COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

19 luglio 2012

Rete Savonese Fermiamo il Carbone :risultati del biomonitoraggio lichenico..




Il testo della lettera inviata dalla  Rete Savonese Fermiamo il Carbone  
il giorno 11 luglio 2012

Al
- Sig. Sindaco Comune di Quiliano

- Sig. Sindaco Comune di Vado L.

- Sig. Presidente Provincia di Savona

- Sig. Presidente Regione Liguria 

Oggetto: autorizzazione integrata ambientale (AIA) centrale termoelettrica Vado Ligure Quiliano- risultati del biomonitoraggio.

Nel ribadire che riteniamo assolutamente improponibile qualsiasi ipotesi di AIA (più o meno transitoria) che non disponga da subito l’adeguamento degli attuali impianti alle migliori tecnologie,  sottolineiamo che è nostra convinzione che il funzionamento dei suddetti impianti nella configurazione attuale abbia sottoposto da almeno 5 anni il territorio e i cittadini ad un inquinamento molto maggiore di quanto previsto dalle norme che impongono l’utilizzo delle migliori tecnologie .

Quindi riteniamo preciso dovere segnalare quanto è venuto a nostra conoscenza a seguito della pubblicazione sul sito del Ministero dell’Ambiente 
 (http://aia.minambiente.it/DomandeAIADocumenti.aspx?id=114 andando poi su "documentazione del gestore" poi "integrazioni" poi "prima richiesta" apparirà una serie di pdf cliccare sul terzo "integrazioni" da 60,23 MB).

Si tratta del biomonitoraggio trasmesso dalla Centrale di Vado ligure Quiliano per ottemperare ad una precisa prescrizione del Ministero( provvedimento 10541/VIA/A.O.13.B DEL 08.10.2001)  punto 3c.
Tale documento risulta essere stato inoltrato  in data 15/10/2007 con nota prot. N. 7552, acquisita  dal Ministero Ambiente con prot. N. DSA-2007-27160 DEL 18/10/2007. 
Il documento risulta essere stato inoltrato anche ad ARPA Liguria .
Riteniamo che se questo biomonitoraggio è stato prescritto con queste modalità, evidentemente si è voluto dare specifica  importanza anche ai rilevamenti sui licheni e su questi prioritariamente abbiamo indirizzato la nostra attenzione.

Segnaliamo quindi solo alcune delle risultanze apprese da questo documento che hanno destato in noi enormi preoccupazioni  e che ci hanno indotto a rivolgerci ad alcuni esperti  affinché ci possano confermare (o, sperabilmente per il territorio,  smentire)  quelli che noi riteniamo valori di inquinanti eccezionalmente elevati, tanto che in molti casi parrebbero di gran lunga i più elevati mai riscontrati in Italia confrontandoli alla tabella A “Nimis” (allegata).

DI SEGUITO SI ELENCANO SOLO ALCUNI VALORI MASSIMI ( che si sono messi a confronto  con quelli della allegata tabella  A   tratta da  un documento dell'università della TUSCIA  reperibile su http://www.ambientale.org/pdf/RelBiomonit_TVN.pdf  pag 20).
Nella tabella 3.2 a pag 44 del  citato documento pdf scaricato  dal sito del Ministero Ambiente ( pag 20 del documento biomonitoraggio) troviamo:(si consideri che  μ/g  = ppm)
CADMIO POSTAZIONE UCP 29  valore riscontrato   12,46 μ/g  ( nell’allegato tab A “Nimis” indica come valore naturalità media  0,8  ppm  e il val max in Italia 9,04 ppm )
ARSENICO POSTAZIONE UCP 7 CON VALORE  13,80 μ/g  (nell’allegato tab A “Nimis” indica come valore naturalità media 1,2ppm e il valore max  riscontrato in Italia   5,53 ppm  )
MERCURIO  POSTAZIONE UCP 41 VALORE
13,06 μ/g  (nell’ allegato tab A “Nimis” indica come valore naturalità media 0,20 ppm e il valore max  riscontrato in Italia   1,84  ppm  )
CROMO POSTAZIONE UCP 40 VALORE 
330,20 μ/g  (nell’allegato tab A “Nimis” indica come valore naturalità media 4 PPM  e il valore max riscontrato in Italia  60,5 ppm )
 

Nelle pagine successive del documento viene fatto un riepilogo di dettaglio per ogni inquinante: per esempio per l'arsenico nello schema a pag 54 del pdf (pag 30 del biomonitoraggio) sono indicati i valori  sui licheni (anche valore medio e massimo) ma nel commento sottostante si parla solo delle foglie e non risultano menzionati i dati riferiti ai licheni e specialmente non è citata  l'enormità del valore massimo (13,80) e anche quella del valore medio (5,66) sempre a confronto con la tabella A di Nimis!
Nelle pagine di seguito sono evidenziati gli specchietti con gli altri inquinanti dove si ripete sostanzialmente la stessa cosa con enormi valori numerici di inquinanti per i licheni che non risultano evidenziati nel commento. 
Ad esempio per il mercurio  ( pag 57/58  del pdf,)  alla fine del commento è scritto "Secondo Lindt T.J. il limite naturale non supera lo 0.1 mg/Kg, nell’area di studio il valore medio risulta essere moderatamente superiore" . Se si intende nel terreno  secondo noi nella tabella soprastante il valore medio nel terreno è 0,31 e cioè di ben 3 volte quanto indicato come limite naturale, se si intende nelle foglie, 0,61 cioè 6 volte. 
 Per i licheni, prendendo come riferimento un valore di naturalità media indicato nella tab A di 0,2, nelle tabella riassuntiva del mercurio come valore medio è indicato 2,49 (cioè oltre 10 volte !)

