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28 ottobre 2013

ANTONIA BRIUGLIA .CARBONE: I MIEI DUBBI SU UN REFERENDUM NAZIONALE

Tratto da Trucioli Savonesi


ANTONIA BRIUGLIA .CARBONE:
I MIEI DUBBI SU UN REFERENDUM NAZIONALE.
Questo articolo è anche un mio contributo alla discussione sull’argomento.....

 Tirreno Power, a Vado Ligure, possiede la sua unica centrale a carbone a fronte di Enel che ne detiene molte di più sul territorio nazionale, ma che ne chiede, con insistenza, un ampliamento che la porterebbe ad essere la più grande del Nord Italia, che deve produrre tanta energia da vendere altrove e per questo deve essere competitiva e a basso costo e a qualunque costo.......

E oggi? In tempi alquanto sospetti, lancia l’idea di un referendum. 

 Francamente nutro seri dubbi su un referendum proposto da chi sta gestendo una centrale con gruppi riconosciuti da tutti come vetusti e oltremodo “dannosi per l’emissione d’inquinanti e responsabili di più dell’80% dell’inquinamento dell’intera centrale con circa il 100 % dell’anidride solforosa SO2 (5.300 tonnellate l’anno), il 75 % degli ossidi di azoto NOx (3.000 tonnellate/anno su 4.000 di t/a totali) il 70% dell’anidride carbonica ( 3,7 milioni t/anno su 5,4 milioni di t/anno totali)” .

Francamente nutro seri dubbi su un referendum proposto da chi sta gestendo ”una centrale i cui costi esterni, secondo Greenpeace, ammonterebbero a circa 248 milioni di euro e 54 morti premature l’anno,che non rispetterebbe i limiti delle direttive UE e che non possono essere ristrutturati con le migliori tecnologie disponibili (BAT)” , perché a Vado è di questo che si sta parlando da tempo con insistenza da più parti:  di una ristrutturazione nonché ampliamento della centrale stessa.


 Non c’è referendum che tenga che possa contraddire una ormai assodata asserzione: l’inquinamento fa ammalare di tumore e non solo e la combustione del carbone fa ammalare e morire le persone e il pianeta.
Sono ricercatori, scienziati con dati alla mano a dichiararlo ormai da tempo, anche in Italia.
All’Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, si è arrivati alla conclusione che  fra i veleni analizzati,  le polveri sottili Pm10 e Pm2.5, cruccio di ogni città industriale danno  risultati  allarmanti. lo studio ha mostrato che, per ogni incremento di 10 microgrammi di Pm10 per metro cubo presenti nell’aria, il rischio di tumore al polmone aumenta di circa il 22%” . Possiamo solo immaginare ciò che accade nel territorio savonese a causa delle polveri sottili e di quelle ultrafini, mai controllate, neanche da Tirreno Power che si controlla da sé, e aumentate considerevolmente a causa delle emissioni dei camini della centrale a carbone.

Possiamo veramente pensare di poter affidarci al giudizio di tutti i cittadini, anche quelli che credono ancora percorribile il ricatto occupazione-salute, morte e malattia e crescita economica e ancora vogliono credere che tutto questo non sarà strettamente legato all’ampliamento e alla combustione di altro carbone a Vado?
Immagine tratta da Facebook del Medico Isde G Ghirga
 Che apporto potrebbe dare il Sindacato savonese al referendum, quello che qualche anno fa voleva indire uno sciopero dei lavoratori contro i cittadini colpevoli solo di essere contrari all’ampliamento della centrale?

Come potrebbero interagire col referendum tutti gli Enti Istituzionali che non hanno ostacolato il percorso dell’azienda, creando tempistiche e procedure alquanto discutibili e rendendo credibili i limitati e insufficienti controlli sui dati di analisi dell’aria che anche per ammissione di Arpal non erano funzionali all’inquinamento della centrale ?...

Francamente nutro seri dubbi sulla proposta di un referendum che a Savona, peraltro, arriva proprio fuori tempo massimo, quando anche la "Rete Savonese Fermiamo il Carbone" ha depositato un ricorso al TAR del Lazio e il Movimento Cinque Stelle ha chiesto la chiusura dei gruppi a carbone   ha presentato  un’ interrogazione parlamentare ......

E poi, altrettanto francamente non desidero che sia, con un referendum, l’uomo della porta accanto a decidere per me e per il futuro di un intero territorio e delle generazioni che non hanno ancora diritto a votare ma che sono tra quelle che pagano il più altro prezzo del danno.
Immagine tratta da Passeggino Rosso

Quell’uomo che continua a tenere la testa sotto la sabbia, che accetta come male necessario la mancanza di una responsabilità bioetica di cui sono colpevoli la classe politica e quella industriale e troppi danni , in Italia, ha già fatto......
.
 Ogni attività svolta dall’uomo ha un senso solo se si pone al servizio della persona umana, riconosciuta come valore supremo, a servizio di tutti gli uomini, secondo un vincolo imprescindibile di giustizia.
Non si può chiedere ai cittadini se deve essere così.

Per noi, consapevoli delle gravi responsabilità non solo dell’azienda ma anche di chi doveva controllare e non l’ha fatto , di chi doveva opporsi politicamente e non l’ha fatto , di chi doveva tutelare e non l’ha fatto, poco importanti sono i nuovi equilibri di prezzo sul mercato dell’energia, poco importa sapere chi detiene il monopolio della borsa dell’energia o a chi conviene  e chi no, perché mentre possiamo immaginare chi comanda sull’energia in Italia da oltre cinquant’anni,
noi da quarant’anni qui  moriamo.
   ANTONIA BRIUGLIA  
su  Trucioli Savonesi l'articolo integrale
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 LE ALTERNATIVE ...............ESISTONO

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Le Alternative esistono
Immagine tratta da facebook del Medico Isde  G. Ghirga

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