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06 giugno 2013

Inquinamento ambientale: parte dalla Campania l’indagine conoscitiva del Senato


Tratto da Ambiente Magazine

Inquinamento ambientale: parte dalla Campania l’indagine del Senato

Inquinamento ambientale: parte dalla Campania l'indagine del Senato

Obiettivo della ricerca, scoprire i nessi tra contaminazione dei siti e incidenza dei tumori nella popolazione. Toccherà poi alla Puglia essere esaminata

Partirà dalla Campania l’indagine conoscitiva che intende portare alla luce i possibili nessi tra inquinamento ambientale e tumori nella popolazione residente nei siti indicati come più pericolosi per livello di contaminazione
È arrivato, infatti, nei giorni scorsi il via libera del Senato, dopo l’approvazione dell’istanza da parte dell’Ufficio di Presidenza della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama. In particolare, è prevista l’istituzione di un registro che permetterà di affrontare una situazione che diventa sempre più drammatica, sull’esempio di quelli già istituiti nelle città di Caserta, Salerno e Napoli Sud per verificare eventuali soluzioni.
Basti solo pensare che secondo un recente studio condotto dal Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum) nei 54 Siti di Interesse nazionale sono più di 57 mila i casi di cancro negli uomini e 49 mila nelle donne. In entrambi i casi, più frequenti risultano essere i tumori maligni di esofago, colon-retto, fegato, colecisti e vie biliari, pancreas, laringe, polmone, pelle, rene e vie urinarie, vescica e linfoma non Hodgkin. ....
Dopo la Campania, con la sua famigerata Terra dei fuochi, toccherà alla Puglia essere esaminata: la Regione proprio in questi giorni sta tornando alla ribalta delle cronache nazionali per il caso Ilva. Si tratta di aree in cui la quantità e la pericolosità degli inquinanti presenti è talmente alta da rappresentare un rilevante rischio sanitario ed ecologico, ed è proprio per questo che la loro procedura di bonifica è attribuita esclusivamente al Ministero dell’Ambiente, che può avvalersi della collaborazione dell’Ispra, dell’Arpat, dell’Istituto superiore di sanità e di altri soggetti.
Secondo i promotori dell’istanza, lo studio, se realizzato nei tempi, potrebbe innescare non poche ripercussioni.
 
Prima su tutte, laddove si riconosca una connessione tra inquinamento e malattia, quella di assistere all'avvio di non poche richieste di risarcimento danni nei confronti di realtà pubbliche e private che si siano macchiate delle responsabilità di danneggiare la salute pubblica.

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