Questi sono solo alcuni tra i valori assoluti o medi che ci paiono veramente enormi confrontandoli appunto con la tabella di Nimis: sottolineiamo che a fronte di questi valori numerici indicati, il commento scritto non ci pare che ne sottolinei quella che secondo noi è una grandissima anomalia nel quantitativo di inquinanti misurati.


Poiché abbiamo appreso dagli organi di informazione che è imminente la Conferenza ufficiale dell’AIA, e poiché riteniamo che in quella sede gli aspetti di questo monitoraggio dovranno essere uno dei punti cardine, abbiamo ritenuto nostro preciso dovere manifestare le gravi preoccupazioni suscitate in noi dalla lettura di questi dati e quindi comunicarle alle S.L. affinché ne abbiano conoscenza e consapevolezza nell’affrontare le gravi responsabilità che loro derivano in queste importantissime decisioni(citiamo  a titolo non esaustivo gli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, - art 29 quater del D. Lgvo 29 giugno 2010, n. 128- ed anche in particolare l’art  29-septies  dello stessoD. Lgvo 29 giugno 2010, n. 128.).
Nel ringraziare per l’attenzione, chiediamo cortesemente alle S.L. di volerci comunicare il Loro pensiero su quanto segnalato e le azioni concrete che intendono intraprendere a fronte di una situazione di inquinamento come appare dal citato biomonitoraggio.
Savona 11 luglio 2012

Rete Savonese Fermiamo il Carbone

Articolo su "Il Secolo XIX  "di oggi 19 luglio

 


Articolo su "La Stampa "di oggi 19 luglio
Leggi  su La Stampa

La Rete fermiamo il carbone definisce molto preoccupanti i risultati del biomonitoraggio.....

Roberto Pavanello

POST DEL 20 LUGLIO

Alcune immagini  relative all'anno 2006 tratte da 
 "REALIZZAZIONE E GESTIONE DI UNA RETE DI BIOMONITORAGGIO TERRESTRE NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA VADO LIGURE"  dal Sito del "Ministero dell' Ambiente".
Per noi cittadini le immagini sono più eloquenti di tante  troppe parole .......


Riportiamo la tabella  di Nimis



POST DEL 20 LUGLIO

QUELLO STUDIO ARRIVATO AD ARPAL E POI "DIMENTICATO" IN REGIONE.

Tratto da Il Secolo XIX di oggi 20 Luglio
QUELLO STUDIO ARRIVATO AD ARPAL E POI "DIMENTICATO" IN REGIONE.

........Nella stessa presa di posizione ufficiale ieri di Arpal ha infine voluto precisare come il suo compito fosse quello di verificare la conformità del metodo utizzato per il biomonitoraggio alle linee guida Anpa(oggi Ispra)e ai requisiti delle prescrizioni Via non riscontrando difformità."
Sottile ma fondamentale precisazione:

ARPAL NON E' ENTRATA NEL MERITO DEI VALORI , MA DEL METODO. 
POST  

21 luglio 2012


Biomonitoraggio lichenico :quando i valori parlano da soli

La Tabella inviataci dall' Ing. Paolo Forzano  sui valori degli inquinanti nei licheni appresi dal biomonitoraggio  non ci pare "distorta" nè "parziale" ma semplicemente clamorosa  nella evidenza nei numeri.

 Tratto dal  Comunicato 
dell'Ing. Paolo Forzano
E' indubbio che ogni analisi debba essere fatta da "esperti" del settore, ma alle volte non sarebbe neppure necessario scomodarli, quando i dati sono evidenti oltre un certo livello.

Inquinamento nell'area savonese: possiamo farci molte domande, ma  queste tabelle parlano da sole.... 

(Considerando  che 5,5 volte significa 550% ;
10,3 volte significa 1030% ; 16,2 volte significa 1620% ;    29 volte 2900%     e così via....)

Trasparenza è comunicare i dati a "tutti" in modo "accessibile" e "comprensibile"......

......Intanto leggiamo la tabella dei rilievi sui licheni sul rapporto sull'inquinamento realizzato da Tirreno Power. 

...Che nella nostra area ci sia una fortissima "sofferenza" dei licheni è cosa nota. I licheni sono dei misuratori naturali di inquinamento.
 Non mentono! 
Che dire di 17 volte più cromo medio rispetto al valore di naturalità media, e di 5,5 volte più cromo massimo rispetto al più alto valore italiano?  
 Comunque il valore massimo di cromo rilevato è superiore di 82 volte rispetto al valore del cromo come naturalità media. La voce agli esperti!
CR = Cromo, CD = Cadmio, HG = Mercurio, 
AL = alluminio, CU = Rame, V = Vanadio, ZN = Zinco,   AS = Arsenico,PB = Piombo

Ing. Paolo Forzano
Presidente  del Comitato Casello Albamare
Aderente alla

Rete Savonese Fermiamo il Carbone
 
 Leggi l'articolo integrale su Savona News
Leggi anche su Trucioli Savonesi l'articolo di Antonia Briuglia:
 DENTRO QUALI CASSETTI?

Nessun commento: