ambientale Ue costituiscono un compito comune che compete alle autorità nazionali, regionali e locali. L'applicazione insufficiente è spesso aggravata dalla mancanza di informazioni precise sulle questioni ambientali. Le attività di monitoraggio non sono omogenee in tutta l'Europa, le informazioni che ne derivano possono essere parziali e obsolete e i dati utili pubblicati online non sono sufficienti. Disporre di informazioni migliori e più accessibili a livello nazionale, regionale e locale consentirebbe di individuare precocemente importanti problemi ambientali, risparmiando in questo modo sui costi a lungo termine. Una corretta applicazione implica un'azione di risposta efficace ai problemi ambientali effettivi o potenziali».

Il testo della Comunicazione della Commissione - Un'Europa dei risultati - applicazione del diritto comunitario può essere letto integralmente all'indirizzo:

 INFORMAZIONI .....  MOLTO UTILI DA CONOSCERE.
NE FAREMO TESORO

Nessun commento: