Droghe fossili
Al tempo stesso il mondo, così
attivo nella protezione della salute dei singoli da queste sostanze, è
stranamente passivo nella protezione collettiva dai danni, già pesanti
per molti e potenzialmente letali per tutti, prodotti da una triade di
altre sostanze che potremmo collettivamente definire le “droghe
fossili”, ovvero, in ordine di pericolosità, metano, petrolio e,
soprattutto, carbone.
Accecati dal dogma della crescita economica e dal luccicare delle merci prodotte consumando quantità smodate di queste droghe fossili, governanti e cittadini non possono o non vogliono vedere la realtà.
Vedono gli effetti deleteri del consumo individuale di droghe sui singoli..........ma per quanto riguarda gli effetti sul clima (e quindi sulla temperatura e sulle precipitazioni atmosferiche) della triade fossile di cui sopra, per quanto riguarda le emissioni di trenta miliardi di tonnellate l’anno di anidride carbonica, una massa di gas
che intossica il pianeta e continua a crescere ogni anno, lì il silenzio è pressoché totale, la coscienza è assente, il mondo dorme.
È ora di svegliarsi e aprire gli occhi, il sistema economico e dei consumi che ci circonda è del tutto insostenibile e ci conduce rapidamente alla rovina, aumenti termici di quattro gradi come quelli
prevedibili per fine secolo se nessuno fa niente significano la catastrofe per i nostri figli e nipoti. Ma anche noi non stiamo certo bene, costretti come siamo già ora a stare tappati al chiuso d’estate perché fuori non si resiste mentre dentro ronzano continuamente i condizionatori, costretti a rinunciare ai raccolti bruciati dalla siccità, costretti a contare i morti e i danni delle alluvioni e degli uragani sempre più frequenti e intensi.
Tassare e proibire non sono parole simpatiche ma se accettiamo che siano usate per le droghe, a maggior ragione dovremmo chiederne a gran voce l’applicazione al gigantesco sistema che spaccia le “droghe fossili”.
Calcolare quanto carbonio è stato emesso per produrre un bene o un servizio e tassarlo proporzionalmente, destinare questi denari allo sviluppo di sistemi sostenibili di produzione e gestione dell’energia, e al contenimento dei danni già fatti, decidere una volta per tutte che non si devono più aprire nuove miniere di carbone, e che i cosiddetti sistemi non convenzionali di produzione del gas (fracking)
e del petrolio (scisti bituminosi) sono assolutamente da impedire, ecco alcune contromisure da
prendere subito prima di perdere, tutti
indistintamente, la guerra del clima.
Accecati dal dogma della crescita economica e dal luccicare delle merci prodotte consumando quantità smodate di queste droghe fossili, governanti e cittadini non possono o non vogliono vedere la realtà.
Vedono gli effetti deleteri del consumo individuale di droghe sui singoli..........ma per quanto riguarda gli effetti sul clima (e quindi sulla temperatura e sulle precipitazioni atmosferiche) della triade fossile di cui sopra, per quanto riguarda le emissioni di trenta miliardi di tonnellate l’anno di anidride carbonica, una massa di gas
che intossica il pianeta e continua a crescere ogni anno, lì il silenzio è pressoché totale, la coscienza è assente, il mondo dorme.
È ora di svegliarsi e aprire gli occhi, il sistema economico e dei consumi che ci circonda è del tutto insostenibile e ci conduce rapidamente alla rovina, aumenti termici di quattro gradi come quelli
prevedibili per fine secolo se nessuno fa niente significano la catastrofe per i nostri figli e nipoti. Ma anche noi non stiamo certo bene, costretti come siamo già ora a stare tappati al chiuso d’estate perché fuori non si resiste mentre dentro ronzano continuamente i condizionatori, costretti a rinunciare ai raccolti bruciati dalla siccità, costretti a contare i morti e i danni delle alluvioni e degli uragani sempre più frequenti e intensi.
Tassare e proibire non sono parole simpatiche ma se accettiamo che siano usate per le droghe, a maggior ragione dovremmo chiederne a gran voce l’applicazione al gigantesco sistema che spaccia le “droghe fossili”.
Calcolare quanto carbonio è stato emesso per produrre un bene o un servizio e tassarlo proporzionalmente, destinare questi denari allo sviluppo di sistemi sostenibili di produzione e gestione dell’energia, e al contenimento dei danni già fatti, decidere una volta per tutte che non si devono più aprire nuove miniere di carbone, e che i cosiddetti sistemi non convenzionali di produzione del gas (fracking)
e del petrolio (scisti bituminosi) sono assolutamente da impedire, ecco alcune contromisure da
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