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19 luglio 2013

Resistenza alle pretese dell’Enel di riconversione a carbone della centrale di Rossano

Tratto da Sibarinet.it
Lettera aperta per iniziative di resistenza alle pretese dell’Enel di riconversione a carbone della centrale di Rossano

Abbiamo appreso dalla stampa dell’ennesimo tentativo dell’ENEL Produzione S.p.A., reiterato nei giorni scorsi (quando caldo e vacanze distraggono la gente: già !) di imporre dall’alto alle popolazioni e ai territori e contro la loro volontà il suo noto programma di riconversione a carbone della Centrale TERMOELETTRICA di Rossano........

Riteniamo che sia utile ricordare ai Soggetti in indirizzo che l’ENEL S.p.A. persegue, almeno dal 2005, il proposito di utilizzare il carbon fossile, la più inquinante fonte di energia, per riconvertire l’obsoleta Centrale termoelettrica di Rossano, proponendo un subdolo “progetto integrato policombustibile”, che invece è una sorta di cavallo di Troia....

......La cosa pone a tutti i Soggetti in indirizzo inquietanti interrogativi: perché l’ENEL non vuole prendere atto che il suo progetto di riconversione a carbone della Centrale di Rossano è contrastato fermamente da TUTTE le Istituzioni territoriali, provinciale, regionale, da TUTTE le Associazioni imprenditoriali, dai diversi Comitati dei Cittadini, dalla società civile ecc. ? 
Perché l’ENEL insiste ostinatamente nel suo progetto sapendo di avere TUTTI contro ? E se L’ENEL insiste è perché ha dei referenti, alleati forti, che ne sostengono il progetto ? E chi sono eventualmente coloro che, nell’ombra nera del carbone, lavorano per gli interessi dell’Enel e, viceversa, contro gli interessi generali e il bene comune dei Cittadini-persone e dei territori ?
La cosa pone, inoltre, a tutti i Soggetti in indirizzo le pressanti domande: e adesso che faccio ? Come mi adopero per contrastare il progetto neo-colonialista dell’Enel di desertificazione del territorio ? Come mi adopero per difendere e tutelare il territorio, la sua economia, il suo presente, il suo futuro, la vita e la salute delle sue popolazioni, già duramente provati dalle rapine perpetrate a danno della sanità, degli ospedali, del tribunale, dei trasporti, della mobilità ecc. ? E’ opportuno lasciare sola la Regione Calabria, che, con senso civico e senso della responsabilità, “alla luce del vigente PEAR, si è costituita in giudizio, per resistere alle pretese dell’ENEL Produzione SpA, con la nomina dell’avv. Benito Spinelli dell’avvocatura regionale (Suppl. straord. Bollettino Regione Calabria 31-5-2013)” ?
Non è doveroso che OGNUNO (segnatamente i Comuni direttamente interessati e la Provincia), forte della propria autorevolezza e di rappresentanza degli interessi generali e del bene comune, faccia la propria parte, affiancando la Regione Calabria nella resistenza in giudizio, nel fare sentire il grido di indignazione delle popolazioni alla Società ENEL SpA, al Parlamento e al Governo nazionali, nell’approntare forme di resistenza civica e democratica nel territorio e nella Regione ?
Poniamo alla responsabile e operativa attenzione di tutti i soggetti-interlocutori in indirizzo i suddetti interrogativi, le domande e le malcelate proposte, nella consapevolezza che bisogna fare il proprio dovere nel non tacere, nell’attivarsi e nel fare la propria parte, in spirito solidale, propositivo, collaborativo. »

Francesco Filareto
Presidente A.N.P.I. Rossano
Presidente Centro Studi “Calibytense Nostrum

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