Gruppi vecchi, alti valori emissivi, Sme al camino(ignorato?): temiamo che la proposta di nuova AIA sia l’ennesimo tentativo di aggirare il problema
Da una primissima lettura del progetto di Tirreno Power posto a base della richiesta di nuova AIA per la centrale, evidenziamo alcuni punti che riteniamo estremamente importanti
1) L’avvio di una procedura di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale parrebbe apparentemente un dato positivo: in realtà temiamo chela richiesta di Tirreno Power di una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale possa risolversi nell’ennesimo tentativo di aggirare il problema della centrale a carbone con nuove promesse di interventi strutturali già ripetutamente preannunciati negli anni, fino all’ormai famosa “copertura del carbonile”.
2) Il progetto parla di un obiettivo di “progressivo rispetto delle MTD” e non di un immediato rispetto delle MTD. In realtà alcuni valori emissivi previsti per i gruppi vecchi (ancorché modificati) ci risulta sarebbero superiori alle MTD.
In particolare per quanto riguarda le emissioni di SO2 il progetto prevede nella prima fase 200 mg/Nm3 . In proposito osserviamo che, a parte il fatto che in un territorio con le gravi e sofferenze evidenziate dai documenti della Magistratura, principio di precauzione prevedrebbe un avvicinamento al minimo del range indicato dalle linee guida europee sulle MTD (20-200 mg/Nm3) e non il massimo, non sfugge ad alcuno che il limite MTD deve calcolarsi come media giornaliera e non media mensile come invece proposto dall’azienda
Ancora più evidente il problema delle emissioni di CO (monossido di carbonio sulla cui pericolosità rimandiamo al documento ISDE allegato 1): nel progetto presentato dalla centrale sono indicati 150 mg/Nm3 (prima fase) e 120 mg/Nm3
( seconda fase) . Il range MTD va da 30 a max 50 mg/Nm3 come MEDIA GIORNALIERA come bene evidenziato a pag 144 del PIC dell’ AIA in vigore.
Quindi, viene sbandierato come ”progressivo rispetto delle MTD” un progetto che prevede per il monossido di carbonio nella prima fase il triplo del limite massimo MTD, nella seconda fase (dal 2016 chissà fino a quando) più del doppio del massimo MTD e per di più come media mensile anziché giornaliera.
A proposito di valori mensili anziché giornalieri (come previsto dalle MTD), ci risulta che alcune patologie (ad es. cardiovascolari) risentono proprio dei picchi in concentrazione oraria e giornaliera.
3) Sul piano dei tempi, non si può evitare di osservare che la richiesta di una nuova AIA è stata presentata appena in tempo per evitare il giudizio del TAR del Lazio sull’ AIA attuale che prevede valori emissivi talmente elevati da essere oggetto di attenzione anche da parte della Magistratura penale.
4) Con questo progetto l’azienda preannuncia l’abbandono definitivo del potenziamento della centrale con un nuovo gruppo limitandosi a proporre interventi sui vecchi gruppi a carbone 3 e 4, in tal modo smentendo se stessa allorquando, per sostenere la richiesta di realizzare il nuovo gruppo da 460 Mw, dichiarava a proposito dei vecchi gruppi “non permettono ulteriori improvement tecnologici” (vedi allegato 2).
D’altra parte lo stesso presidente della Regione Liguria aveva affermato in un comunicato che: “due vecchi gruppi da 330 Mw che sono stati realizzati nel 1971 e che ormai hanno raggiunto la fine della loro vita produttiva”
5) Ancora: nel progetto non abbiamo trovato alcun riferimento alla delicata questione dello SME, ovvero del misuratore degli inquinanti al camino, espressamente citato invece nel decreto di sequestro del GIP.
In proposito ricordiamo che ISPRA ha già segnalato al Ministero la “necessità di prescrivere al gestore l'installazione dello SME al Camino E2, stante la non documentata affidabilità nel funzionamento degli SME sui tratti VL3 e VL4”.
Rete Savonese Fermiamo il carbone
Allegato 1
Allegato2
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