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11 ottobre 2012

Ambientalisti convocati in Regione per problematica diossina negli alimenti - Queste le nostre richieste alla Regione Puglia

A TARANTO  I  NODI STANNO ARRIVANDO  AL PETTINE..........
 E CHE NODI!!!!!!!

Tratto da Peacelink
Comunicato stampa

Ambientalisti convocati in Regione per problematica diossina negli alimenti

10 ottobre 2012 - Alessandro Marescotti

Siamo stati convocari dalla Regione dopo che avevamo denunciato quanto segue:

"Vogliamo che si faccia piena luce sul passato su tutte le ricerche sulla diossina negli alimenti che non hanno mai registrato a Taranto alcun superamento dei limiti di legge, mentre poi quando noi abbiamo fatto fare quelle stesse analisi sono emersi incredibili e scandalosi superamenti"
 
Chiediamo a Nichi Vendola come mai dal 2002 al 2007 sono state analizzate cozze, orate, spigole, carne, uova, latte e mangimi senza mai trovare negli alimenti consumati a Taranto alcun superamento per diossina e PCB. 
Ci riferiamo agli esiti delle 72 analisi PNR e PNAA effettuate dal 16 ottobre 2002 a 23 maggio 2007 presso l'IZS di Foggia. Tutti i dati li riportiamo sul sito www.tarantosociale.org in modo che questi dati divengano di pubblico dominio ed emerga la verità su questo passato nel quale gli alimenti registravano esito sempre "conforme" (ossia erano "a norma") e tuttavia mangiavamo diossina a quattro ganasce.
Invitiamo la Regione a fare luce su questo e a lasciare in pace la dottoressa Muscogiuri. In Regione si interessino di quando tutto risultava a norma di legge, anche perché le carte delle analisi le porteremo alla Procura della Repubblica.
Il tempo dei silenzi è finito".

Altre info su

http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/37001.html
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/36999.html

Tratto da Peacelink

Queste le nostre richieste alla Regione Puglia


Sarà presente Alessandro Marescotti (PeaceLink) in rappresentanza delle associazioni convocate.
10 ottobre 2012 - Alessandro Marescotti (Presidente Peacelink)

1) RAPPORTI DI PROVA DELLE 72 ANALISI 2002/2007
Chiediamo un'indagine per capire come possa essere accaduto che in nessuna delle 72 analisi effettuate sia stato trovato negli alimenti di Taranto neppure un superamento dei limiti di legge per diossine e PCB.
Chiediamo copia dei rapporti di prova che intendiamo consegnare alla Procura della Repubblica.
Chiediamo in particolare, nel dettaglio, quelli relativi ai mitili per capire come mai non è stato rinvenuto alcun superamento. E se sono stati rinvenuti superamenti dei livelli di azione. Ricordiamo che i livelli di azione fissano soglie oltre le quali viene stimolato un approccio proattivo volto a ridurre la presenza di policlorodibenzo-para-diossine (PCDD), policlorodibenzofurani (PCDF) e PCB diossina-simili negli alimenti. Tali livelli di azione sono uno strumento che permette alle autorità competenti e agli operatori di evidenziare i casi in cui è opportuno identificare le fonti di contaminazione e prendere provvedimenti per la loro riduzione o eliminazione.

La lista delle 72 analisi è online quihttp://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/36999.html
Leggi l' articolo integrale   pubblichiamo la Richiesta n°6 perchè molto..... significativa  
Chiediamo di indagare sulle responsabilità di chi non ha informato la popolazione.
Nel 2001 la Commissione Europea inviò agli Stati membri e ai parlamentari europei  una importante comunicazione in cui si legge che "l' esposizione a diossine e a PCB diossino-simili supera la dose tollerabile settimanale (TWI Tolerable Weekly Intake) e la dose tollerabile giornaliera (TDI Tolerable Daily Intake) in parte considerevole della popolazione europea". La comunicazione è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee del 17 novembre 2001 ed è rivolta anche al Consiglio Europeo e al Comitato Economico e sociale. Questa comunicazione a pagina 11 invitava a fornire alla popolazione "informazioni affidabili, accurate, chiare e comprensibili" sul rischio diossina specialmente in zone, come Taranto, dove erano in attività impianti siderurgici di "sinterizzazione". E si aggiungeva:: "Non basta semplicemente informare l' opinione pubblica: occorre anche coinvolgerla affinché contribuisca in modo attivo alla prevenzione delle emissioni di sostanze contaminanti nell' ambiente". Siamo nel novembre del 2001. A Taranto nulla di tutto ciò è stato fatto e l'allarme viene lanciato solo nel 2005, e a farlo è PeaceLink, una comunità di cyberattivisti. Adesso è interdetto il pascolo libero per un raggio di 20 chilometri dall'area industriale e il punto più pregiato del mar Piccolo dove si coltivavano le cozze è considerato area contaminata da diossina. 

Come mai il governo italiano non ha eseguito quanto veniva richiesto dalla Commissione Europea?
Come mai hanno continuato a tenerci all'oscuro della diossina?
Qualcuno non ha fatto il suo dovere e dovrà risponderne ai magistrati.
Dal 2002 al 2007 le autorità preposte non avevano mai trovato diossina e PCB sopra i limiti di legge negli alimenti a Taranto.  
Dal 2008 a oggi su impulso di diverse associazioni, fra cui PeaceLink e il Fondo Antidiossina Taranto Onlus, sono state fatte analisi sugli alimenti.
Ed è esploso il problema diossina.  
E' una storia che ha dell'inquietante. Ma è accaduta veramente.

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