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24 ottobre 2013

“Airpocalypse :”Il Mostro Inquinamento è già nelle città cinesi .


Leggi su Il fatto Quotidiano 

Italia e Cina: morire respirando?


Nella sola Italia sono 65.000 i morti stimati a causa dell’inquinamento atmosferico e una spesa sanitaria collegata si calcola che vari dai 50 ai 151 miliardi di euro all’anno (!) Cinicamente si potrebbe parlare di “effetti collaterali”. Il modello di sviluppo è intoccabile. Peccato solo che faccia morire un po’ di gente. Leggi Qui


 Tratto da Comune di Pignataro
Il Mostro Inquinamento è già nelle città cinesi 
L'inquinamento ambientale é un tema di massima urgenza ed imminente priorità.
L'inverno e' alle porte e la città' più' industrializzata della Cina Harbin e' già sopraffatta dalle 'nuvole bianche' "creazione Artistica" dell'emissione di fumo dalle tante ciminiere che fanno muro alla città' artistica di ghiaccio.

La città di Harbin nota al mondo per essere la città di ghiaccio dove grandi scultori di ghiaccio si sfidano proprio nel cuore della stagione invernale, sembrerebbe che quest'anno il fitto inquinamento potrebbe ostacolare il lavoro artistico per mancanza di visibilità.

L'inquinamento ambientale in Cina é un tema di massima urgenza ed imminente priorità.
Riscaldamento a carbone, inquinamento industriale, energia a carbone, le povere sottili che superano i mille micogrammi per metro cubo rispetto ai 300 massimi fissati sono le cause dell'inquinamento in Cina e nonostante l'organizzazione mondiale della sanità' abbia sottolineato un massimo di 20 per la sicurezza dell'uomo, oggi, invece, giá nella città cinese "Amur" si registra un tasso 40 volte molto più alto rispetto a quello che potrebbe essere sopportato da un essere umano. 

 
Il Governo Nazionale ed i Governi locali hanno iniziato a non più' sottovalutare il problema inquinamento......

Il problema, comunque, permane su tutto il territorio della Cina ed oggi é toccato alla cittá industriale, ai confini con la russia e la Mongolia, ad essere la prima città cinese chiusa al traffico ed alla gente perché il "Gigante Mostro" creato dall'uomo era giá arrivato in cittá.

Il "Gigante Mostro" apparentemente invisibile non morde ma il suo P.M.2.5 (particular metter) e' estremamente pericoloso perche' il suo "M" e cosi' sottile da poter facilmente penetrare attraverso il canale polmoni nel sangue, con effetti devastanti per la salute dell'uomo.


Nonostante Istituti di ricerca così come l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) preoccupati per gli allarmati dati di alto e crescente tasso di tumori nell'uomo, facessero campagna antinquinamento , la Cina continua a consumare enormi quantità di carbone, oltre il 68.4% solo nel settore energia, facendo si che il "Mostro inquinamento" continua a far penetrare nei polmoni della gente il suo silenzioso P.M.2.5 , ma quando l'uomo si accorgerà della sua esistenza nell'organismo, sarà troppo tardi per poterlo"mandare via".
Greenpeace Carbone Killer
 Misure di sicurezza per ridurre l'impatto con l'inquinamento come chiusura scuole, asili nido e targhe alterne vengono prese ma rimangono comunque delle misure mediocre e di tampone rispetto alla gravita' del problema stesso.
 La consapevolezza di dover cacciare via dalla città il "Gigante Monstro" cresce sempre di più' tra la gente, così' come il pensiero di pericoli reali di una rivolta della gente di non voler più, forzatamente, inalare le polveri sottili e già nella mente degli uomini di Governo.
 
Carlo Scialdone
Cina


Città chiusa per inquinamento: “Airpocalypse” 

Harbin, nella provincia nordorientale dello Heilongjiang, è una città chiusa. Per la nebbia sporca.  Invece i numeri della giornata sono stati questi: visibilità media 50 metri; livello di PM 2,5, oltre 500, con punte in alcuni quartieri di 1.000. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale per la sanità, oltre 20 c '’ è inquinamento, oltre 300 i rischi per la salute sono molto gravi. Gli stranieri che vivono in Cina hanno battezzato il fenomeno dell’aria irrespirabile «Airpocalypse».
Il PM 2,5 è formato da particelle di un quarto di centesimo di millimetro, un pulviscolo che si infila direttamente e in profondità nei polmoni. La Cina della corsa all’'industrializzazione sta soffocando in questa aria.
A Pechino, dove i termosifoni sono ancora spenti, sono settimane che si oscilla tra 100 e 300: livelli di PM 2,5 valutati tra il «nocivo», «gravemente nocivo alla salute», «estremamente arrischiato»: vale a dire che chi va in giro e respira lo fa a suo rischio.

16 gennaio 2013

PATRIZIA GENTILINI:‘Babbo, uccidi il mostro!”

Tratto da Il Fatto Quotidiano

Ilva: ‘Babbo, uccidi il mostro!”


Un vecchio film di De Sica  titolava: “I bambini ci guardano”: ora non solo ci guardano, ma ci implorano di “uccidere il mostro”.
Come possiamo concepire dei figli, dare loro la vita, e contestualmente disseminare aria, acqua, suolo, di tali e tanti veleni che mettono a rischio la loro salute ed il loro futuro?

‘Babbo, uccidi il mostro!”

Questo il titolo shock di un disegno di un bimbo di Taranto presentato al  1° convegno nazionale della “Campagna in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali” svoltosi  a  Faenza  sabato scorso.
 Il disegno raffigura una minacciosa ciminiera che appesta l’aria e che sparge i veleni ed un babbo, parimenti imponente, che si appresta ad abbatterla; il bimbo, autore del disegno, sa bene, purtroppo, ciò di cui parla e che raffigura  in quanto affetto egli stesso da un cancro.

Questa una delle tante, sconvolgenti, testimonianze portate sabato nel convegno che ha registrato una grande presenza di pubblico, in particolare genitori e bimbi..... Adulti e genitori hanno quindi potuto seguire con grande attenzione  le relazioni che si sono succedute.
E’ stato fornito innanzi tutto un aggiornamento del problema ambiente-salute in relazione all’infanzia sulla base della più recente letteratura scientifica: citiamo ad esempio la presenza di oltre 300 sostanze chimiche estranee già nel cordone ombelicale che indubbiamente si correla con l’incremento dei tumori nei bambini (di cui il nostro paese detiene un ben triste primato), i vantaggi economici per la riduzione dell’esposizione a mercurio e piombo che tanto impattano sullo sviluppo neuropsichico, ma anche  i benefici che fortunatamente il latte materno mantiene pur in presenza di contaminazione ambientale, benefici di cui  nessun bambino deve essere privato, specie nelle aree a rischio.