Tratto da Il Fatto Quotidiano
Ilva: ‘Babbo, uccidi il mostro!”
Un vecchio film di De Sica titolava: “I bambini ci guardano”: ora non solo ci guardano, ma ci implorano di “uccidere il mostro”.
Come
possiamo concepire dei figli, dare loro la vita, e contestualmente
disseminare aria, acqua, suolo, di tali e tanti veleni che mettono a
rischio la loro salute ed il loro futuro?
‘Babbo, uccidi il mostro!”
Questo il titolo shock di un disegno di un bimbo di Taranto presentato al 1° convegno nazionale della “Campagna in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali” svoltosi a Faenza sabato scorso.
Il disegno raffigura una minacciosa ciminiera che appesta l’aria e che sparge i veleni
ed un babbo, parimenti imponente, che si appresta ad abbatterla; il
bimbo, autore del disegno, sa bene, purtroppo, ciò di cui parla e che
raffigura in quanto affetto egli stesso da un cancro.
Questa una delle tante, sconvolgenti, testimonianze
portate sabato nel convegno che ha registrato una grande presenza di
pubblico, in particolare genitori e bimbi..... Adulti e genitori
hanno quindi potuto seguire con grande attenzione le relazioni che si
sono succedute.
E’ stato fornito innanzi tutto un aggiornamento del problema ambiente-salute in relazione all’infanzia sulla base della più recente letteratura scientifica: citiamo ad esempio la presenza di oltre 300 sostanze chimiche estranee già nel cordone ombelicale che indubbiamente si correla con l’incremento dei tumori nei bambini (di cui il nostro paese detiene un ben triste primato), i vantaggi economici
per la riduzione dell’esposizione a mercurio e piombo che tanto
impattano sullo sviluppo neuropsichico, ma anche i benefici che
fortunatamente il latte materno mantiene pur in presenza di
contaminazione ambientale, benefici di cui nessun bambino deve essere
privato, specie nelle aree a rischio.
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