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08 giugno 2013

Ora basta: i cittadini devono sapere.

COMUNICATO INTEGRALE
Ora basta: i cittadini devono sapere.
Abbiamo letto le affermazioni
 del presidente della centrale
 di Vado Ligure.
Le sue parole ci appaiono quelle di un 
dipendente dell’azienda che dichiara 
apertamente di voler rifiutare il confronto “ Non c’è possibilità di confronto perché partono da partito preso. “   
Ci pare doveroso evidenziare che le nostre affermazioni e posizioni sono sempre sostenute da documentazione ufficiale eterza (è forse per questo che l’azienda teme il confronto?)  

1)un breve cenno sull’occupazione: leggiamo la sintesi nel box “adesso dobbiamo diminuire il personale, con l’ampliamento riassumeremo”se non abbiamo inteso male l’azienda aveva posto come vantaggio per l’ampliamento un incremento di occupazione,ora si 
parla addirittura di riduzione e questo dovrebbe far seriamente meditare coloro che in nome di un 
presunto aumento di occupazione erano disposti
 ad accettare tutto
2) Si parla sempre di percentuali
di riduzione delle emissioni: intanto sarebbe bene che si precisasse di che inquinanti si parla,e poi se esistono le 
documentazioni tecniche inoppugnabili  che le mostrino finalmente : noi finora non ne abbiamo viste. E si continua a giraci intorno, ma  perché non vengono mostrate pubblicamente? Da non 
dimenticare che le emissioni sono monitorate dalla stessa azienda e non ci risulta verifica di ente pubblico

3) sulle affermazioni del sindaco di Savona: non 

crediamo che un sindaco di una città così importante faccia affermazioni a cuor leggero senza motivazione ed attenta ponderazione.
 Del resto il parere contrario al potenziamento è stato deliberato formalmente da ben 18 comuni :
 Savona, Vado Ligure, Quiliano, Bergeggi, Spotorno,Noli, Finale Ligure, Pietra Ligure, Balestrino, Vezzi Portio, Albissola Marina, Celle Ligure, Altare, Carcare, Cairo Montenotte, Calice, Rialto, Orco Feglino.

4)i sindaci di Vado e Quiliano in un recente documento hanno citato lo studio dell’ l’Agenzia Europea per l’ambiente (EEA) sugli impatti sanitari ed economici dell’inquinamento atmosferico dei principali impianti industriali europei. 
In detto Studio vengono considerati i costi “sociali” dell’inquinamento atmosferico dei più importanti insediamenti industriali europei. Il 75% dei danni ambientali è determinato da 622 impianti industriali e l’impianto della centrale Tirreno Power di Vado Ligure si colloca
 al 118° posto,settimo in Italia.

I sindaci dopo aver citato anche la relazione dell’dell’ Ordine dei Medici di Savona,il documento ARPAL relativo al  monitoraggio dell’ambiente marino e
 il documento Tirreno Power 
sul biomonitoraggio nel territorio circostante la centrale termoelettrica di Vado Ligure, scrivono di “serie preoccupazioni dal punto di vista sanitario per la popolazione che vive, lavora o soggiorna nel comprensorio savonese.”.
Quindi addirittura per chi soggiorna!

 5) A proposito dell’applicazione delle migliori tecnologie: la risposta dell’azienda si commenta da sola! Leggiamo questo passo come una  evidente e palese ammissione che di fatto le  migliori tecnologie non risultano applicate.  
Noi sappiamo che le norme prescrivono che le migliori tecnologie debbono essere applicate da subito  senza 
se e senza ma: in realtà per l' SO2 è indicato un limite 
per cui avremmo  una concentrazione di 
oltre 17 volte rispetto al limite minimo MTD
 e oltre 1,7 volte rispetto al limite massimo MTD .
Per il CO (monossido di carbonio)  si avrebbe una concentrazione di oltre 8 volte rispetto al limite minimo MTD  e di 5 volte rispetto al limite massimo MTD e addirittura i futuri gruppi cosiddetti nuovi entrerebbero 
in esercizio con un valore di CO  di 4 volte rispetto al
 limite  minimo MTD e oltre il doppio rispetto
 al limite massimo.(Leggi qui)

I cittadini della provincia di Savona devono sapere questi valori di emissioni  senza  giri di parole.  
Qui si parla di una situazione concreta che va a 
gravare su un intero territorio con quei gruppi a 
carbone destinati a funzionare ancora  per anni e anni.

