Tratto da L'Extra info
COMPENSAZIONI........:UN POSTO
IN PRIMA FILA
L’inquinante più pericoloso da TVN
La corsa alle figure di fango (mi si
perdoni l’eufemismo) non è ancora finita e Tidei – che dopo il clamore
provocato con il suo annuncio di chiudere TVN “entro agosto”
aveva già conquistato la prima posizione con il traguardo volante del
primo settembre a centrale ancora aperta, accesa, sbuffante vapori e
cenere – vede insidiato il temporaneo primato dal suo vicino e
commilitone del PD, Mauro Mazzola.
La gara si dipana sul percorso ad
ostacoli che il sindaco di Civitavecchia sta predisponendo per Enel al
fine indurre l’ente elettrico a ritornare ad un tavolo dove poter
ridiscutere di “convenzioni”, cioè di accordi, di “misure compensative”; cioè di soldi, ma tutto questo, sia chiaro, in nome della “salute”. Almeno così dicono, pur contrapposti, i due sindaci....
Una volta annusato l’odore di ulteriori “compensazioni ambientali” (contributi, soldi, moneta… n.d.r.)
il sindaco di Tarquinia si è buttato a capofitto nella bagarre,
soprattutto nei confronti del suo omologo civitavecchiese, con un
comunicato dai toni durissimi: “Tvn, gesto tirannico di Tidei“; “antidemocratico”; e così via.
Senza preoccuparsi minimamente dei suoi ambigui e contestati trascorsi da double-face
dell’ambientalismo interessato, delle querele – sue e di altri suoi
sodali – andate a segno con le condanne in primo grado dei cittadini che
prima aveva illuso schierandosi al loro fianco, per poi abbandonarli
alla prima occasione; delle sue dichiarazioni tranquillizzanti – in
perfetto stile Enel – sull’eventuale inquinamento da centrale a carbone e
di tutto quanto gli era stato imputato in precedenza sulla controversa
questione ambientale, con Enel da una parte e le proteste contro la
riconversione di TVN a carbone dall’altra, Mazzola, con la forza
dell’impudenza – che gli si deve riconoscere come propria e
incontrastata – riesuma se stesso dal silenzio tombale su TVN in cui si
era volontariamente racchiuso e si lancia in spropositate e mirabolanti
alzate di scudo in difesa dell’ambiente e della salute.
Superando il mutismo e l’ostracismo che
lo hanno contraddistinto nel precedente mandato sui temi della salute,
relativamente agli appelli ed alle petizioni sottoscritte da centinaia di cittadini
realmente preoccupati dalla carenza d’informazioni sui dati delle
emissioni da TVN, Mazzola, con le sue tardive, opportunistiche e
teatrali sortite, riuscirebbe a sbalordire anche il più consumato
“guitto” della Commedia dell’arte.
“Mazzola ricorda a Tidei che la
ricaduta degli inquinanti non attiene la sola Civitavecchia ma tutti i
paesi e cittadine del comprensorio, indipendentemente dagli “invisibili
confini geopolitici” (qui).
Ma ormai solo gli sprovveduti non hanno
ancora capito qual è l’inquinante più nocivo che proviene da quella
centrale; nanopolveri, ossidi vari, radionuclidi, ozono, Co2, nichel,
mercurio, arsenico, piombo, cadmio e via elencando, non sono altro che
belletti per il trucco nel teatrino della politica; il vero, maligno
protagonista, il cancro delle coscienze, è sempre lui: il denaro.
E il redivivo Mazzola, svuotate le casse
comunali dalla parte più corposa dei “contributi” che Enel gli ha
erogato in tre anni (circa 14 milioni di euro n.d.r), senza alcun pudore, reclama un posto in prima fila.
Tratto da Civita news
Il procuratore capo Gianfranco Amendola ha deciso di intervenire dopo le dichiarazioni pubbliche del sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei sul presunto mancato rispetto delle prescrizioni. Le perplessità del primo cittadino sono state riassunte in 37 criticità presentate lunedì scorso all’azienda elettrica.
Ieri mattina, su disposizione del procuratore capo, i carabinieri e la polizia giudiziaria della procura si sono recati negli uffici comunali per acquisire documenti. Secondo gli organi d’informazione locali della città portuale, tra le inadempienze ci sarebbero l’emissione superiore al limite del monossido di carbonio, il maggiore quantitativo di carbone utilizzato, il monte ore di produzione superato e una maggiore presenza del livello di zolfo nel carbone
La notizia dell’apertura di un’inchiesta giudiziaria riscuote il plauso dell’associazione ambientalista Fare Verde
“Era ora – dicono gli ambientalisti – speriamo che i magistrati accertino presto come stanno realmente le cose, nell’interesse del territorio e degli abitanti duramente colpiti dalle emissioni della centrale elettrica di Civitavecchia e dell’impianto di Montalto di Castro.
L’apertura dell’inchiesta – conclude Fare Verde – mette per il momento un freno alla bramosia di certi amministratori pubblici, che attendono solo il momento propizio per barattare nuovamente la salute dei cittadini in cambio di ulteriori compensazioni economiche da spendere in progetti faraonici e spesso inutili.”
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Tratto da Civita news
TARQUINIA – FARE VERDE PLAUDE AD APERTURA INCHIESTA SU PRESUNTE CRITICITÀ NELLA CENTRALE ENEL DENUNCIATE DA SINDACO DI CIVITAVECCHIA
La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un’inchiesta sulla centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord.Il procuratore capo Gianfranco Amendola ha deciso di intervenire dopo le dichiarazioni pubbliche del sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei sul presunto mancato rispetto delle prescrizioni. Le perplessità del primo cittadino sono state riassunte in 37 criticità presentate lunedì scorso all’azienda elettrica.
Ieri mattina, su disposizione del procuratore capo, i carabinieri e la polizia giudiziaria della procura si sono recati negli uffici comunali per acquisire documenti. Secondo gli organi d’informazione locali della città portuale, tra le inadempienze ci sarebbero l’emissione superiore al limite del monossido di carbonio, il maggiore quantitativo di carbone utilizzato, il monte ore di produzione superato e una maggiore presenza del livello di zolfo nel carbone
La notizia dell’apertura di un’inchiesta giudiziaria riscuote il plauso dell’associazione ambientalista Fare Verde
“Era ora – dicono gli ambientalisti – speriamo che i magistrati accertino presto come stanno realmente le cose, nell’interesse del territorio e degli abitanti duramente colpiti dalle emissioni della centrale elettrica di Civitavecchia e dell’impianto di Montalto di Castro.
L’apertura dell’inchiesta – conclude Fare Verde – mette per il momento un freno alla bramosia di certi amministratori pubblici, che attendono solo il momento propizio per barattare nuovamente la salute dei cittadini in cambio di ulteriori compensazioni economiche da spendere in progetti faraonici e spesso inutili.”
Associazione ambientalista Fare Verde – Tarquinia
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