Tratto da Adnkronos
Ilva: Taranto, ambientalisti consegnano sacchetto 'polvere mortale' a senatori
(Adnkronos) - "Lo studio epidemiologico 'Sentieri' evidenzia pertanto come le polveri sottili di Taranto sono piu' pericolose che in altre citta' dell'Italia in quanto hanno una tossicita' 2,2 volte superiore (in altre citta' italiane l'aumento del rischio di mortalita' delle polveri sottili e' infatti di 0,33% per ogni incremento di 10 microgrammi contro lo 0,69% di Taranto. A Taranto - conclude Marescotti - e' stato riscontrato piombo nel sangue nei bambini''. Nella conferenza stampa delle associazioni verra' spiegato perche' ''la Commissione Europea ha avviato una procedura di investigazione sull'Ilva di Taranto.Sara' illustrato ai giornalisti un dossier contenente le segnalazioni fatte alla Commissione Europea e verra' spiegato come il decreto 61 in discussione al Senato puo' ulteriormente peggiorare la situazione dell'inquinamento introducendo sistemi di deroghe e proroghe nelle prescrizioni dell'Aia che potrebbero portare persino ad eliminare dalle prescrizioni la stessa copertura dei parchi minerali da cui provengono molte polveri che inquinano Taranto e vengono inalate e anche ingerite dai bambini''.
(23 luglio 2013 ore 12.02)
Tratto da Quotidiano di Puglia
Ilva, la grande ciminiera
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di Mario DILIBERTO

TARANTO - C’è una grossa ciminiera che spara nell’ambiente una media di 123 chili di mercurio all’anno, il metallo messo al bando, persino con i vecchi termometri, perché è catalogato come pericoloso neurottosico.
Quella ciminiera è il camino E312, l’inquietante bocca da fuoco che campeggia nel cuore dell’Ilva di Taranto. Uno dei simboli della grande fabbrica finita sotto inchiesta per disastro ambientale. I numeri sulle emissioni di mercurio dalla ciminiera più alta d’Europa tanto per cambiare non tornano.
Ma il caso del mercurio è diverso. Perché sulle emissioni di altre sostanze nocive dallo stabilimento, le abissali discrasie riguardavano le misurazioni effettuate dai tecnici di Arpa e quelle autocertificate da Ilva e recepite nel registro europeo E-PRTR
Sul mercurio, invece, i dati forniti da Ilva non concordano con altri, forniti sempre dalla stessa Ilva. Una sorta di autocontraddizione che sembra emergere chiaramente scorrendo le prove campione effettuate dal laboratorio Ilva nel 2012 nell’ambito delle prescrizioni previste dalla autorizzazione integrata ambientale nuova di zecca, con la quale, lo scorso anno, si è rimpiazzata la licenza rilasciata il 4 agosto del 2011 dall’allora ministro Stefania Prestigiacono. Sono otto i test eseguiti da Ilva sulle emissioni di mercurio dal camino E312. Gli esiti delle verifiche sono stati inseriti nel fascicolo dell’Aia nell’ambito del cosiddetto piano di monitoraggio e controllo.
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