6) Sempre a proposito di quei gruppi a carbone 3 e 4 l’ordine dei medici (non ci risulta finora mai smentito da alcuno)  parla  di  “minaccia reale e 
consistente per la salute e per la vita dei cittadini della provincia di Savona”. 
Qui é necessario scandire bene le parole: i medici parlano di minaccia REALE e CONSISTENTE non 
solo per la salute ma  per LA VITA dei cittadini.
Sui temi della nostra salute noi riteniamo credibili
 le affermazioni (documentate)  dei medici rispetto 
a quelle di un dipendente della centrale a carbone  che per giunta dichiara di rifiutare il confronto con le associazioni 
e i cittadini.
7)Sulle emissioni  i cittadini devono sapere che è la  Regione Liguria ad affermare ,a pag 167 del "Piano di Risanamento", “la combustione nell’industria dell’energia e quindi essenzialmente la centrale termoelettrica, è la prioritaria responsabile delle emissioni diOssidi di azoto (68,3%); PM10 (34,9%), 
SOx (89,7%) e di COV (37,9%).”


 8)Ci pare paradossale l’affermazione sulle polveri ultrafini : "non essendo misurabili non sappiamo quanto possono essere…." 
 C’è una enorme letteratura 
scientifica internazionale sui danni delle polveri 
sottili ed affermare che esse non siano misurabili dà
 la dimensione delle risposte.


Gosio cita la competenza dell’ IST “c’è qualcuno
 più competente?” : ebbene gli ricordiamo che  in un documento relativo al progetto di potenziamento
 ,l’IST Istituto Tumori di Genova scrive  tra l’altro ”
Nella relazione presentata da Tirreno Power vi 
sono gravi lacune metodologiche che mettono
 in discussione le tranquillizzanti conclusioni 
del documento. In sintesi: errori ed omissioni
 nelle stime delle emissioni di polveri fini 
primarie e secondarie; sottostima delle emissioni 
digas serra; sottovalutazione dei dati derivanti da
 studisu bioindicatori; errori metodologici 
sull’impatto sanitario.” (Leggi qui)







 E ancora “ Un vasto repertorio scientifico ha da 
tempo evidenziato i rischi sanitari connessi con 
l’esposizione a polveri fini e ultrafini…” 
Tale particolato è caratterizzato da …elevata penetrazione nel sistema respiratorio e, nel caso 
delle particelle più fini, passaggio nel flusso
 sanguigno e direttamente nel cervello…induzione 
di fenomeni infiammatori e di diverse patologie 
acute e croniche a seguito di inalazione… una 
prevalente origine da processi termici ad alta temperatura… “.

Con queste dichiarazioni come posso essere tranquilli i cittadini? Consigliamo a 
tutti (Gosio in primis) un’attenta lettura di questo 
documento


9) biomonitoraggio lichenico:
 Il presidente afferma “I valori del monitoraggio non presentano alcun eccesso …”  ebbene riportiamo ancora dal citato  documento IST (istituto molto considerato da Gosio) 
“ tutti i tre studi individuano
 zone di grave sofferenza nelle popolazioni di 
licheni che vivono nella zona di Vado e nell’
entroterra savonese…..questi risultati confermati 
dalla prima campagna effettuata nel 2006 dalla T.P…. 
Un forte bio accumulo di metalli pesanti e una bassa densità lichenica viene ritrovata in un’area di vaste dimensioni… 
Stupisce che l’estensore del documento non abbia notato che i modelli diffusionali prevedono che 
proprio queste zione siano quelle di maggior 
impatto  delle emissioni della centrale di Vado.. 
i licheni che vivono in queste zone denunciano una
 grave sofferenza legata a fonti antropiche associate ad 
emissioni di cadmio, mercurio, nichel, piombo e zinco … 
 Forse occorre anche tener conto della possibilità che 
questi metalli si accumulino progressivamente nelle
 zone di ricaduta  e si possano concentrare lungo la 
catena  alimentare fino a diventare tossici….”
Ci pare doveroso evidenziare che le 
nostre affermazioni e posizioni sono 
sempre sostenute da documentazione 
ufficiali e inconfutabili.
E’ forse per questo che l’azienda teme 
il confronto?
Ora basta, i cittadini 
devono sapere.




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