COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".
Visualizzazione post con etichetta genitori. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta genitori. Mostra tutti i post

18 marzo 2018

L'Ilva di Taranto? «Chiudiamola qua» oggi un presidio in piazza Garibaldi


minifestazione Ilva

L'Ilva di Taranto? «Chiudiamola qua» 
un presidio in piazza Garibaldi

La città chiede garanzie. Oggi nuova manifestazione di cittadini e ambientalisti


TARANTO - «Chiudiamola qua». È il titolo della manifestazione che ha per tema l’Ilva, la contrapposizione tra diritto alla salute e diritto al lavoro e il futuro della città, organizzata dal gruppo dei «Genitori Tarantini», a cui hanno aderito oltre 40 tra associazioni e movimenti. Appuntamento alle ore 10 in piazza Garibaldi.
 La manifestazione si dividerà in due parti: la prima prevede interventi di tecnici e medici, mentre la seconda parte sarà dedicata a imprenditori locali che hanno trovato la forza di investire sul territorio con attività alternative alle industrie inquinanti, «per dimostrare - spiegano i promotori - che le prerogative dell’intera provincia tarantina sono ben altre rispetto alle industrie che, oltre a produrre insopportabili danni alla salute delle persone e dell’ambiente, ne soffocano lo sviluppo naturale, creando anche percentuali di disoccupazione difficilmente recuperabili allo stato attuale delle cose».....
Cittadini e associazioni chiedono al sindaco e al Consiglio comunale, quali «responsabili della condizione di salute della popolazione, di assicurare ai cittadini che nulla hanno da temere dalle emissioni inquinanti dell’Ilva. In caso contrario, pretendiamo che la salute pubblica venga tutelata avvalendosi di tutti i mezzi che la legge mette loro a disposizione, fino all’eventuale ordinanza di arresto degli impianti»

Leggi su  Rainews

L'Ilva e le morti a Taranto: "Fare la pediatra qui significa essere impotenti" Parla la dottoressa Grazia Parisi: svolge la sua attività a Tamburi, il quartiere più interessato dall'emergenza legata alle emissioni dell'Ilva. 

"Impressionanti i dati legati a malattie tumorali e morti per tumore nei bambini" racconta. Oggi, nel capoluogo pugliese si è svolta la manifestazione 'Chiudiamola qua' per richiamare ancora una volta l'attenzione sull'emergenza sanitaria e ambientale. "A Taranto- spiega Parisi- registriamo il 30% in più dei tumori infantili e il 54% in più di mortalità infantile rispetto al resto della Puglia" -Guarda il video qui

15 gennaio 2016

Tgcom24:Ilva, "i bimbi di Taranto vogliono vivere".

Tratto da Tgcom 24

Ilva, "i bimbi di Taranto vogliono vivere". 


ll manifesto è stato fatto affiggere da un gruppo di genitori che da anni denunciano i continui casi di tumori in zona


     "I bambini di Taranto vogliono vivere". 
E' la scritta che campeggia su un grande cartellone pubblicitario, in viale Magna Grecia, con la foto dei fumi notturni dell'Ilva
Il manifesto è stato fatto affiggere da un gruppo di genitori che da anni denunciano continui casi di tumori in zona. 
Gli ambientalisti, intanto, continuano la loro campagna di sensibilizzazione diffondendo immagini e video delle emissioni.

16 gennaio 2013

PATRIZIA GENTILINI:‘Babbo, uccidi il mostro!”

Tratto da Il Fatto Quotidiano

Ilva: ‘Babbo, uccidi il mostro!”


Un vecchio film di De Sica  titolava: “I bambini ci guardano”: ora non solo ci guardano, ma ci implorano di “uccidere il mostro”.
Come possiamo concepire dei figli, dare loro la vita, e contestualmente disseminare aria, acqua, suolo, di tali e tanti veleni che mettono a rischio la loro salute ed il loro futuro?

‘Babbo, uccidi il mostro!”

Questo il titolo shock di un disegno di un bimbo di Taranto presentato al  1° convegno nazionale della “Campagna in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali” svoltosi  a  Faenza  sabato scorso.
 Il disegno raffigura una minacciosa ciminiera che appesta l’aria e che sparge i veleni ed un babbo, parimenti imponente, che si appresta ad abbatterla; il bimbo, autore del disegno, sa bene, purtroppo, ciò di cui parla e che raffigura  in quanto affetto egli stesso da un cancro.

Questa una delle tante, sconvolgenti, testimonianze portate sabato nel convegno che ha registrato una grande presenza di pubblico, in particolare genitori e bimbi..... Adulti e genitori hanno quindi potuto seguire con grande attenzione  le relazioni che si sono succedute.
E’ stato fornito innanzi tutto un aggiornamento del problema ambiente-salute in relazione all’infanzia sulla base della più recente letteratura scientifica: citiamo ad esempio la presenza di oltre 300 sostanze chimiche estranee già nel cordone ombelicale che indubbiamente si correla con l’incremento dei tumori nei bambini (di cui il nostro paese detiene un ben triste primato), i vantaggi economici per la riduzione dell’esposizione a mercurio e piombo che tanto impattano sullo sviluppo neuropsichico, ma anche  i benefici che fortunatamente il latte materno mantiene pur in presenza di contaminazione ambientale, benefici di cui  nessun bambino deve essere privato, specie nelle aree a rischio.