Tratto da Peacelink
Siamo stati convocari dalla Regione dopo che avevamo denunciato quanto segue:
"Vogliamo che si faccia piena luce sul passato su tutte le ricerche sulla diossina negli alimenti che non hanno mai registrato a Taranto alcun superamento dei limiti di legge, mentre poi quando noi abbiamo fatto fare quelle stesse analisi sono emersi incredibili e scandalosi superamenti"
Altre info su
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/37001.html
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/36999.html
Comunicato stampa
Ambientalisti convocati in Regione per problematica diossina negli alimenti
10 ottobre 2012 - Alessandro Marescotti

"Vogliamo che si faccia piena luce sul passato su tutte le ricerche sulla diossina negli alimenti che non hanno mai registrato a Taranto alcun superamento dei limiti di legge, mentre poi quando noi abbiamo fatto fare quelle stesse analisi sono emersi incredibili e scandalosi superamenti"
Chiediamo a Nichi Vendola come mai dal 2002 al 2007 sono state
analizzate cozze, orate, spigole, carne, uova, latte e mangimi senza mai
trovare negli alimenti consumati a Taranto alcun superamento per
diossina e PCB.
Ci riferiamo agli esiti delle 72 analisi PNR e PNAA
effettuate dal 16 ottobre 2002 a 23 maggio 2007 presso l'IZS di Foggia.
Tutti i dati li riportiamo sul sito www.tarantosociale.org in
modo che questi dati divengano di pubblico dominio ed emerga la verità
su questo passato nel quale gli alimenti registravano esito sempre
"conforme" (ossia erano "a norma") e tuttavia mangiavamo diossina a
quattro ganasce.
Invitiamo la Regione a fare luce su questo e a lasciare in pace la
dottoressa Muscogiuri. In Regione si interessino di quando tutto
risultava a norma di legge, anche perché le carte delle analisi le
porteremo alla Procura della Repubblica.
Il tempo dei silenzi è finito".
Altre info su
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/37001.html
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/36999.html
Tratto da Peacelink
Queste le nostre richieste alla Regione Puglia
Sarà presente Alessandro Marescotti (PeaceLink) in rappresentanza delle associazioni convocate.
10 ottobre 2012 - Alessandro Marescotti (Presidente Peacelink)
1) RAPPORTI DI PROVA DELLE 72 ANALISI 2002/2007
Chiediamo un'indagine per capire come possa essere accaduto che in nessuna delle 72 analisi effettuate sia stato trovato negli alimenti di Taranto neppure un superamento dei limiti di legge per diossine e PCB.
Chiediamo copia dei rapporti di prova che intendiamo consegnare alla Procura della Repubblica.
Chiediamo in particolare, nel dettaglio, quelli relativi ai mitili per capire come mai non è stato rinvenuto alcun superamento. E se sono stati rinvenuti superamenti dei livelli di azione. Ricordiamo che i livelli di azione fissano soglie oltre le quali viene stimolato un approccio proattivo volto a ridurre la presenza di policlorodibenzo-para-diossine (PCDD), policlorodibenzofurani (PCDF) e PCB diossina-simili negli alimenti. Tali livelli di azione sono uno strumento che permette alle autorità competenti e agli operatori di evidenziare i casi in cui è opportuno identificare le fonti di contaminazione e prendere provvedimenti per la loro riduzione o eliminazione.
La lista delle 72 analisi è online quihttp://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/36999.html
Leggi l' articolo integrale pubblichiamo la Richiesta n°6 perchè molto..... significativa
Chiediamo di indagare sulle responsabilità di chi non ha informato la popolazione.
Nel 2001 la Commissione Europea inviò agli Stati membri e ai parlamentari europei una importante comunicazione in cui si legge che "l' esposizione a diossine e a PCB diossino-simili supera la dose tollerabile settimanale (TWI Tolerable Weekly Intake) e la dose tollerabile giornaliera (TDI Tolerable Daily Intake) in parte considerevole della popolazione europea". La comunicazione è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee del 17 novembre 2001 ed è rivolta anche al Consiglio Europeo e al Comitato Economico e sociale. Questa comunicazione a pagina 11 invitava a fornire alla popolazione "informazioni affidabili, accurate, chiare e comprensibili" sul rischio diossina specialmente in zone, come Taranto, dove erano in attività impianti siderurgici di "sinterizzazione". E si aggiungeva:: "Non basta semplicemente informare l' opinione pubblica: occorre anche coinvolgerla affinché contribuisca in modo attivo alla prevenzione delle emissioni di sostanze contaminanti nell' ambiente". Siamo nel novembre del 2001. A Taranto nulla di tutto ciò è stato fatto e l'allarme viene lanciato solo nel 2005, e a farlo è PeaceLink, una comunità di cyberattivisti. Adesso è interdetto il pascolo libero per un raggio di 20 chilometri dall'area industriale e il punto più pregiato del mar Piccolo dove si coltivavano le cozze è considerato area contaminata da diossina.Come mai il governo italiano non ha eseguito quanto veniva richiesto dalla Commissione Europea?Come mai hanno continuato a tenerci all'oscuro della diossina?Qualcuno non ha fatto il suo dovere e dovrà risponderne ai magistrati.
Dal 2002 al 2007 le
autorità preposte non avevano mai trovato diossina e PCB sopra i limiti
di legge negli alimenti a Taranto.
Dal 2008 a oggi su impulso di diverse
associazioni, fra cui PeaceLink e il Fondo Antidiossina Taranto Onlus,
sono state fatte analisi sugli alimenti.


Ed è esploso il problema
diossina.
E' una storia che ha dell'inquietante. Ma è accaduta
veramente.
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