Tratto da Novionline.net
“L'aria fa male”, chi ne deve rispondere?
L'ultimo rapporto Iarc, Agenzia
Internazionale per la Ricerca sul Cancro, finisce tra la documentazione
inviata al tribunale di Alessandria che sta valutando l'opposizione alla
richiesta di archiviazione del procedimento a carico dell'ex sindaco
Fabbio per i livelli di inquinamento atmosferico negli anni passati.
Secondo lo studio Iarc la semplice respirazione ci espone a pericoli
ALESSANDRIA – Il semplice fatto di respirare ci espone a gravi rischi. Lo dice, per la prima volta, l'ultimo rapporto Iarc, Agenzia Internazionale per la Ricerca su Cancro, la massima autorità mondiale in merito alla ricerca. Secondo tale studio, la semplice respirazione dell’aria esterna ci espone a due agenti cancerogeni, che hanno causato nel 2010 oltre 223.000 morti nel mondo per tumore ai polmoni.
Indipendentemente dall'origine dell'inquinamento, l'aria è comunque “pericolosa”, e i fattori ambientali vengono individuati per la prima volta come fattori determinanti.
Indipendentemente dall'origine dell'inquinamento, l'aria è comunque “pericolosa”, e i fattori ambientali vengono individuati per la prima volta come fattori determinanti.
Quasi in contemporanea, anche l'agenzia Europea per l'Ambiente ha diffuso l'ultimo rapporto
in cui si indica la regione della Pianura Padana come tra le più
inquinate d'Europa. Sebbene il trend sia migliorato nell'ultimo anno,
resta comunque negativo e al di sotto dei limiti considerati
tollerabili.
Ora, il dossier, disponibile sul sito dello Iarc e, in sintesi su altri siti italiani che si occupano di ambiente, finisce anche nel fascicolo aperto dal tribunale di Alessandria contro l'ex sindaco Piercarlo Fabbio: l'associazione Medicina Democratica,
che nel 2007 fece partire, con un esposto, insieme all'associazione
Amicidellabici, l'inchiesta per inquinamento nei confronti
dell'amministrazione alessandrina dell'epoca, aggiunge lo studio
internazionale alla documentazione che il pubblico ministero dovrà
prendere in considerazione .........
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