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14 dicembre 2012

Processo centrale Enel a carbone di Cerano:la prossima udienza si terrà l’8 gennaio,


Tratto da  Stato Quotidiano

Processo centrale Enel a carbone di Cerano, Wwf in aula

Brindisi – SI è svolta stamane la prima udienza relativa al processo sulla centrale a carbone ENEL “Federico II” di Cerano a Brindisi, che vede imputati diversi dirigenti dell’ENEL per l’inquinamento provocato dalla dispersione di polveri di carbone nei terreni intorno al nastro trasportatore e al carbonile scoperto, di circa 125mila mq, dell’impianto pugliese
Il tutto omettendo di adottare e proporre soluzioni per scongiurare la ripetuta diffusione di polveri di carbone oltre il recinto aziendale, come ad esempio la copertura del parco carbone, la stabile chiusura del nastro trasportatore ed altri accorgimenti che potevano ridurre le dispersioni delle sostanze inquinanti.  
Con tale comportamento le polveri hanno invaso le aree agricole e residenziali circostanti, provocando non solo un danno all’ambiente ma anche alle attività agricole e all’economia locale, oltre che a determinare un rischio per la salute dei residenti. L’avvocato Antonio Caiulo, si è presentato in rappresentanza di WWF e Italia Nostra presso il Tribunale di Brindisi per la costituzione di parte civile nel medesimo processo. Sono pervenute tante richieste di costituzione da parte di enti pubblici, associazioni ambientaliste e di consumatori, oltre che di privati cittadini.  
Il WWF auspica che con l’avvio del processo, la cui prossima udienza si terrà l’8 gennaio, si rafforzi ulteriormente – nelle istituzioni, nelle Autorità competenti e nell’opinione pubblica in generale – la consapevolezza delle gravi conseguenze per l’ambiente, la salute e l’economia di politiche industriali ed energetiche ormai obsolete, inutili e dannose come quella del carbone. Soprattutto a partire dalla Puglia che, su diversi fronti (non ultimo l’Ilva di Taranto) si trova a combattere contro l’emergenza ambientale.

Per questo il WWF Italia, con la propria campagna “No al carbone, Sì al futuro”, invita a firmare la propria petizione contro le centrali carbone in Italia su wwf.it/stop carbone.

_MG_2819Tratto da Giornalettismo

I bambini di Greenpeace nei manifesti anonimi a Brindisi

 “Le centrali a carbone della tua città hanno nuovi filtri. I polmoni di…”, dove la frase è completata di volta in volta con il vero nome del minore ritratto, di cui si specifica l’età.
In calce alle foto, poi, il seguente messaggio: “Deficit nello sviluppo neonatale, deficit polmonari, malattie respiratorie, asma infantile, disordini dello sviluppo, patologie neuronali, cancro.  

Gli 84 inquinanti emessi da una centrale a carbone hanno molti effetti sui tuoi figli, ma una sola soluzione: fermare il carbone”.
«Con questa campagna intendiamo richiamare l’attenzione su un dato che non deve essere mai dimenticato: gli impatti sanitari delle centrali a carbone di Brindisi, come quelli di qualsiasi impianto alimentato con la stessa fonte, sono enormi; e la popolazione più esposta a quei mali sono i bambini, spesso colpiti dagli inquinanti ancor prima di nascere» – dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia.



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