Tratto da Qualenergia
Gli scenari per rinnovabili ed efficienza energetica di domani vanno pensati soprattutto ora, nel momento dell'attacco di governo e media. Il cambiamento non avverrà automaticamente, anche se favorito dall'evoluzione tecnologica e dalla riduzione dei costi. Bisognerà operare a livello territoriale e trasformare regole di mercato ormai obsolete.
04 luglio 2014
Che scenari possiamo immaginare per le rinnovabili el’efficienza energetica in una fase delicata come l’attuale, con le tecnologie verdi sotto attacco da una parte dei media e prese di mira dal governo?
C’è smarrimento, rabbia, con aziende che chiudono, professionalità che si ricollocano. E’ una fase che riguarda, peraltro, anche altri paesi e riflette la traumatica trasformazione in atto dei sistemi energetici, con le stesse grandi utility in crisi. Occorrerà governare la transizione in maniera intelligente ma combattiva. Perché di transizione si tratta, verso un futuro sempre meno dominato dai combustibili fossili.
Ad ottobre si decideranno gli impegni europei al 2030. La riduzione del 40% delle emissioni climalteranti che ormai possiamo dare per acquisita, l’obiettivo sulle rinnovabili al momento compreso tra il 27 e il 30% e quello sull’efficienza che sta acquistando maggiore rilevanza con le criticità in Ucraina e Iraq, delineano uno scenario chiaro. Aldilà della scelta molto importante dei numeri finali che verranno decisi, avremo una produzione elettrica da rinnovabili che si avvicinerà al 50% della domanda, un fortissimo impulso alle rinnovabili termiche e un salto di qualità nelle politiche dell’efficienza.
Pensiamo all’Italia. Continua leggere su Qualenergia
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