Tratto da Yeslife.it
Un report tedesco fa la classifica dei costi delle fonti energetiche.
LA FONTE ENERGETICA PIU' COSTOSA: IL CARBONE....
E’ molto difficile, si sa, comprendere i costi reali dell’approvvigionamento energetico. La nostra idea, di solito, si ferma ai costi che leggiamo in bolletta. Eppure, dietro ogni watt, non si nascondono unicamente i costi di produzione, di costruzione degli impianti, distribuzione dell’energia ed il carico fiscale. In realtà andrebbero considerati molti altri costi che in molti, però, preferiscono lasciar fuori dal calcolo.Un gruppo di ricercatori tedeschi ha invece ben pensato di metter mano alla calcolatrice e di fare due conti. Il report, presentato dalla tedesca Deutsche Welle, spulcia tutti costi di ogni fonte energetica e, se restituisce alcune conferme, c’è anche qualche sorpresa.
Vediamo le fonti energetiche più costose:
Primo posto: il carbone
E così, se ai costi più noti aggiungiamo quelli “nascosti” ovverossia quelli che hanno a che vedere con, ad esempio, sussidi vari e costi sanitari che derivano dall’impatto delle fonti, ecco che al primo posto balza immediatamente il tanto discusso carbone che, lo scorso anno, ha sostenuto circa la metà della produzione energetica degli Stati Uniti. Ogni kW/h prodotto tramite il carbone costa, in media, 0,29 euro.Secondo posto: il nucleare
Ebbene, anche il secondo posto costituisce una conferma, assegnato all’energia nucleare. Il costante rischio, di cui l’ultimo clamoroso evento è costituito da Fukushima, e l’altissimo costo impiantistico risultano in una media di 20 centesimi per kWh.Terzo Posto: il fotovoltaico
La sorpresa, invece, è costituita dall’energia solare, con un costo medio di 18 centesimi per kWh. Se una delle fonti energetiche simbolo della rivoluzione ecologica risulta tra le più costose lo si deve proprio, paradossalmente, ad un suo alto livello di impatto sull’ambiente. Al di là delle polemiche dovute agli enormi investimenti sui parchi solari e del loro impatto sul paesaggio e sulla biodiversità, va anche detto che, il silicio (il materiale di cui sono costituiti i pannelli) è pur sempre un minerale che viene estratto con le solite pratiche distruttive del sottosuolo (e conseguenti scarti estremamente dannosi per l’ecosistema). Bisogna poi considerare gli alti costi previsti per lo smaltimento dei pannelli stessi.La fonte meno costosa: l'eolica

Viene da chiedersi che tipo di calcoli effettua chi prende decisioni che finiscono con il favorire questa o quella fonte energetica.

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