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11 luglio 2014

Peacelink :Quando i bambini morti non fanno notizia

Tratto da Peacelink

Quando i bambini morti non fanno notizia


A morire di inquinamento e di rifiuti tossici sono soprattutto i piccoli, ma pochi media italiani lo rivelano. Meno male che c'è France24.
10 luglio 2014 - Patrick Boylan

L'emittente d'oltralpe "France24" ha mandato in onda il 3-7-2014 una esemplare denuncia, nello stile dReport, del disastro ambientale nella Terra dei Fuochi. Il Reportage francese (visibile qui) ha elogiato il governo italiano per aver voluto diagnosticare le ricadute dell'inquinamento sulla salute dei campani – prima azione concreta in decenni in quella zona –

“Il Ministro della Salute – conclude Mendoza –sembra non voler ammettere il legame tra inquinamento e cancro...in particolare nei bambini, come quelli di cui abbiamo visto le immagini sui cartelli esibiti dai genitori in lutto."
Per combinazione, lo stesso giorno, l'Istituto superiore di sanità (ISS) ha fatto conoscere alla stampa un suo studio epidemiologico, lungamente ostacolato 

(Salute, bambini a rischio tra discariche e veleni: c’è uno studio, nessuno lo finanzia) dal governo e di cui PeaceLink ha fornito, in passato, anticipazioni (Sentieri, ecco i dati che il ministro della Salute non rende noti) spiegazioni.(La città ritrovata)


Ora è ufficiale: per via dell'inquinamento ambientale, c'è stato, rispetto alle medie regionali, un aumento della mortalità infantile del 13% nella Terra dei Fuochi e di ben il 21% a Taranto! I manifestanti tarantini raffigurati nelle foto qui sopra avevano dunque ragione.
 A morire dell'inquinamento dell'Ilva sono soprattutto i loro piccoli...........

.....Troviamo  l'ennesima conferma che la lotta per la pace e la lotta per un ambiente sostenibile sono la stessa lotta, perché combattano lo stesso avversario: l'oligarchia economico-finanziaria che vuole estendere il suo potere:
  • verticalmente nel paese, calpestando le tutele sindacali e ambientali per meglio sfruttare i lavoratori e il territorio, e
  • orizzontalmente nel mondo, calpestando, anche militarmente, il diritto internazionale e la sovranità dei paesi, per meglio sfruttare la loro manodopera e le loro materie prime......
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